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LANCIO D'AGENZIA

“PREMIO ITAS” * “LIBRO MONTAGNA” (50MA EDIZIONE): «VINCE “ANNI D’ORO” DI ARNO CAMENISCH (KELLER EDITORE), PREMIATO AL TEATRO SOCIALE TRENTO NELLA SERATA CON CORRADO AUGIAS E VERONICA PIVETTI»

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21.00 - domenica 28 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Premio ITAS del Libro di Montagna – 50a edizione. Vince: Anni d’oro di Arno Camenisch (Keller editore), premiato al Teatro Sociale di Trento in una serata evento con Corrado Augias e Veronica Pivetti.

Una serata spettacolo aperta a tutta la cittadinanza, con due ospiti d’eccezione, ha celebrato le 50 edizioni del Premio ITAS del Libro di Montagna. Il trend positivo dei libri in concorso, 120 quest’anno, e il pubblico che ha riempito il Teatro Sociale, testimoniano il successo del concorso letterario di casa ITAS.

Trento, 28 aprile 2024. Nel corso della serata spettacolo ‘Premio ITAS 50’ è stato decretato il vincitore assoluto della 50a edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna. L’evento condotto da Raffaello Fusaro è stato animato da due ospiti di prestigio, Corrado Augias e Veronica Pivetti, che hanno valorizzato il tema delle Terre Alte coniugando l’importanza dell’ambiente alla lungimiranza di investire nella valorizzazione della cultura alpina, come ITAS Mutua fa con il suo concorso letterario da 50 edizioni.

Il libro vincitore della 50a edizione è Anni d’oro di Arno Camenisch, edito da Keller editore.
Nel libro Arno Camenisch racconta la storia di Margrit e Rosa-Maria che da 51 anni gestiscono un chiosco e una pompa del carburante che sono il punto di riferimento per l’intero paese e per chi percorre le strade di quelle montagne. Arno Camenisch tratteggia con grande ironia e una certa nostalgia un mondo bello e luminoso che rischia quasi di scomparire, in una storia dal valore universale che rende un piccolo angolo di montagna specchio dei nostri tempi.

Alberto Pacher, vicepresidente vicario di ITAS Mutua che con Giuseppe Consoli (Presidente uscente ITAS) ha premiato il vincitore, ha commentato: “Molte cose sono cambiate dal 1971 ma così come la nostra Compagnia ha continuato la sua attività di Mutua assicuratrice, il Premio ITAS ha proseguito la sua opera di valorizzazione della cultura delle Terre Alte in tutte le sue forme e manifestazioni. Una cultura che si è evoluta naturalmente nel tempo e che il nostro Premio ha saputo esprimere al meglio non solo celebrandone le opere, ma organizzando anche una molteplicità di iniziative, progetti, eventi e collaborazioni che hanno permesso al Premio stesso di identificarsi come vera e propria cartina al tornasole per le evoluzioni culturali della società nel suo complesso.
Ci siamo così accorti di aver maturato, nel tempo, una sensibilità particolare oggi orientata anche alla salvaguardia di questo territorio così delicato, che abbiamo il dovere di preservare il più possibile intatto per le generazioni che verranno dopo di noi.”

Enrico Brizzi, presidente di Giuria del Premio ITAS ha espresso il suo giudizio sul libro vincitore e sul significato di un Premio che vanta 50 edizioni: “Il Premio ITAS ha celebrato la sua cinquantesima edizione, entrando di diritto nel novero dei premi letterari decani.
Per noi è stata l’occasione di ripercorrere la sua storia, dagli anni pionieristici a quelli caratterizzati dalla presidenza di giuria di Mario Rigoni Stern, con una serata speciale dedicata alle premiazioni e un solenne volume celebrativo. Lunga vita al nostro Premio ITAS e al libro di montagna!”

Anche Corrado Augias, ospite di punta della serata di Premiazione, ha commentato: “Sono lieto di partecipare a questo momento così importante per il Premio ITAS che con le sue 50 edizioni raggiunge un traguardo storico. È fondamentale che oggi ci sia ancora chi, con passione e forza, possa diffondere i valori e la cultura espressi dalla letteratura nel suo complesso e in questo senso al Premio ITAS va il mio plauso”

