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LEGAMBIENTE * ” ANIMALI IN CITTÀ “: « IN PROVINCIA DI TRENTO 123.128 CANI, UNA MEDIA DI 4,4 PER CITTADINI »

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06.50 - sabato 29 luglio 2023

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Animali in Città è l’indagine di Legambiente che valuta le performance che Amministrazioni comunali e Aziende sanitarie dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

 

Gli attori istituzionali italiani e trasparenza

Le Amministrazioni comunali in Italia sono 7.904, anno 2022, per una popolazione di 58.850.717 cittadini, (dati ISTAT), distribuiti in 107 province di cui 14 Città Metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino e Venezia). Aosta, capoluogo regionale, è considerata anche capoluogo provinciale in quanto la regione svolge tali funzioni. Nelle 20 Regioni, di cui cinque a statuto speciale: Valle d ‘Aosta, Trentino – Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia, e nelle 2 Province autonome di Bolzano e Trento, dai dati pubblicati dal Ministero della Salute, risultano, nell ‘anno 2022, 101 (considerando le principali aree sociosanitarie di Marche e Sardegna sono 112) Aziende sanitarie. Nelle regioni Valle d ‘Aosta, Marche e Molise è presente una sola azienda sanitaria regionale, articolate per aree territoriali.

In Sardegna è stato approvato il ritorno ad otto aziende sanitarie. L’attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità ai dati e ai documenti dell’amministrazione o ai riferimenti da quest’ultima utilizzati nell’assumere una determinata scelta. La trasparenza diviene così, sempre più, parametro di efficienza, principio atto a limitare fenomeni corruttivi e strumento per rinsaldare il rapporto fiduciale e collaborativo con i cittadini. In estrema sintesi, modalità concreta di buona e condivisa amministrazione della cosa pubblica. Nelle tabelle a seguire sono riportate le percentuali di risposte ricevute dalle Amministrazioni comunali e dalle Aziende sanitarie italiane in relazione ai dati richiesti per la redazione del XII rapporto nazionale Animali in Città.

 

Anagrafe degli animali d’affezione

Il principale strumento normativo e amministrativo di conoscenza su presenza e cambiamenti nelle popolazioni degli animali d ‘affezione o compagnia presenti in Italia è l ‘Anagrafe degli animali d ‘affezione, la cui responsabilità di gestione è quasi ovunque in capo alle Regioni, tramite i Servizi veterinari delle Aziende sanitarie, e solo in due aree del Paese è direttamente in capo alle Amministrazioni comunali (Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia). La separatezza territoriale, conseguente alla regionalizzazione delle competenze sanitarie, nella creazione e gestione delle banche dati ha prodotto e resi manifesti assurdi “svantaggi” e nessun beneficio. Inoltre, a tutt ‘oggi, l ‘anagrafe degli animali d ‘affezione era, di fatto, normativamente obbligatoria soltanto per i cani e, per poche casistiche, per gatti e furetti. Tutto il variegato mondo animale, orami ricchissimo in termini quantitativi e qualitativi, che abita le case degli italiani rimaneva, colpevolmente e criticamente, avvolto nelle nebbie.

L ‘anagrafe unica nazionale obbligatoria per gli animali da compagnia, aperta a tutte le specie animali che possono, lecitamente, essere presenti nelle case degli italiani come animali d ‘affezione o compagnia, è fondamentale per prevedere, organizzare e correttamente fornire tanto i necessari servizi ai cittadini, quanto pianificare, programmare e realizzare gli utili controlli, anche in ambito sanitario, per prevenire criticità, migliorare e rendere sicura la convivenza con gli amati “pet”. Al momento di chiudere questo rapporto, non è stato emanato il decreto del Ministro della salute che avrebbe dovuto adottare, entro marzo 2023, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, per stabilire le modalità tecniche e operative per l’implementazione del SINAC (Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia) all ‘interno del sistema I&R (Identificazione & Registrazione) degli animali. Il SINAC sarà la specifica sezione della Banca Dati Nazionale degli animali prevista dal Decreto legislativo n. 134 del 5 agosto 2022, “Disposizioni in materia di sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, lettere a), b), g), h), i) e p), della legge 22 aprile 2021, n. 53” pubblicato in GU Serie Generale n. 213 il 12-09-2022.

 

 

 

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