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RCC * CORONAVIRUS: IL VIROLOGO PISTELLO: «TAMPONI? AVEVAMO RISORSE INSUFFICIENTI PER ANDARE A TESTARE TUTTA LA POPOLAZIONE, INOLTRE I TEST SONO UN’ISTANTANEA DEL MOMENTO »

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06.55 - venerdì 27 marzo 2020

Coronavirus, Prof. Mauro Pistello (dir. UO virologia Azienda Sanitaria pisana): “Tamponi? Avevamo risorse insufficienti per andare a testare tutta la popolazione, inoltre i test sono un’istantanea del momento. Sono usciti proprio in questi giorni dei sistemi rapidi con i quali si vanno a cercare gli anticorpi. In Regione Toscana si stanno facendo questi test ai medici, per ora su base volontaria, perchè la coercizione in Italia crea sempre qualche problema ma confido che a breve si convinceranno anche i più restii. Da quello che abbiamo visto finora non è un virus che se ne andrà, rimarrà dormiente magari in qualche asintomatico, però è anche vero che infettando più persone si sviluppano più anticorpi quindi è più difficile che si diffonda. Se un virus infetta sempre l’uomo, i due elementi trovano una sintesi perchè un virus non ha nessun interesse a uccidere l’ospite, quindi nel lungo periodo un virus che è molto letale in qualche modo si addomestica”

Il Prof. Mauro Pistello, direttore dell’ Unità Operativa di Virologia dell’Azienda Sanitaria pisana e Ordinario di Microbiologia e Microbiologia, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).

Sul numero di tamponi effettuato. “Avevamo risorse insufficienti per andare a testare tutta la popolazione -ha spiegato Pistello-. Un tampone costa 80 Euro, ma tutto il mondo sta utilizzando questo materiale quindi è di difficile reperimento. Le ditte che le fanno in Italia sono poche, non è facile riconvertirsi. Inoltre i test sono un’istantanea del momento. Per cui abbiamo dovuto limitarci a testare i casi sintomatici. Tamponi a tutti i medici? E’ una cosa sulla quale si discute. Sono usciti proprio in questi giorni dei sistemi rapidi ed economici con i quali si vanno a cercare gli anticorpi. In Regione Toscana si stanno facendo questi testi ai medici, per ora su base volontaria, perchè la coercizione in Italia crea sempre qualche problema. Confido che nell’arco di una o due settimane si convinceranno anche quelli più restii a fare questo test”.

Sulla diffusione del virus. “Da quello che abbiamo visto finora non è un virus che se ne andrà, rimarrà dormiente magari in qualche asintomatico, però è anche vero che infettando più persone si sviluppano più anticorpi quindi è più difficile che si diffonda. Questo virus somiglia a 6 virus del raffreddore che danno infezioni di lieve entità. Il Covid è più grave perchè nessuno di noi ha anticorpi quindi fa un po’ quello che vuole. La maggior parte delle morti che si sono avute è perchè il nostro organismo reagisce con una violenza tale che le persone che soffrono di altre patologie non riescono a sopportare. Il virus della spagnola invece era dell’influenza, in quel caso era passato da un uccello all’uomo. Ci sono dei cugini molto simili al virus della spagnola, però quando entrano in una nuova specie si addomesticano, sono meno violenti”.

Sulla cura del virus. “Se un virus infetta sempre l’uomo, i due elementi trovano una sintesi perchè un virus non ha nessun interesse a uccidere l’ospite. Quindi nel lungo periodo, un virus che è molto letale in qualche modo si addomestica”.

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