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SAT – SOCIETÀ ALPINISTI TRIDENTINI * 126ESIMO CONGRESSO: FACCHINI, « OPPORTUNITÀ UNICA, PER CONDIVIDERE IDEE E PROGETTI (10-12/11)

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15.19 - lunedì 6 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dopo 4 anni di stop torna il Congresso SAT. L’appuntamento si terrà da venerdì 10 a domenica 12 novembre con diversi appuntamenti ad Ala, Avio e Mori. Lo scorso 22 ottobre a Brentonico, la SAT ha già avuto modo di confrontarsi con un’anteprima che ha visto un’intensa e partecipata giornata di avvicinamento al Congresso. Quest’anno il tema del Congresso sarà “Il Futuro della SAT”.

“Un’opportunità unica – dice la presidente Anna Facchini – per condividere idee, progetti e visioni tra soci e non soci guardando insieme alle prossime sfide. Un’occasione aperta a tutti coloro che amano la montagna e non solo, per fermarsi a riflettere su cosa potrebbe succedere alla SAT nei prossimi anni. Questo appuntamento, nel quale abbiamo fortemente voluto un contributo e una partecipazione dei giovani, rappresenta da sempre uno dei momenti più importanti della nostra vita associativa, un’occasione per, citando il nostro Statuto, cementare i vincoli di solidarietà e discutere dei problemi inerenti all’attività sociale”.

Per la vicepresidente di SAT, Iole Manica: “Il tema di quest’anno nasce dalla necessità di avere dei riscontri da parte dei soci e simpatizzanti sulle attività che in questi anni SAT ha dovuto affrontare. Accanto agli ambiti della frequentazione della montagna, dell’ambiente, del territorio, dei valori emergono fronti più difficili, in quanto forse più aridi ma necessari. Le nuove norme del Terzo settore e non solo, possono destare critiche e perplessità, pertanto è importante capire se le scelte, anche se obbligatorie, sono state comprese e accettate. La consapevolezza di questo è il punto fondamentale per pensare alla SAT del futuro, che dovrà guardare, da una parte a una sua amministrazione sicura e consolidata, e dall’altra al rispetto dei principi sui quali SAT si dovrà sempre ispirare, principi di solidarietà, di tutela ambientale, di conoscenza del territorio oltre all’alpinismo e alla cultura delle valli”.

Il programma del Congresso

Si partirà quindi venerdì ascoltando la voce del futuro, ovvero la voce dei giovani. Ad Ala l’incontro “Montagna, Volontariato, Giovani, Futuro” (alle 18.30 al Teatro Giacomo Sartori), organizzato dai giovani volontari delle Sezioni organizzatrici del Congresso con la partecipazione della Stazione Ala-Avio del Soccorso Alpino Trentino, sarà un momento di racconto e riflessione sul significato del volontariato che scaturisce dal desiderio di condivisione e passione per la montagna. Sabato a Mori (dalle 15.30 presso il Teatro sociale G. Modena) si terrà la “Festa dei soci benemeriti”, ovvero di coloro che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di tesseramento con il Sodalizio. Domenica ad Avio (presso il Teatro Parrocchiale dalle 9.30) si entrerà nel clou dei “Lavori Congressuali” con la presentazione delle tesi congressuali elaborate dalle risposte al questionario SAT arrivate nelle settimane scorsi dai soci e dai simpatizzanti SAT.

Tra gli appuntamenti da segnalare: sabato ad Ala (ore 9.45) la visita guidata al centro storico e al museo del pianoforte. Sabato a Mori alle 21.00 il concerto del Coro Sosat al Teatro Modena; domenica in piazza Vittorio Emanuele II ad Avio alle 9.00 (quindi prima del Congresso) la tradizionale sfilata con la banda di Ala.

