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SMI TRENTINO * TRENTO – AGGRESSIONE MEDICO: PAOLI, « SOLIDARIETÀ AL COLLEGA, CI ASPETTIAMO VEEMENZA DA PARTE DELL’ORDINE »

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17.50 - venerdì 15 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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SMI Trentino solidarizza con FIMMG Trentino per la aggressione subita da un nostro collega della continuità assistenziale. Ci aspettiamo altrettanta veemenza da parte dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Trento.

Quando in novembre 2018 ci fu l’aggressione con schiaffi di una dottoressa di guardia medica convenzionata inserita nell’Ospedale di Rovereto, che pareggiava quella di un’altra dottoressa aggredita nel proprio ambulatorio di medico di base, sempre a Rovereto, perché si rifiutava di fare un falso certificato INPS di malattia, APSS ,come oggi ci esplicita, era solidale con i nostri colleghi. Ma non è cambiato nulla

Quando nel corso del 2020 e del 2021 i nostri medici sono stati aggrediti ripetutamente, sia fisicamente che con minacce verbali e continui reclami inviati ad APSS, da parte di cittadini non credibili, e c’era la pandemia,APSS dov’era? Un medico di guardia è deceduto per infortunio sul lavoro.

Quando solo un anno fa un medico di base a Trento sud è stato di nuovo aggredito, e altri vengono fatti bersaglio con link sui social che inneggiano alle denunce facili, o vengono ripresi con i telefonini in studio e poi lanciati come monito sui social, APSS dove è?

Per la Legge 81/2008 e Ss.mm. APSS dovrebbe essere il nostro datore di lavoro e darci sicurezza, non terrore. Almeno per quanto riguarda le guardie mediche che sono inserite nelle sue sedi di guardia.

La Provincia, con Segnana prima e Tonina oggi, per lo meno dichiarano di voler estirpare questa mala pianta; ed il Governatore stesso solidarizza, oggi, nei confronti di questa categoria della medicina generale messa ulteriormente in difficoltà da provocazioni e maltrattamenti. Solo la magistratura potrà appurare, oggi, quanto gravi e quante cicatrici psicologiche potranno lasciare sui nostri eroi cosi tanto dimenticati da APSS in questi ultimi anni.

Si, perché è del 2023 l’accordo aziendale che prevedeva pulsantiere di soccorso nello studio dei medici di guardia; telecamere all’ingresso e possibilità di pasti caldi recapitati nelle loro sedi, più confortevoli di quella trovata dai NAS solo due anni fa a Ala.

Nulla di tutto ciò è stato mai più fatto ed i nostri accordi sono carta straccia dinnanzi ad una Azienda che con una mano firma e con l’altra si dimentica o sbaglia.

Con l’Assessore Tonina, abbiamo da poco tempo avviata una concertazione sensibile al problema di come sia possibile, con poco, mettere al sicuro i nostri medici, protetti almeno quanto quelli dei Pronto soccorsi ospedalieri.

E convinti che in brevissimo tempo questa sua intenzione si tramuti in fatti concreti vigiliamo. Ma attendiamo altresì fatti concreti da chi ha firmato contratti con noi garantendoci che quella era l’ultima volta.Ci è ricaduto e non è cambiato ancora nulla. Mettete quanto previsto due anni fa nelle sedi di continuità assistenziale o chiudete le sedi prima che ci scappi il morto. Prima che non venga più nessuno in Trentino a fare il medico a ruolo unico della medicina generale. Prima che la popolazione trentina debba trovare risposte non più da noi umani ma solo dall’intelligenza artificiale.

 

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Dott.Nicola Paoli

Segretario SMI Trentino

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