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LETTERE AL DIRETTORE

WALTER PRUNER * ELEZIONE CAPO STATO: « SCEMPIO ISTITUZIONALE, DILETTANTISMO DELLA POLITICA NAZIONALE CUI SI È AGGIUNTA INCAPACITÀ, INADEGUATEZZA, GRETTEZZA, EGOISMO »

Scritto da
06.22 - domenica 30 gennaio 2022

Buon lavoro, Presidente,

un Presidente che non desidera fare ancora il Presidente, dopo avere dimostrato di saperlo fare compiutamente in maniera sapiente, terza, autorevole:  Sergio Mattarella.

Si è scritto e si scriverà di tutto sui retroscena di questo scempio istituzionale, di questa settimana nera della politica nazionale in cui al dilettantismo si è aggiunta incapacità, inadeguatezza, grettezza, egoismo: il sintomo di una inconsistenza dell’apparato partito e della crisi di classe dirigente.

A proposito di egoismo collettivo non si tratta di mero egoismo politico di casta. Fosse solo questo sarebbe congenito, acclarato e noto, insomma nulla di nuovo sotto il cielo.

Il lato oscuro riguarda invece il tema dell’egoismo politico declinato dalla politica verso il suo primario attore, il Presidente della Repubblica. Egoismo politico collettivo che pretende, impone, abusa della sua massima carica imponendogli uno sforzo per il quale lo stesso interessato non si era più reso disponibile.

Dove sta l’atto più alto di eroismo istituzionale del neo Presidente? L’ avere accettato, umiliandosi,  una Presidenza, lui, brillante Presidente tra i più amati anche come politico, sapendo di essere l’ultima scelta. L’ estrema ratio di una politica che non sapendo più come muoversi impone egoisticamente il proprio becero interesse, stalkerizzando la massima carica dello Stato e facendolo senza classe, senza stile, senza rispetto. Questa casta aveva sette anni di tempo per programmare ed organizzare ed invece ha primeggiato nella creazione di imboscate, spadroneggiato in improvvisazione, recitato una commedia di terz’ordine di  stile vernacolare, infischiandosene di quanto stava accadendo fuori dal Palazzo. E’ la narrazione di colui il quale, dopo avere bussato a tutte le porte del palazzo alla ricerca del nuovo amministratore, torna alla tua dicendoti che sei ancora tu l’ammistratore preferito. Il primo della classe trattato quale ammortizzatore per evitare l’ implosione di un’intera classe politica arrivata ad un metro dalla Caporetto.

Ma c’è di più. Il tema psico politico del desiderio.

Il politico è uomo. Anche il Presidente della Repubblica è uomo. Ogni uomo ha nel soddisfacimento del proprio desiderio la scaturigine della propria felicità. Il desiderio del Presidente era quello di abbandonare. L’abuso del suo desiderio è dunque un altro, imperdonabile insulto alla sua indiscutibile autorità morale. Pure di questo insulto alla sua persona i commedianti appena andati in scena sono responsabili.

Buon lavoro, Presidente.

 

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Walter Pruner

Trento

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