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“RETE CITTADINI TRENTO“ * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA: « “TESTIMONIALI DI STATO“, NESSUNA TRASPARENZA NELLA CONDUZIONE DEL CANTIERE »

Scritto da
12.18 - martedì 29 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Rete dei Cittadini di Trento. Circonvallazione ferroviaria: nessuna trasparenza sui testimoniali di stato. Con uno scarno comunicato stampa del 29 maggio u.s. il Comune di Trento avvisava che:

Continuano inoltre anche le attività legate ai testimoniali di stato degli edifici di via Brennero limitrofi al cantiere e le attività di installazione della strumentazione di monitoraggio. Lo scopo è quello di accertare lo stato e le condizioni dei luoghi prima dell’inizio dei lavori. Il testimoniale di stato è infatti una perizia giurata corredata da documentazione fotografica ed eventuali elaborati grafici che serve a conservare la memoria della situazione prima dell’esecuzione di un’opera in modo da poter escludere la possibilità che danni procurati nel corso del cantiere possano essere ingiustamente considerati come già esistenti prima dell’inizio dell’intervento.

In questi giorni sono stati contattati alcuni residenti delle case della collina all’imbocco nord della futura galleria, nella zona di via Pietrastretta, per la presunta redazione dei cosiddetti “testimoniali di stato”. Il contatto è stato stranamente solo telefonico, senza la presentazione di alcun documento che consentisse l’identificazione del soggetto che si è presentato come incaricato del consorzio Tridentum e di RFI per chiedere l’accesso alle proprietà private al fine di predisporre una dettagliata documentazione fotografica ed una perizia sullo stato dell’immobile.

Alla domanda se il proprietario dell’immobile potesse avere copia della perizia, è stato risposto che ciò non era possibile, per ordine esplicito di RFI, ma che era forse possibile eseguire informalmente una fotografia di tale perizia. Secondo quanto riferito ai residenti, l’incarico affidato da RFI non prevedeva infatti una redazione in duplice copia come si usa in tutto il mondo civile quando si firma congiuntamente un documento che, oltretutto, può essere il presupposto per un’azione di risarcimento rispetto ad eventuali danni agli immobili.

Ci si chiede in base a quale logica il privato dovrebbe consentire l’accesso ad un tecnico che si è qualificato solo verbalmente, con un semplice contatto telefonico e che non è accompagnato da alcuna certificazione circa l’esistenza di un incarico professionale, per la redazione di una perizia sullo stato dell’immobile che non verrà ufficialmente consegnata allo stesso proprietario dell’immobile, per disposizione, pare, di RFI.

Questo atteggiamento è del tutto censurabile e va segnalato pubblicamente al Comune di Trento, all’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro e alla stampa, a palese testimonianza della totale assenza di trasparenza nella conduzione del cantiere per la costruzione della circonvallazione merci della città.
A titolo di esempio di una buona pratica di segno opposto si allega copia di un protocollo d’intesa realizzato dal Comune di Firenze, ben più vicino ai propri cittadini di quello di Trento, con il quale si stabilisce che tutti i testimoniali di stato dei vari edifici interessati dal cantiere per l’alta velocità debbono essere redatti secondo uno schema prestabilito, con criteri chiari a tutela sia dell’impresa che dei cittadini e depositati presso un ufficio comunale a disposizione dei cittadini, con ogni onere per la redazione a completo carico di chi esegue l’intervento.

Invitiamo quindi con forza il Comune di Trento ad adottare le stesse pratiche, a garanzia e tutela dei propri cittadini, altrimenti lasciati in completa balia dell’impresa esecutrice dei lavori.

Invitiamo inoltre RFI, il Consorzio Tridentum e il Comune di Trento a garantire che:

– i tecnici incaricati abbiano con sé una lettera di presentazione dell’impresa committente;
– siano preventivamente illustrati in modo completo e trasparente i contenuti della perizia, la sua eventuale utilità in giudizio e la totale libertà del proprietario rispetto alla decisione sull’accesso ai luoghi;
– la perizia sia redatta in duplice copia;
– il proprietario riceva copia integrale della documentazione redatta dal tecnico.

I residenti di via Pietrastretta non hanno nulla da nascondere e vogliono aprire le proprie case ai tecnici, ma vogliono farlo a fronte di comportamenti trasparenti, senza infingimenti e nel rispetto reciproco.

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Rete dei Cittadini di Trento

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