Ad organizzare le Sezioni di Ala, Avio, Brentonico, Mori. “Abbiamo aperto il congresso con un’anticipazione lo scorso 22 ottobre a Brentonico – dice il presidente di sezione, Riccardo Giuliani – Una giornata all’aria aperta, con una passeggiata e un’escursione guidata per conoscere da vicino il territorio del Baldo. La SAT è poliedrica, complessa, ha tante anime e si fa portavoce di tanti valori che possono essere racchiusi nella finalità del bene comune”. “È riduttivo pensare ai soci della SAT come quelli che vanno in montagna – aggiunge Valentino De Biasi, presidente della Sezione di Ala – La montagna è una delle finalità della SAT e nello Statuto è spiegato molto bene. È importante delineare il Futuro dell’Associazione affinché tutti possano farne parte, giovani e meno giovani”. Per Renato Facchetti, Sezione Sat di Avio. “Saranno tre giornate intense. Da subito abbiamo coinvolto tutti i soci e anche le associazioni del comune. Dal Congresso usciranno delle linee chiare su temi importanti: dai rifugi al cambiamento climatico, dalla frequentazione della montagna al ricambio generazionale”.

I lavori congressuali – Il questionario di SAT

Per delineare ‘Il Futuro della SAT’, nei mesi scorsi la base associativa e i simpatizzanti hanno risposto a un QUESTIONARIO sul Sodalizio tra volontà, esigenze, percezioni. Le risposte, studiate ed elaborate per dare a tutti la possibilità di capire come SAT sta lavorando oggi e per costruire il domani, saranno presentate al Congresso nella giornata clou di domenica (al Teatro Parrocchiale di Avio dalle 9.30) attraverso le relazioni e gli interventi di esperti quali: Fabio Tognotti, Geremia Gios, Michele Corno, Tiziano Cova.

Così spiega Geremia Gios: “Non si tratta di un campione rappresentativo sotto il profilo statistico. Tuttavia la natura del questionario e di alcune caratteristiche dei rispondenti (quali ad esempio la distribuzione per classi d’età) confrontate con le medesime caratteristiche riscontrabili all’interno dell’universo dei soci SAT portano a ritenere che i risultati ottenuti siano indicativi dell’orientamento generale. Il quadro che esce dall’elaborazione delle risposte ottenute appare positivo in relazione alla soddisfazione dei soci nel far parte del sodalizio. Infatti più dell’ottanta per cento dei rispondenti partecipa all’attività delle sezioni, mentre quasi il 98% consiglierebbe ad eventuali richiedenti di iscriversi. L’adesione è giustificata anche ma non solo da meno di un terzo dei soci con la possibilità di avere vantaggi o sconti, mentre molto più importante è la possibilità di trovarsi in un ambiente amichevole con la possibilità di incontrare conoscenti e amici. Per dare qualche anticipazione, dal questionario emerge che la SAT può affrontare il futuro contando sulle solide basi ereditate dal passato e dal presente, ma che, a fronte dei cambiamenti in atto nel sistema economico e sociale nonché della crescente richiesta di adempimenti burocratici, sarà necessario un forte impegno. L’adeguamento alla normativa del terzo settore, così come il ricambio generazionale possano incrinare l’equilibrio attuale. Particolarmente temuta in prospettiva futura, ancor più della riduzione dei finanziamenti, è la deriva burocratica”.

Ad intervenire anche Fabio Tognotti: “L’analisi condotta ha evidenziato alcuni temi strategici su cui riflettere e lavorare come ad esempio il volontariato e i servizi erogati dal sodalizio. Sono stati esaminati alcuni fattori che hanno sottolineato la resilienza della compagine sociale, si pensi ad esempio alla sua identità, ai valori in essa professati e al suo radicamento con il territorio provinciale. Sono emersi anche i ‘driver di cambiamento’ che nel presente e soprattutto nel prossimo futuro impatteranno sulla nostra società come i ben conosciuti ‘squilibri demografici’ e ‘cambiamenti climatici’. Ulteriori ed importanti elementi di analisi hanno infine riguardato la sua organizzazione oggi alle prese con una importante riforma legislativa che ha coinvolto l’intero Terzo settore. È dunque bene ribadire che, in un mondo che cambia assai più velocemente rispetto al passato, si rende inderogabile far ricorso a una aperta e partecipativa azione di analisi e orientamento verso i possibili futuri con il fine ultimo di adottare le giuste scelte”.

