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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE / FERROVIA VALSUGANA « I PROBLEMI DELL’USURA SONO NOTI DA ANNI, MA L’OBIETTIVO È DISINCENTIVARE L’UTILIZZO DEL TRENO »

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16.33 - giovedì 25 agosto 2022

Ferrovia Valsugana: i problemi dell’usura sono noti da anni ma evidentemente (da sempre) l’obiettivo è disincentivare l’utilizzo del treno. Puntuale come ogni estate anche nel 2022 va in scena lo psicodramma della ferrovia della Valsugana. Una ferrovia dimenticata dai governi di ogni colore e di ogni livello (comuni, in primis quelli di Trento e Pergine, comunità di valle e Provincia), servita da mezzi che viaggiano con ritmi di fine ‘800 e che farebbero bella figura forse sulla Massaua – Asmara dove furono trasferite le littorine in servizio sulla mai dimenticata linea Trento – Venezia.

Chi volesse per esempio ridurre il numero di mezzi privati che giornalmente si riversano su Trento dalla Valsugana avrebbe dovuto (come fatto da noi) chiedere a gran voce che su una ferrovia già esistente si concentrassero attenzioni e investimenti per renderla attrattiva e concorrenziale rispetto al mezzo privato. Invece nulla visto che anche in situazione ordinaria la ferrovia in alcuni orari vede paradossalmente i treni sostituiti con gli autobus. Si tratta di una linea che ogni estate subisce interruzioni per “lavori” e “investimenti” di cui non si capisce bene lo scopo visto che nulla cambia quanto alla qualità del servizio. Si parla sempre dell’ipotesi di elettrificazione ma anche qui i 60 milioni disponibili (fino a quando?) rimangono sorprendentemente inutilizzati. Come dimenticare che ad inizio legislatura il neo eletto presidente Fugatti aveva chiesto ufficialmente al Ministero competente che queste risorse fossero stornate e destinate ad altro? Nel frattempo un’altlegislatura è trascorsa inutilmente e si avvia alla conclusione con un clamoroso nulla di fatto per i pendolari della Valsugana.

Dunque la linea è di nuovo ferma. Stavolta la scusa non sono i canonici “lavori per l’elettrificazione” ma l’usura delle ruote. Ciò che stupisce è la sorpresa dei vertici di Provincia e Trentino Trasporti e di chi li asseconda. Sono gli stessi che vagheggiano la nuova futuribile linea Rovereto – Riva e manco riescono a gestire con decoro l’unica ferrovia che è stata parzialmente assegnata loro. Sorprende che i vertici citati non sapessero che la precoce usura dei bordini delle ruote fosse un problema noto che affligge da sempre i treni Alstom Minuetto: (vedi per esempio: https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2007/12/14/Economia/FS-PROBLEMIA-TRENI-MINUETTO-ALSTOM-REPLICA-A-TRENITALIA_192658.php). Piemonte, Valle d’Aosta, Sicilia, Abruzzo, Toscana hanno ovviato nell’unico modo possibile: aumentare la frequenza di tornitura. Solo a Trento dirigenti, direttori, assessori e presidenti sono caduti dalle nuvole nonostante le vicende di linee come la Cuneo – Ventimiglia e la Aosta – Pres Saint Didier).

Secondo le verifiche di chi (guarda caso) è arrivato prima, il problema è congenito alla tipologia di treno ed è conseguenza della lunghezza ridotta della cassa intermedia che porta a spinte laterali che provocano l’usura dei bordini. Certo, lungimiranza avrebbe voluto che si approfittasse delle risorse disponibili per procedere negli anni alla sostituzione di un materiale rotabile oggettivamente inadatto ad una linea a tratti tortuosa ed afflitto da tanti problemi (a cominciare dall’esorbitante consumo di gasolio e al conseguente inquinamento) con mezzi come i treni a batteria prodotti a Pistoia. Meglio invece far finta di nulla e far pagare ai malcapitati utenti (pendolari e turisti) gli effetti dei mancati investimenti fingendosi pure sorpresi. Utenti che non hanno potuto che subire la totale disorganizzazione di questi giorni: corse cancellate senza comunicazioni, fermate saltate, bus sovraffollati ed in numero insufficiente. Insomma un sistema più che efficace per disincentivare l’uso del treno anche da parte dei coraggiosi che, in mezzo a tanti disagi, ancora insistono nel preferire il mezzo pubblico a quello privato

1) quando e come si pensa di procedere alla sostituzione dei Minuetto dimostratisi ormai obsoleti ed inadatti ad assicurare il servizio lungo la tratta Trento – Bassano; 2) quali iniziative intende adottare per ripristinare interamente il servizio ferroviario lungo la linea citata eliminando l’assurdità dei bus sostitutivi già previsti nell’orario ordinario; 3) quali verifiche intende porre in essere per individuare le responsabilità dei disagi patiti dagli utenti in queste giornate e per assicurare loro un servizio decente; 4) considerato l’usura dei bordi che ha portato all’ennesima interruzione della linea è noto da anni, il dettaglio delle iniziative adottate dal 2007 ad oggi per prevenirla ed ovviare alle prevedibili conseguenze; 5) il programma di investimenti per la ferrovia della Valsugana con il dettaglio degli importi e delle tempistiche. A norma di regolamento si richiede risposta scritta. Cons. prov. Filippo Degasp

 

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Cons. prov. Filippo Degasperi

(Onda)

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