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GUBERT E 33 TRENTINI DE “LA ME VAL” * AMMINISTRATIVE PAT: « IL MEDIOEVO DI SPINELLI, COME PUÒ INSULTARE I CITTADINI SPIEGANDO COME NON “BUTTARE VIA IL VOTO” »

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18.13 - domenica 1 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Medioevo di Achille Spinelli. L’assessore provinciale Spinelli presenta ai rinomati Hotels di Tonadico la candidata locale della “sua” lista presidenziale e non trova di meglio da fare che onorare l’associazione “La me Val – Primiero Vanoi Mis” delle proprie affettuose attenzioni.

Segno che sul territorio non ci sono competitor di centrosinistra o movimenti alternativi che tengano, non si presentano problemi concreti da affrontare né opportunità da cogliere diverse rispetto alla convalida dello statu quo: la minaccia è rappresentata da noi, pesciolini piccoli che abbiamo osato aggregare una piattaforma politica autonoma e sincera da sottoporre ai nostri convalligiani.

“Abbiamo bisogno che vengano eletti personaggi credibili, in liste che abbiano la possibilità numerica a livello provinciale di imporsi. Buttare via il voto in iniziative estemporanee e senza alcuna possibilità di reale rappresentanza è un rischio che gli abitanti di queste bellissime zone non devono correre, perché il Primiero ha diritto a sedere in Consiglio provinciale e può farlo da protagonista.”

Da che pulpito possa permettersi queste affermazioni il più alloctono ed estemporaneo di tutti i contendenti, gran ciambellano beneficiato del titolo da un cliente del suo studio professionale, talent scout di cortigiani (ma il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza non ha abboccato) da sacrificare sull’altare della propria riconferma personale, rimane un mistero della fede.

Come si possa concedere un “tecnico” di insultare i cittadini delle nostre valli spiegando loro come non “buttare via il voto” e di sminuire la partecipazione democratica attiva di decine di candidati che hanno messo anima e corpo, pensiero e azione dentro un progetto che mira a restituire la politica ai territori, non solo al nostro ma a tutte le Comunità del Trentino – garantendo loro per legge (e non per grazia ricevuta) la rappresentanza in Consiglio provinciale – trova spiegazione solo nel mondo medievale della lotta per le investiture, in una visione paternalistica e clientelare del bene comune. O forse nella più recente deriva autoritaria che spinge la Lega di Salvini, Fugatti e Spinelli verso la più becera destra europea.

Collettivamente non crediamo che i Primierotti siano tanto pigri e allocchi da schierarsi a naso turato e occhi bendati per il più quotato e munifico “benefattore” senza voler prima ascoltare le voci che si levano dalla propria comunità, che non parlano solo di infrastrutture e grandi opere, ma di orizzonti quotidiani, con servizi pubblici che vengono a mancare, fragilità che non vengono accudite, entusiasmi che non vengono incoraggiati, capitali umani, sociali, culturali, economici ed ambientali che non vengono protetti.

 

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Daniele Gubert e gli altri 33 incredibili trentini de “La me Val”

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