 

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126° CONGRESSO SAT – IL FUTURO DELLA SAT

Risultati di un questionario di Geremia Gios

Al fine di delineare le prospettive future e i punti di forza e debolezza della Sat nel corso della primavera/estate è stato predisposto un questionario composto da 27 domande. Il questionario è stato reso disponibile online mentre gli associati sono stati informati della possibilità di compilarlo tramite apposita comunicazione inviata più volte ai medesimi tramite diversi canali social. Hanno risposto 1228 persone di cui 1192 soci. La compilazione dei questionari era ovviamente lasciata alla libera volontà dei soci. Non si tratta, pertanto, di un campione rappresentativo sotto il profilo statistico. Tuttavia la natura del questionario e di alcune caratteristiche dei rispondenti (quali ad esempio la distribuzione per classi d’età) confrontate con le medesime caratteristiche riscontrabili all’interno dell’universo dei soci SAT portano a ritenere che i risultati ottenuti siano indicativi dell’orientamento generale.

Il quadro che esce dall’elaborazione delle risposte ottenute appare positivo in relazione alla soddisfazione dei soci nel far parte del sodalizio. Infatti più dell’ottanta per cento dei rispondenti partecipa all’attività delle sezioni, mentre quasi il 98% consiglierebbe ad eventuali richiedenti di iscriversi. L’adesione è giustificata anche ma non solo da meno di un terzo dei soci con la possibilità di avere vantaggi o sconti, mentre molto più importante è la possibilità di trovarsi in un ambiente amichevole con la possibilità di incontrare conoscenti e amici. La capacità e possibilità di mantenere nelle sezioni uno spazio aperto e libero in cui fare alcune cose insieme a persone con cui si condividono alcuni valori rappresenta il punto di forza della SAT attuale, così come si paventa il rischio che sia il necessario ricambio generazionale sia le modifiche statutarie (richieste per l’adeguamento alla normativa del terzo settore) possano incrinare l’equilibrio attuale.

Particolarmente temuta in prospettiva futura, ancor più della riduzione dei finanziamenti, è la deriva burocratica. Pur se circa l’80% dei rispondenti ritiene che regole e principi alla base della gestione e del governo della SAT siano adeguati agli scenari futuri e che il consiglio centrale sia in grado di dare risposte adeguate, l’84% dei soci ritiene che il ricorso a procedure via via più complesse possa creare problemi. Mettere in crisi un modello gestionale basato sulla fiducia reciproca per passare a gestioni più formalizzate e burocratiche rappresenta il pericolo maggiore per il futuro per più dell’84% di coloro che hanno risposto al questionario. Del resto l’87% (con % solo lievemente inferiori nelle classi d’età più giovani) ritiene che la difficoltà a rendersi disponibili per entrare nei direttivi delle sezioni debba essere ricercata nel peso eccessivo degli adempimenti burocratici.

Ancora per quanto concerne la gestione dei rifugi la maggioranza ritiene che debba essere garantito un basso ambientale senza necessariamente adeguarsi alle nuove richieste provenienti dal mondo turistico o aumentare le capacità ricettive.
In definitiva dal questionario emerge che la SAT può affrontare il futuro contando sulle solide basi ereditate dal passato e dal presente, ma che, a fronte dei cambiamenti in atto nel sistema economico e sociale nonché della crescente richiesta di adempimenti burocratici, sarà necessario un forte impegno per garantire che la stessa mantenga, all’interno la capacità di equilibrare le diverse esigenze di una base sociale appassionata, ma eterogenea e, all’esterno, la capacità di non farsi condizionare troppo da richieste del mercato e adempimenti burocratici.

 

 

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