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LETTERE AL DIRETTORE

CRISTINA MILANI * LETTERA ALLA SINDACA DI RIVA DEL GARDA (TN): « FRANA SULLA GARDESANA, LA SCELTA DI CREARE UNA CICLOVIA È PURAMENTE POLITICA E NON DI NECESSITÀ »

Scritto da
07.42 - martedì 12 marzo 2024

Gentile direttore Franceschi,

 

Lettera aperta alla sindaca di Riva del Garda Cristina Santi ma mi raccomando, non dica loro che d’altra parte questi eventi ci sono sempre stati e che anche loro devono imparare a conviverci. Ho letto il 10 marzo l’articolo sull’Adige relativo all’ennesima frana che ha colpito l’alto Garda occidentale proprio a Riva del Garda, nel territorio da lei governato.

Appare evidente che, anche se non si può trovare nessuna giustificazione scientifica, in questi ultimi mesi la caduta di grossi movimenti franosi si è incredibilmente intensificata. Non troviamo cause né nella pioggia né nel gelo, forse solo casualità ma per forza questo susseguirsi ci riporta appunto alla realizzazione della ciclovia.

Sono sincera, mi stupisce la sicurezza con cui Lei afferma che il progetto va avanti, non c’è motivo per ripensarci. Mi stupisce la tranquillità con cui afferma che le frane sul nostro territorio ci sono sempre state e che ci si deve convivere. Effettivamente con maggior o minor frequenza questi fenomeni si sono sempre manifestati, non si può dimenticare la frana di Campione dove è stata distrutta una parte di edificato appena realizzato e della quale un residente dando ragione alla procura di Brescia e al pm Silvia Bonardi disse “ci troviamo in questa situazione perché è venuto meno il buon senso” o la ciclabile dei dossi costata un milione e duecentomila euro inaugurata e chiusa definitivamente il giorno dopo.

Ci sono sempre state, tanto che negli anni siamo stati costretti a creare percorsi alternativi in gallerie e grazie a questo non succede spesso che lei debba chiudere la gardesana ma il progetto di ciclabile prevede che si percorrano zone ben più esposte al rischio di quanto non sia la gardesana stessa e le sue gallerie; passerelle a sbalzo che per quanto protette non potrebbero mai resistere a frane della consistenza di quella di Tremosine o della stessa di Riva del Garda di venerdì sera. Non si può comunque paragonare una strada di importanza Statale che collega le cittadine da Salò a Riva del Garda strada non delocalizzabile, con una ciclabile anche se vogliono farci credere che sia un ‘opera fondamentale e irrinunciabile per lo sviluppo dell’area gardesana, nota zona depressa.

La classe di rischio geologico 4 prevede che possano esistere le opere già realizzate (con tutti gli accorgimenti) ma non realizzarne di nuove e men che meno aumentare il carico antropico. Invitare mezza Europa a venire su questa “meraviglia” vuol dire AUMENTARE IL CARICO ANTROPICO!!

Si può anche discutere sulla “meraviglia” che è il nostro Lago e non la ciclovia, un accozzaglia di ferro e cemento. Ci sono sempre state ma non è certo un motivo per esporre un consistente numero di turisti a questo rischio. Ci dobbiamo convivere ma se mai questa ciclovia verrà finita e se malauguratamente, non voglia il cielo, dovesse succedere qualche cosa mi aspetto che Lei, Sindaca, si faccia viva con le madri, coi famigliari per consolarli ma mi raccomando, non dica loro che d’altra parte questi eventi ci sono sempre stati e che anche loro devono imparare a conviverci, come con la morte di un figlio perché certe scelte prevedono delle responsabilità che vanno anche al di la dell’aspetto legale. La scelta di creare una ciclovia del Garda è puramente politica e non di necessità!

 

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Cristina Milani

Toscolano Maderno

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