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SMI TRENTINO * SANITÀ TERRITORIALE: PAOLI, « BENE IL BANDO PER L’AMMISSIONE DI 44 MEDICI DI MEDICINA GENERALE, AL CORSO TRIENNALE 2023/2026 »

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11.06 - venerdì 21 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Apprendiamo con soddisfazione che l’Assessore Segnana ha approvato il bando di concorso per l’ammissione di 44 medici di medicina generale al Corso triennale 2023/2026 per il nostro settore di competenza della Provincia autonoma di Trento.

Sono benzina indispensabile per far procedere la macchina della sanità territoriale, che altrimenti rischiava di incepparsi, dati i tanti pensionamenti previsti da qui al 2025. Approviamo anche quanto è stato perorato (anche da noi in passato), e confermato oggi da Stefania Segnana, in relazione all’aggiunta economica provinciale delle borse ministeriali per i “formandi” che decidono di rimanere a Trento come residenti, durante il corso triennale. L’aggiunta provinciale di ulteriori 13397 euro annui di contributi provinciali per ciascun medico idoneo, porta il totale mensile a 2000 euro circa, oltre agli impegni che si prenderà sul nostro territorio il professionista al conseguimento del diploma di medico di medicina generale convenzionato.

Ci auguriamo che queste nuove leve siano i futuri medici di medicina generale che si inseriranno nelle Case di Comunità, come previsto dal Pnrr. Ma ci auguriamo, altrettanto, come SMI del Trentino, che si trovino i 44 tutor della medicina generale moltiplicati per tre anni, che, sul territorio, insegnano ai loro colleghi la pratica sul campo.Senza i quali non può esistere la Scuola come da Leggi ministeriali vigenti.

Soprattutto tenuto presente che, a differenza dei 2000 euro mensili che prendono i formandi se hanno due anni di residenza in Trentino, i secondi (tutor)sono indennizzati dalla Provincia con 250 euro lordi per “formando” (contratto firmato nel 2007)anche se sono residenti dalla nascita e tolgono conciliazione del tempo lavoro rispetto al tempo famiglia, dedicandosi con passione alla crescita delle nuove leve.

Con alcune discutibili scelte della Scuola di prediligere alcuni tutor con più formandi rispetto a quelli che, pur dando la loro disponibilità, vengono sistematicamente penalizzati. Infine, come Smi, rimarchiamo, a tutt’oggi, che alla Scuola di Formazione Specifica in medicina generale manca sia di un settore specializzato all’ultimo anno per la emergenza sanitaria territoriale convenzionata, sia di quello della medicina penitenziaria, assente e carente solo nella nostra Provincia Autonoma.

Ci auguriamo che a Roma, come previsto dal Ministro Schillaci, si lavori affinché più che Scuola Regionale, la medicina generale abbia titolo ad avere una Specialità Universitaria. Trento, con la sua nuova Scuola di Medicina, potrebbe fare da apripista anche in questo.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario SMI Trentino

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