Questa la motivazione con la quale la giuria ha riconosciuto il valore dell’opera di Arno Camenisch:
Arno Camenisch è pienamente un “narratore di montagna”; è cresciuto in piena area alpina, scrive in tedesco e nel romancio del nativo Canton Grigioni, e il punto di vista che adotta sulle Terre alte nel suo ultimo romanzo ha lasciato la giuria incantata.
Si potrebbe dire che Camenisch guarda le montagne dal basso, dal momento che le due protagoniste del suo racconto gestiscono un chiosco ad appena ottocento metri di quota lungo la strada che conduce a un passo. Il loro punto di osservazione, dunque, non è semplicemente posto a quota modesta rispetto alle vette che lo circondano, ma coincide con un punto di transito obbligato per quanti – locali, gitanti o vacanzieri più o meno illustri – si muovono attraverso la valle.
Quante volte abbiamo sfiorato un distributore di benzina isolato, magari con rivendita di cibarie e articoli da cartoleria, e ci siamo domandati che vita fanno le persone che lo gestiscono?
Con il suo ultimo libro Camenisch ci dà la risposta, mettendo in scena i ricordi e i piccoli battibecchi della Margrit e della Rosa-Maria, che aprono il chiosco ogni giorno dal 1969. Sono cinquant’anni e passa che vedono passare gente e raccolgono le sue confidenze, e il flusso del loro dialogo coincide con l’intera opera. Si nutre delle grandi nevicate del passato e delle vicende sentimentali dei valligiani, di grandi domande sul nostro posto nel mondo e della volta che si giocava un Mondiale e i ragazzini erano impazziti per le figurine dei calciatori.
Il mondo è cambiato intorno a loro un mese alla volta, ma la Margrit e la Maria-Rosa continuano ad accendere ogni giorno la loro insegna gialla, che sembra “l’interruttore generale” del paese.
Si sorride e ci si intenerisce, leggendo di loro, si riflette su cosa stiano diventando le montagne e si saluta il talento di un autore vero, capace di trovare l’umanità più autentica anche in un posto che per i più rappresenta solo uno scalo tecnico, se non una distrazione inutile lungo la strada che conduce alla propria meta.
Per questo, e per lo stile asciutto ed evocativo dell’autore, la giuria che ho l’onore di presiedere assegna a “Anni d’oro” di Arno Camenisch il Premio ITAS 2024.

Gli altri vincitori delle rispettive categorie sono:

• Adam the climber di Pietro Dal Pra e Adam Ondra, Versante Sud, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”.
• Va’ Sentiero di Yuri Basilicò e Sara Furlanetto, Rizzoli, per la sezione “Guide e mappe”.
• Alla scoperta dell’invisibile. L’incredibile storia di Alexander von Humboldt, di Volker Mehnert e Claudia Lieb, Donzelli, per la sezione “Libri per ragazzi
• La montagna di Carlo Mollino di Antonio De Rossi e Roberto Dini, Hoepli, per la sezione “Ricerca e ambiente”.

Vincitore della “Menzione speciale Trentino”:

• Mercanti di luce. Ottici e fotografi tesini tra Ottocento e Novecento di Elda Fietta, Publistampa Edizioni.

Un’altra menzione speciale è stata assegnata alla casa editrice Versante Sud, per il lavoro di qualità svolto con costanza in questi anni nella pubblicazione di guide e mappe.

Oltre alla serata speciale di Premiazione, come da tradizione si rinnovano anche i consueti appuntamenti di presentazione delle opere vincitrici con gli autori all’interno del programma del Trento Film Festival, occasioni preziose di dialogo con il pubblico del Premio ITAS:
• 27 aprile, ore 17.30, presso il Salotto Letterario in Piazza Duomo (TN) presentazione del libro Mercanti di luce. Ottici e fotografi tesini tra Ottocento e Novecento con Elda Fietta
• 29 aprile, ore 16.00, presso il Salotto Letterario in Piazza Duomo (TN) presentazione del libro Anni d’oro con Arno Camenisch
• 2 maggio, ore 17.30, presso il Salotto Letterario in Piazza Duomo (TN) presentazione del libro Adam the climber con Petro Dal Pra.
• 4 maggio, ore 11.00, presso T4Future in Piazza Fiera (TN) presentazione del libro Alla scoperta dell’invisibile. L’incredibile storia di Alexander von Humboldt

Anche quest’anno, il Premio ITAS sarà protagonista del Salone internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio.
Al fianco di Trentino Marketing e Trento Film Festival, il Premio rinnova la sua partecipazione allo spazio denominato la Sala della Montagna e contribuirà ad animare 5 giorni di appuntamenti per incontrare autori, editori, appassionati di letteratura di montagna.
A Torino saranno presentati i libri protagonisti di questa edizione, oltre a due appuntamenti dedicati alla spettacolarizzazione dal vivo del podcast “Bagliore”, targato Premio ITAS.

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