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FEDERAZIONE PRO LOCO * STATI GENERALI: « SITUAZIONE VOLONTARIATO, EMERSE DIFFICOLTÀ – PRIORITÀ E SFIDE PER IL PROSSIMO FUTURO »

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17.21 - sabato 25 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Fare rete e snellire la burocrazia: gli Stati Generali delle Pro Loco trentine sollevano le questioni cardine per il mondo Pro Loco in Trentino. Delineare un quadro della situazione del volontariato Pro Loco in Trentino, facendo emergere difficoltà, priorità e sfide per il prossimo futuro. Questi gli obiettivi degli Stati Generali delle Pro Loco, che si sono svolti oggi in 3 località in Trentino

Si sono svolti oggi in contemporanea in 3 sedi in Trentino (Pergine Valsugana, Villa Lagarina e Tione) gli Stati Generali delle Pro Loco, occasione promossa dalla Federazione Trentina Pro Loco al fine di ascoltare il clima generale delle sue associate e di elaborare strategie per il prossimo futuro, una sorta di bussola per il prossimo direttivo della Federazione (in elezione a maggio 24)

Dopo l’edizione del 2018, questa è la seconda volta che le Pro Loco trentine vengono invitate a portare il loro pensiero e le loro proposte sulla loro realtà: si tratta di uno dei modi con cui la Federazione mette in atto il suo processo di ascolto continuativo delle associate, insieme ad altre azioni come le consulenze, le azioni di ricerca e la formazione partecipativa. La Federazione, infatti, crede molto nella partecipazione, per questo fornisce alle Pro Loco spazi di condivisione continua delle tematiche che fanno da ossatura al movimento. Nella convinzione che solo la dinamica del dialogo continuo con la base e all’interno della base stessa permette di tenere vivo lo spirito del fare Pro Loco, di alimentare e di far crescere l’interesse e il numero dei volontari.

Novità di questa edizione la dislocazione su 3 sedi (Tione, Villa Lagarina e Pergine Valsugana), al fine di avvicinarsi più possibile alle tante associate (le Pro Loco trentine sono 207) che gravitano nelle valli. “Nostro primo obiettivo era ascoltare il numero maggiore possibile di voci delle nostre Pro Loco” spiega la presidente della Federazione trentina Pro Loco, Monica Viola “per questo il consiglio della Federazione ha deciso di allargare in 3 sedi l’iniziativa, con un medesimo programma”.

Programma che constava in una serie di tematiche (dall’organizzazione interna alla progettualità, dalla visione del futuro al ruolo delle Pro Loco) da discutere in tavoli di lavoro specifici, con restituzione finale al gruppo. Sono state una quarantina le Pro Loco che hanno aderito, con grande impegno e entusiasmo, ai lavori della giornata. Lavori che hanno fatto emergere in particolare due istanze cruciali per Pro Loco oggi, in un mondo del volontariato che esce completamente rivoluzionato a seguito della recente Riforma del Terzo Settore.

Prima fra tutti la necessità per le Pro Loco di fare rete con le altre realtà associative del territorio, condividendo capacità, progettualità e anche strumenti operativi (stoviglie in primis). Questo fattore in particolare, ravvisano le Pro Loco, fa emergere molto chiaramente il ruolo delle Pro Loco nei vari contesti territoriali: sempre più, infatti, le Pro Loco vengono riconosciute dagli altri soggetti locali (associazioni ma anche pubbliche amministrazioni) come le realtà che meglio riescono a prendersi cura delle proprie comunità. Riconoscimento che inorgoglisce le Pro Loco, ma che le rende anche consapevoli, come sottolineato dalla Presidente Viola in apertura di giornata, della loro grande responsabilità ad esempio in ambito di sensibilizzazione e attenzione sulla tematica della violenza di genere, per legarsi alla Giornata nazionale contro la violenza sulle donne.

Altro tema caldo emerso è quello, annoso, della burocrazia: un onere non da poco, che cresce ogni anno e che spesso diventa la primaria causa di abbandono dei volontari. Un tema, però, che le Pro Loco affrontano con sempre maggiore professionalità (la Federazione assiste e forma i volontari in materia), che spesso mettono anche a disposizione delle altre associazioni locali le loro competenze sul tema.
Il rovescio della medaglia è che la professionalità oggi necessaria per far fronte alle richieste della burocrazia, implica per le Pro Loco un dispendio di tempo e risorse (a volte anche esterne, molto costose per le associazioni) che vengono tolte giocoforza alla loro attività primaria, la cura delle comunità e dei territori.

“Grande la soddisfazione per i temi emersi, per l’interesse e l’impegno mostrato dai volontari in questa iniziativa” commenta a termine evento la presidente Viola. “Il volontariato Pro Loco è un mondo silenzioso, fatto di 20.000 persone che in tutto il Trentino lavorano alacremente per rendere i nostri paesi vivi, pieni di iniziative, e per far vivere bene le persone che li abitano. Ascoltare i bisogni dei volontari ci sembra il minimo che possiamo fare per ringraziarli per quanto fanno per le loro Pro Loco, ma anche per ogni cittadino trentino.”

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