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LETTERE AL DIRETTORE

DEGASPERI (ONDA) * REPLICA A LUCHETTA: « ODORI STALLA DRENA, ALLEVAMENTO MAIALI SUCCESSIVO ALLA COSTRUZIONE CASE LIMITROFE “

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08.26 - sabato 3 febbraio 2024

Gentile direttore,

desidero replicare al sig. Luchetta. Per evitare fraintendimenti e ricostruzioni fantasiose tocca rispondere al sig. Camillo Luchetta che assume una difesa d’ufficio senza manco aver letto gli atti, rischiando di inguaiare i suoi inconsapevoli clienti.

Per cominciare, nessuno a parte lui, critica nulla: nei nostri atti è specificato (proprio a tutela dai giuristi improvvisati) che l’attività è esercitata legittimamente. Ci sono state colpe per scelte urbanistiche a monte come vagheggia il Luchetta? Può essere, ma la conformazione del territorio di Drena non lasciava molte alternative. A noi interessa poco visto che stiamo cercando di contribuire alla soluzione del problema e non ai lavori di un tribunale cui, se chiamato in causa, toccherebbe rilevare che, contrariamente alle “sensazioni” una parte del nucleo residenziale pre esisteva alla stalla, tanto che per arrivare alla costruzione di quest’ultima e per superare le resistenze dei residenti ci volle una raccolta firme. Senza dimenticare che negli anni (ben dopo la realizzazione delle ultime abitazioni) la struttura si è ampliata, non solo in volume, ma aggiungendo pure l’allevamento dei maiali.

Da allora, altrove, si sono sviluppate anche le tecniche per migliorare la convivenza tra residenti e imprese. Noi abbiamo portato come ipotesi il Progetto Rondine che, nelle strutture del Concast, ha permesso un significativo abbattimento della presenza di insetti, a vantaggio di tutti. Ci siamo persi le proposte del sig. Lucchetta ma, mentre ce le recupera, se sarà così gentile da farci conoscere l’ubicazione degli alberghi altoatesini “a quattro o cinque stelle” che hanno visto sorgere al loro fianco una porcilaia, potremmo insieme approfondire sul posto le modalità di convivenza e certamente imparare qualcosa. Fa bene a patrocinare i turisti, che comunque non patirebbero alcun danno dallo spostamento. Noi invece pensiamo sia ai turisti sia ai residenti. Entrambi non potrebbero che beneficiare di un territorio più ordinato. E di spazi meno ristretti (già messi a disposizione dal PRG) beneficerebbero pure gli animali che, nonostante il quadretto bucolico dipinto dal sig. Luchetta, oggi sono confinati nella stalla ed impossibilitati ad uscire.

Quanto alle risorse pubbliche, sono disponibile a mostrargli molti casi di sperperi, offrendogli così l’opportunità di ampliare l’orizzonte delle sue catilinarie. Potrebbe cominciare con il chiedere conto dei 31,9 milioni di euro persi da due società provinciali scommettendo con i derivati mentre lui era distratto dalla questione di Drena. Sarebbe bastato un centesimo di quanto buttato in quella operazione per risolvere tutto e avremmo pure avanzato oltre 31 milioni per sostenere, con “motivazioni concrete” si intende, l’acquisto, di altri carri raccolta per le mele.

 

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Filippo Degasperi
Consigliere provincia autonoma Trento – Onda

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