In merito al bollettino tecnico “speciale flavescenza dorata” emesso il 16 giugno scorso, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige precisa che quest’anno, a seguito dell’incremento della popolazione dell’insetto Scaphoideus titanus, cicalina vettore della flavescenza dorata, si è ritenuto opportuno modificare la strategia di difesa.
La presenza di flavescenza dorata sul territorio provinciale è consolidata da alcuni anni e l’incremento riscontrato dell’insetto vettore rappresenta un serio pericolo per la sanità e la produttività dei vigneti stessi, nonché del reddito del viticoltore.
Il Centro Trasferimento Tecnologico effettua il monitoraggio e decide anche la strategia tecnica che diventa obbligatoria su tutto il territorio provinciale. Quest’anno nel corso del monitoraggio effettuato su oltre 300 vigneti, i tecnici hanno riscontrato, come già evidenziato, un aumento della cicalina e hanno proposto quindi un cambio di strategia con l’inserimento, come secondo trattamento obbligatorio, dell’Etofenprox, un prodotto che risulta regolarmente autorizzato, inserito nelle linee guida nazionali e utilizzato anche in frutticoltura. Questo prodotto è opportuno proprio per arginare la crescita dell’insetto, poiché è ritenuto dal Centro Trasferimento Tecnologico più efficace rispetto al principio attivo proposto lo scorso anno.
FEM evidenzia, inoltre, che seguendo le indicazioni riportate sul bollettino non è necessario effettuare spostamenti di arnie sul territorio. Infatti, sul documento sono presenti tutte le indicazioni che i viticoltori devono mettere in atto per ridurre i possibili impatti sui pronubi, sfalcio del cotico erboso, fioritura della vite che deve essere assolutamente conclusa, trattamenti serali ecc. Inoltre, a fine giugno, normalmente la quantità di fiori presenti nel sottofilare del vigneto è molto ridotta. Per questi motivi si ritiene che l’intervento insetticida sia assolutamente tutelante i pronubi.