News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

OPENPOLIS * CONCENTRAZIONE PM2.5: « LE PROVINCE PIÙ INQUINATE D’EUROPA, AL TOP MILANO (21,22) / CREMONA (21,12) / MONZA (21,11) % / TRENTO A 9,35 »

Scritto da
10.20 - venerdì 15 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

LINK

Il nord Italia è la zona più inquinata d’Europa. Insieme ad altre 6 redazioni di Edjnet, sotto la direzione di Deutsche Welle, abbiamo partecipato a una ricerca sull’inquinamento da pm 2.5. Sono italiane tutte le province più inquinate: 10 milioni di cittadini respirano aria con una concentrazione oltre i limiti Ue.

Il particolato fine è estremamente dannoso per la salute. L’Italia è uno dei pochi stati Ue in cui la concentrazione non è calata dal 2018.10 milioni di italiani respirano aria con Pm2.5 oltre i 20 µg/m³. Solo in Polonia ci sono persone nella stessa situazione, ma in numeri molto più contenuti. 8 delle 10 province più inquinate d’Europa si trovano in Italia. Prime tra tutte Milano, Cremona e Monza.

In vista della strategia Zero pollution vision for 2050, l’Unione europea prevede di ridurre del 55% le morti premature legate all’inquinamento atmosferico entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Al momento, parliamo di circa 300mila decessi ogni anno, nell’Unione, soltanto a causa del particolato fine. Si tratta di una delle sostanze inquinanti più pericolose e insidiose perché, a causa delle sue dimensioni ridotte (di pochi millesimi di millimetro), riesce a penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano.

Nonostante la crescente consapevolezza del rischio posto dall’inquinamento atmosferico e i numerosi sforzi per contrastarlo, la situazione è ancora oggi molto grave. Più del 98% della popolazione europea vive in zone dove la concentrazione di Pm2.5 supera i limiti stabiliti dall’organizzazione mondiale della sanità (Oms), ovvero di 5 micrometri ogni metro cubo di aria. Le zone più inquinate si trovano nell’Europa centrale e in alcune metropoli, ma tra tutte è la pianura padana a registrare i valori più elevati nonché uno dei più marcati peggioramenti degli ultimi anni.

È quanto è emerso da una ricerca condotta insieme ad altre 6 redazioni dello European data journalism network (Edjnet), sotto la direzione di Detusche Welle. In questa analisi ci focalizziamo sui paesi del continente che fanno parte dell’Ue, anche se nell’analisi originale sono stati inclusi anche dati relativi a: Serbia, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Albania, Kosovo, Svizzera, Turchia, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Ucraina, Moldavia e Macedonia del nord.

Un agente inquinante particolarmente dannoso. Secondo l’Oms, l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio per la salute in Europa. Come stima la commissione europea, il suo costo è pari ad almeno 330 miliardi di euro l’anno e grava fortemente sul sistema sanitario.

Il particolato causa patologie respiratorie e circolatorie. Tra le varie sostanze presenti nell’atmosfera, il particolato è uno dei più pericolosi. L’esposizione prolungata a questo agente causa infatti danni a molti apparati del corpo umano come quello circolatorio e respiratorio, ma provoca anche l’insorgere di patologie del sistema centrale e di quello riproduttivo. Tra le relazioni più frequentemente attestate ci sono i tumori ai polmoni, le ischemie e gli attacchi cardiaci, ma anche disturbi respiratori cronici come l’asma. La tossicità è ancora più elevata nel caso del Pm2.5, ovvero quello con il diametro più ridotto (2,5 micrometri), che permette alle particelle di intrufolarsi in profondità nei meandri del corpo umano.

Negli ultimi anni la situazione in Europa ha registrato un miglioramento, seppur contenuto. Sono solo 4 gli stati membri dell’Ue in cui la concentrazione di Pm2.5 nell’aria è aumentata tra il 2018 e il 2022 (Irlanda e Portogallo e, in misura minore, Spagna e Svezia). Mentre in due paesi la situazione è rimasta invariata (Finlandia e Italia). Nei restanti 21 c’è stato un miglioramento. I valori più notevoli si sono registrati in Repubblica Ceca (-4,2 µg/m³) e in Polonia (-3,6). Tuttavia pochi territori dell’Ue, soprattutto tra i più popolati, possono dire di aver raggiunto un livello di inquinamento consono. Quasi la totalità della popolazione europea è esposta a concentrazioni di particolato fine troppo elevate.

In 13 paesi Ue oltre metà della popolazione respira aria inquinata. La popolazione esposta ad aria con concentrazioni di Pm2.5 al di sopra della soglia Ue (2022)

Si indica la quota di popolazione esposta a limiti di concentrazione di particolato fine nell’aria superiori alla soglia stabilita dall’Ue (ovvero 10 microgrammi ogni metro cubo d’aria). I dati si riferiscono al valore medio annuale, riferito al 2022. Con particolato fine si intende di sostanze solide e gocce liquide con diametro inferiore ai 2,5 micrometri.

Sono solo 7 i paesi Ue dove tutta la popolazione respira aria con concentrazione di Pm2.5 inferiore alla soglia di 10 µg/m³ (il limite annuale posto dall’Ue). Si tratta di Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Malta, Irlanda e Lussemburgo. Mentre in Ungheria e Slovacchia oltre il 99% è al di sopra dei limiti. Nel complesso, sono appena 7,5 milioni le persone che respirano aria con una concentrazione di Pm2.5 inferiore ai 5 µg/m³, ovvero la soglia stabilita dall’Oms.

Tuttavia, in Italia ci sono concentrazioni molto alte in diverse zone del paese. Quasi un quinto della popolazione (più di 10 milioni di persone) respira aria con una concentrazione di particolato fine superiore ai 20 microgrammi. È infatti la prima in Europa, affiancata Polonia, che però riporta una quota di gran lunga inferiore: 2,2% (meno di 1 milione di persone).

18,2% gli italiani esposti a una concentrazione di Pm2.5 superiore ai 20 µg/m³, il limite massimo stabilito dall’Ue.

Milano, Cremona e Monza sono le province più inquinate d’Europa
La concentrazione di particolato fine (Pm2.5) nelle province europee (2022)

 

Si indica la concentrazione di particolato fine nell’aria (calcolato in microgrammi per metro cubo di aria) nelle province e città metropolitane italiane, mediamente nel 2022. Con particolato fine si intende di sostanze solide e gocce liquide con diametro inferiore ai 2,5 micrometri.

Le prime province europee per concentrazione di Pm2.5 nell’aria sono tutte italiane. In particolare Milano, Cremona e Monza, con valori superiori a 21 µg/m³. Seguono alcune zone della Polonia.

8 su 10 tra le province più inquinate d’Europa sono italiane.

Inoltre, mentre la Polonia ha registrato un generalizzato miglioramento, sono italiane anche molte delle province in cui la concentrazione di Pm2.5 è più aumentata tra il 2018 e il 2022. Insieme ad alcuni territori greci (soprattutto intorno alla città di Atene) e portoghesi. In particolare Vicenza, dove la concentrazione è aumentata di 2,3 µg/m³ e Varese, dove è aumentata di 1,95. C’è quindi ancora molta strada da fare in Europa ma anche e soprattutto in Italia per contenere il problema dell’inquinamento atmosferico.

European data journalism network
Questo articolo è stato scritto nell’ambito dello European data journalism network, la piattaforma per le notizie data-driven sugli affari europei di cui openpolis fa parte. Il progetto sugli effetti della pandemia sul mondo del lavoro è stato coordinato da Deutsche Welle e ha visto la partecipazione di altre 5 redazioni europee.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.