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LETTERE AL DIRETTORE

ANGELO BOTTURI * ECONOMIA: « PROPOSTE MODIFICA UNILATERALE CONTRATTI, IL PERICOLOSO DIVARIO TRA MERCATO REALE E FINANZA »

Scritto da
10.10 - domenica 17 aprile 2022

Ho passato i settant’anni e, pur avendo studiato qualcosa di economia tanto tempo fa, mi avverto inadeguato quando cerco di districarmi nella lettura delle bollette luce/gas conto corrente e soprattutto nelle proposte di modifica unilaterale dei contratti relativi. Non è così per i prospetti Tari, Imu, acqua e scontrini fiscali: ‘tot consumo, tot costo’. Termini linguisticamente chiari; indici precisi e, soprattutto, dettati da parametri garantiti, o controllati direttamente dallo Stato’ super partes’.

Sulla mia persona, pazienza. Ho una figlia che mi aiuta o sostituisce, ma ugualmente avverto come moltissimi miei coetanei, non ancora fuori di testa, non si spiegano il continuo assalto telefonico e ‘casa per casa’, di agenti sempre aggiornatissimi sui risparmi e sui rincari presenti e futuri e con proposte, stracciate e convenientissime, di cambio compagnie e contratti.

Lo sfacciato imbroglio, spacciato per trasparenza, ha dell’incredibile quando sui considera l’assenza dello Stato che, complice, asseconda e delega questo mercimonio speculativo. Possibile che, almeno per tutta quella fascia sociale debole in termini culturali e digitali, non si possa ritornare ad un gestore garantito, dove l’utente più debole e sprovveduto possa capire il suo effettivo impatto energetico senza ricorrere ad acronimi ignoti, a terminologie anglofone ed ad indici assurdi?

Possibile che non ci possano essere uffici specifici dove la persona incontra, Covid permettendo, un’altra persona competente e non concorrente, che lo guarda negli occhi e che lo aiuta a capire il rapporto consumo/costo e relativo margine di effettivo risparmio? Educati ed abituati alla concorrenza, al sospetto ed alla sfiducia è scontato il passaggio al conflitto.

Nichilismo e post democrazia sono problemi da affrontare e non destini da divinizzare.

Sono certo che verrò tacciato di conservatorismo ex sovietico ma, alla luce di quanto sta accadendo, il cercare di capire e far capire gli imbrogli che prosperano nel vuoto creatosi tra l’economia reale ed il presunto libero mercato, della piccola come della grande finanza, può essere un passo verso l’avvicinamento del cittadino allo Stato e non del più noto e scontato suddito al suo despota-sovrano.

Grazie per l’attenzione e Buona Pasqua a tutti.

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Angelo Botturi

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