“Neppure il tempo di far piena luce su tutti gli aspetti dell’orrore accaduto in Valle di Fiemme – con il signor Mauro Moser che ha ucciso la moglie, Viviana Micheluzzi, e poi si è tolto la vita – che già qualcuno, purtroppo, è corso a fare dei commenti sull’accaduto che non si possono che considerare di bassa speculazione politica.
Mi riferisco a quanto affermato dalla senatrice Donatella Conzatti, di Italia Viva, la quale non ha perso occasione, alla luce di questo femminicidio, per attaccare l’Amministrazione provinciale sui «corsi di educazione a scuola» con la Provincia che, secondo lei, «ha fermato tutto», suggerendo quasi un nesso causale, per quanto remoto, tra la tragedia delle scorse ore ed alcune responsabilità politiche.
Ora, a parte che la Lega è da sempre in prima linea per quanto riguarda il contrasto alla violenza contro le donne – la Legge sul “Codice rosso” sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, del luglio 2019, è stata fortemente voluta dal mio partito -, segnalo alla senatrice che non è affatto vero che la Provincia «ha fermato tutto».
Inoltre, come chiarito dalla stessa Assessore alle politiche sociali Stefania Segnana lo scorso novembre, non è vero l’Amministrazione provinciale ha smesso di sostenere i progetti del territorio. Infatti la proposta progettuale per i centri di rieducazione per uomini maltrattanti, inviata al Dipartimento nazionale pari opportunità, è stata elaborata dall’UMSE Sviluppo rete dei servizi della Provincia dopo un confronto con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento e in partnership con l’Ordine degli Psicologi della Provincia di Trento.
L’Assessore ha altresì introdotto l’assegno per le donne vittime di violenza, spendendosi più volte, a livello istituzionale, su questo tema. Forse, abituata a stare dalle parti di Roma, la senatrice ha perso di vista tutto questo, ma non è questo il punto. Il punto, e concludo, è che trovo profondamente sbagliato prendere spunto da un fatto di sangue per affrettarsi a fare ragionamenti politici che, per di più, hanno un fortissimo sapore elettoralistico.
Se si tratta di un comportamento censurabile a priori, lo è ancor più per chi siede nelle istituzioni e dovrebbe – in questo come in altri casi – essere il primo a dare il buon esempio. Ma, a quanto pare – e lo dico con amarezza -, c’è sempre chi perde ottime occasioni per tacere”.
È quanto affermato in una nota dalla Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio