(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il presidente della RSA Cesare Benedetti ha affermato “ Le Apsp sono nate per accogliere persone che volevano starci, ora tutto è cambiato. Serve una riflessione”, riferendosi alla recente fuga di un novantaduenne dalla Rsa di Mori. Del caso si è interessata la Uil pensionati del trentino nella riunione di Direttivo prima della pausa ferragostana. La Uilp ha riaffermato la necessità di rafforzare l’assistenza domiciliare per permettere a tutti, anche ai bisognosi di cure una buona qualità della vita nell’età della pensione. In questo senso si sollecita l’assessore provinciale a realizzare anche in Trentino cure ed assistenza sul territorio utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dal PNNR.
L’obiettivo deve essere quello di garantire a tutti i livelli di assistenza, con particolare attenzione a quanti sono curati e seguiti in famiglia. Ad ogni età, ribadisce il direttivo della Uil pensionati trentina, si ha diritto ad una qualità di vita dignitosa, scegliendo anche, soprattutto in età avanzata, in quale contesto viverla. Non solo quindi ricoveri in Rsa ma maggiore e più concreta attenzione, anche sotto il profilo dell’aiuto economico, all’attività che le famiglie svolgono nella cura degli anziani ed una diffusa rete di assistenza sanitaria e sociale sul territorio.
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Claudio Luchini
Segretario Provinciale – UilP del Trentino