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INTERSINDACALE DIRIGENZA MEDICI * SANITÀ TRENTINO: “ GLI ORGANICI SEMPRE PIÙ RISICATI RISCHIANO DI PORTARE ALLA CHIUSURA DI ULTERIORI STRUTTURE “

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23.37 - giovedì 15 giugno 2023

Anche a Trento si è tenuta la manifestazione , promossa dall’Intersindacale della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, insieme con Associazioni di pazienti e di cittadini , in difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale pubblico e universale.

Una catena territoriale intorno ad un obiettivo comune.La mobilitazione, partita nel dicembre 2022 da Piazza SS Apostoli a Roma arriva nelle piazze, nelle vie, negli ospedali di 39 città per chiedere di arrestare la deriva verso la privatizzazione dei servizi sanitari e la frantumazione di un diritto che la Costituzione vuole assicurare anche attraverso la valorizzazione dei professionisti, veri garanti della salute delle persone che tale deriva mette sempre più a rischio.

Molto apprezzati gli interventi, brevi ma incisivi, del Presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Trento dott. Ioppi e del Presidente della consulta provinciale per la salute dott. Dori che hanno a loro volta sottolineato l’importanza del servizio sanitario pubblico e universale a garanzia del diritto alla salute sancito all’articolo 32 della nostra Costituzione.

Nutrita la partecipazione anche di rappresentanti delle associazioni di pazienti che hanno colto lo spirito della manifestazione , provando ad immaginare un futuro in cui i bisogni di tutti, operatori sanitari, stakeholders e pazienti rappresentino l’obiettivo dei decisori politici per arrivare a mantenere e a migliorare un sistema sanitario pubblico che tutti ci invidiano.

Molteplici sono stati i temi sollevati durante l’incontro:
gli organici sempre più risicati che rischiano , in assenza di un deciso cambio di tendenza, di portare alla chiusura di ulteriori strutture sanitarie con le ben note conseguenze , la riduzione dei posti letto ( che anche in Trentino è avvenuta) , le prenotazioni di visite specialistiche o esami strumentali che non rispettano i tempi definiti dai RAO, il sempre maggiore ricorso alle prestazioni sanitarie private , causa di abbandono alle cure delle fasce di popolazione più deboli sono tutte criticità che vedono nel definanziamento del fondo sanitario nazionale la causa principale.

Acceso dibattito in sala anche su un argomento attuale, il ricorso con sempre maggiore frequenza, a prestazioni fornite da medici “gettonisti“ per supplire, soprattutto in alcune discipline specifiche, a carenze di organico.

Tale problema impatta negativamente sia sul livello quali-quantitativo delle prestazioni erogabili, quindi allungamento delle liste di attesa e difficoltà a garantire i LEA con le intuibili conseguenze sia per gli utenti che per il personale in servizio che viene di fatto sovraccaricato e che costituisce uno degli elementi che favoriscono l’uscita dal Sistema sanitario provinciale verso il privato.

Anche fosse ad invarianza di dotazione organica complessiva , il fenomeno dell’abbandono da parte di tali professionisti costituisce una perdita di professionalità e di conoscenze acquisite nel tempo che comportano alla fine un impoverimento del nostro servizio sanitario pubblico.

Anche i rappresentanti delle associazioni di pazienti si sono detti preoccupati della situazione attuale e hanno visto con favore la richiesta di coinvolgimento da parte degli operatori sanitari .
Non sono mancate le critiche da parte delle associazioni relativamente alla mancata risposta del decisore politico alle loro reiterate richieste di coinvolgimento e confronto e quindi di considerazione delle esigenze specifiche di fasce deboli di popolazione trentina.

I convenuti sono concordi nel richiedere una presa in carico da parte del decisore politico di una situazione seppur critica ma ancora reversibile, a patto che si intervenga rapidamente e con visione di più ampio respiro su tutti i nodi che vanno dalla necessità di adeguato finanziamento della sanità pubblica al coinvolgimento effettivo di tutte le parti sociali interessate.

I dirigenti medici, veterinari e sanitari si fanno interpreti di un interesse generale, perché la morte
della sanità pubblica riguarda tutte le cittadine e tutti i cittadini. La battaglia in sua difesa è la battaglia di tutti e solo uniti potremo vincerla per onorare l’articolo 32 della Costituzione.

 

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ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI – CIMO – CIMOP – FESMED) –AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) FVM Federazione Veterinari e Medici – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN –UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI

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