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“ASSOCIAZIONE CASA PADRE ANGELO ODV“ * NOMINE: « CAMBIO AL VERTICE, ROCCO GUGLIELMI È IL NUOVO PRESIDENTE »

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09.32 - mercoledì 23 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Alla soglia dei 40 anni di attività Casa Padre Angelo Odv ha in qualche modo cambiato pagina. L’associazione trentina lo ha fatto con un cambio al vertice del proprio comitato direttivo con un nuovo presidente (Rocco Guglielmi) e l’ingresso nella squadra dirigenziale di Farida Ruggirello che affiancano i confermati Manuela Silvestri, vicepresidente, ed i consiglieri Antonio Mazza, Piero Cristofaro, Ferdinando Andreatta e Walter Pasolli. L’associazione opera su due linee parallele: l’accoglienza di madri con bambini e la cooperazione internazionale.

Il rinnovamento riguarda principalmente l’impegno nel campo dell’accoglienza. Immutata, infatti, è la guida della cooperazione internazionale che vede ancora al timone l’ex presidente Antonio Mazza. Alla presidenza dell’Odv Casa Padre Angelo, come detto, c’è ora Rocco Guglielmi, 38 anni, nella vita quotidiana assistente sociale tutor di tirocini e stage all’Università di Trento, che ha portato una ventata di entusiasmo e voglia di innovare che sono ben chiare quando sottolinea che “l’impegno della nostra associazione sarà anche quello di collaborare con il territorio che sono sì i servizi, ma anche le risorse informali del volontariato”. Ma facciamo un passo indietro. Chi è e cosa fa Casa Padre Angelo Odv nel campo dell’accoglienza madre con bambino?

“Operiamo su tre livelli – spiega Guglielmi – su progetti di accoglienza che partono su invio del Servizio Sociale Territoriale. Ci occupiamo di ospitare h24 nella nostra struttura di via Adamello madri con bambino che si trovano in situazioni di disagio che cerchiamo di accompagnare, attraverso l’attività quotidiana, ad acquisire autonomie crescenti. Il secondo è quello dell’accoglienza in semiautonomia dove le persone accolte compiono progressivi passi per consolidare autonomie acquisite e prepararsi ad affrontare da sole la quotidianità a conclusione del progetto. Infine, siamo parte della rete di accoglienza per richiedenti protezione internazionale.”
“A sostenere l’attività – prosegue il presidente – c’è il finanziamento della Provincia che ci permette di poter avere 15 dipendenti qualificati: abbiamo un direttore, una coordinatrice dell’accoglienza residenziale, educatori professionali, operatori sociali. Con fondi esterni anche per il 2023 si è resa possibile la presenza anche di una pedagogista a supporto delle persone accolte e dell’équipe di lavoro. In più collaborano con noi a vario titolo 75 volontari”.

Un lavoro delicato quello di Casa Padre Angelo. “Dobbiamo affrontare multiproblematicità, bisogni complessi, spesso ulteriormente appesantiti da situazioni di violenza vissuta e/o assistita– spiega Guglielmi -. Operiamo con donne e bambini, e le donne sono spesso delle madri molto giovani. L’obiettivo è portarle all’autonomia, con cura ed attenzione anche al benessere dei figli. Un lavoro complesso e lungo. Negli ultimi 8 anni siamo arrivati anche a punte di 32. Attualmente ospitiamo nella residenza h24 8 donne e 11 minori. Nelle semiautonomie, le “prove di volo”, sono al momento 4 donne con 7 minori. Poi c’è Casa Primula, con anche due cohousing, con 10 donne e 15 minori. Infine, per le richiedenti protezione al momento sono 5 con 8 minori”.

Il prossimo mese di settembre verrà celebrato il 40° di attività. Un momento importante per fare il punto sul passato e ripartire con nuovi slanci. “In questi giorni stiamo definendo il programma della giornata celebrativa con la quale vogliamo aprirci e farci conoscere dalla comunità trentina – spiega il presidente della Odv -. Ma uno dei punti centrali del quarantesimo, ma anche nel progetto complessivo di rilancio, se così vogliamo chiamarlo, di Casa Padre Angelo, è il progetto di avvio di una forma di coordinamento tra le realtà del territorio che si occupano di accoglienza madri con bambino per avviare momenti di incontro, riflessione e ricerca che nel corso del 2024 poteranno ad una sintesi. È necessario riflettere su come collaborare, su cosa può fare ciascuna realtà, che siano servizi pubblici o associazioni, ognuno nei propri ruoli e competenze per migliorare gli interventi in situazioni che presentano bisogni con nuove complessità”.

Qualcosa in fatto di collaborazioni tra realtà diverse si sta già muovendo. “C’è Locazione, l’agenzia immobiliare sociale, che ospitiamo in alcuni nostri locali in via Marchetti – sottolinea Guglielmi – a disposizione di quella fascia grigia di popolazione che ha problemi per trovare casa. Si tratta di un progetto finanziato nell’ambito di Welfare a km0 di Caritro ed ha Atas quale capofila. Ma spazio per operare collaborando ce n’è davvero ancora tanto”.

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