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DE GODENZ (UPT) * MARCHIO OPEN: « IN TRENTINO » GARANZIA DI TURISMO ACCESSIBILE DI ALTA QUALITÀ, GRAZIE ANCHE A TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT »

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07.50 - venerdì 1 luglio 2022

Nelle scorse settimane è tornato al centro dell’attenzione degli esercenti e di chi si occupa in generale di turismo il tema dell’accessibilità turistica, con particolare attenzione prestata alla certificazione delle strutture ricettive tramite il marchio Open.

Questo è stato possibile anche grazie a Trentino School of Management, da sempre in prima linea nella promozione della frequentazione delle nostre montagne in modo inclusivo, la quale ha promosso tra novembre 2021 e maggio 2022 sei iniziative formative rivolte a coloro che svolgono attività di accompagnamento alle persone disabili: maestri di sci, snowboard e fondo, guide alpine, accompagnatori di territorio e di media montagna, istruttori e tecnici sportivi. Vi hanno partecipato oltre 100 professionisti e 20 formatori, fra istruttori, educatori e tecnici sportivi. A conclusione di questo percorso, la tsm-Trentino School of Management ha promosso lo scorso 14 giugno un seminario dal titolo “La montagna inclusiva. La formazione per l’accessibilità in montagna”.

Dai lavori è emerso come l’attività sportiva in montagna, sia per le caratteristiche intrinseche dell’ambiente in cui vengono svolte, sia per i momenti di socialità che offrono, rappresenti un’occasione straordinaria per il miglioramento del benessere psicofisico e della qualità di vita delle persone diversamente abili.

Un ampio spazio è stato riservato anche alla presentazione di alcuni progetti che nella nostra Provincia hanno creato percorsi e competenze capaci di promuovere l’accesso paritario delle persone con disabilità rafforzando la vocazione all’inclusione e supportando la promozione territoriale dello sport e delle attività outdoor.

Da sempre mi interesso, per lavoro e come consigliere provinciale, di turismo e ricettività e proprio sull’accoglienza per diversamente abili e sulle certificazioni ad esse dedicate – su tutti il Marchio Open – ho dedicato negli anni numerosi atti politici tra i quali un ordine del giorno approvato nell’assestamento del 2021 nel avevo ottenuto l’impegno della Giunta a verificare – valutare le più opportune modalità per favorire ulteriormente l’accoglienza e l’ospitalità sul nostro territorio per le persone diversamente abili, anche attraverso forme di riconoscimento di idonei percorsi di certificazione rivolti alle strutture o servizi di accoglienza come il Marchio Open. ”

In quell’occasione sottolineai, e ribadisco con convinzione – contento che il percorso sia proseguito e che molte iniziative siano state messe in campo – come si dovessero sostenere gli esercenti intenzionati ad ottenere la certificazione, utile per essere riconosciuti come strutture ricettive in grado di ricevere le persone diversamente abili.

Spiegai come questa scelta risultasse a mio avviso molto importante anche in chiave olimpica, in quanto le strutture sbarrierate sono specificamente richieste nei disciplinari e considerate fondamentali per le olimpiadi e, ovviamente, le Paralimpiadi che ospiteremo nel 2026

Va anche detto come il Trentino sia da sempre all’avanguardia in tale ambito: siamo stati il primo evento certificato al mondo, in occasione dei Mondiali di sci Nordico del 2013 (e lo ricordo bene perché ebbi l’onore di seguirli e farne parte assieme a migliaia di volontari.)

In generale, eventi a parte, è giusto impegnarsi affinché venga riconosciuto a chiunque il diritto ad avere vacanze gradevoli sotto tutti i punti di vista, a partire dalla mobilità e frequentabilità dei luoghi; per fare ciò è necessario proporre servizi mirati, in grado di soddisfare le aspettative e di creare un ambiente accogliente, gradito all’ospite e che comprenda anche l’idonea preparazione del personale e di servizi.

In Italia ci sono oltre quattro milioni di persone disabili, di queste tre milioni sono disabili fisicamente, interessate a viaggiare e a praticare sport. In Europa si calcola la presenza di oltre cinquanta milioni di persone con disabilità ma considerando la popolazione anziana, le persone disabili temporanei, e chi ha disturbi alimentari e intellettivi, si raggiungono i centoventi milioni di persone. I numeri che interessano il turismo crescono sensibilmente, se si pensa che i viaggiatori disabili di solito sono accompagnati da familiari o amici. Si stima in Europa, una domanda potenziale di circa duecentosessanta milioni di persone per un indotto di centosessantasei miliardi di euro, un business riconosciuto dal mercato e dai tour operator. L’accessibilità rappresenta, quindi, un valore sociale ma anche un grande valore economico.

Risulta quindi oltremodo strategico saper coniugare le ragioni di un’impresa turistica con la capacità di rispondere a una domanda di ospitalità che richiede qualità dell’accoglienza, dialogo, conoscenze tecniche in grado di permettere chi ha esigenze speciali di godere della vacanza e del tempo libero senza difficoltà. Le esigenze di chi ha bisogni speciali sono identiche a quelle di chi bisogni speciali non ha. Anche questo target, ovviamente, sceglie la vacanza non solo in riferimento a un contesto sbarrierato: la scelta è spesso frutto di una passione o motivazione specifica, quale, ad esempio, sport, gastronomia o cultura.

Un turismo per tutti è attento e consapevole delle necessità del visitatore, promuove le strutture e il proprio territorio verso un’utenza più ampia, garantendo il diritto di viaggiare che ancora molti cittadini non riescono a esercitare. Il turista che visita un territorio non fruisce solo di beni e servizi ma deve essere messo in condizione di conoscere il territorio in tutte le sue declinazioni. Questo significa garantire l’accessibilità a tutti, incluse le persone con bisogni speciali che devono e vogliono avere la possibilità e il diritto di viaggiare e vivere appieno la vacanza.

Il nostro Trentino, quindi, dimostra ancora una volta di essere al passo con i tempi e un plauso particolare va fatto, oltre a TSM e al sistema provinciale, soprattutto ai nostri bravissimi esercenti, albergatori e imprenditori turistici, i quali sono sempre molto attenti e continuamente pronti ad aggiornarsi per sviluppare nuove nicchie di mercato e per rafforzare e consolidare quelle già conosciute.

Personalmente, ritengo da sempre sia vincente puntare sul turismo accessibile e sulle certificazioni che lo legittimano (Open è quella che noi abbiamo scelto) e garantiscono al potenziale ospite la vera qualità, e sono davvero orgoglioso che la nostra Provincia Autonoma sia stata anni fa pioniera e oggi resti, grazie all’impegno di tutti gli attori in gioco – nessuno escluso – un sicuro protagonista di questo settore, destinato a crescere ancora in modo importante nei prossimi anni.

 

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Cons. Pietro De Godenz

Provincia autonoma Trento – Upt

 

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