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COMITATO DIFESA ACQUE – TRENTINO * AMBIENTE: « LA PETIZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEL NOCE IN VAL DI SOLE HA SUPERATO 2.000 FIRME »

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18.36 - mercoledì 11 agosto 2021

Il 4 agosto 2021 il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino ha presentato in conferenza stampa la petizione popolare per la salvaguardia del torrente Noce in Val di Sole.

In soli 7 giorni, 2010 persone (dato registrato alle 18.00 di oggi) hanno firmato – sulla piattaforma “change,org” – il documento che dice NO a nuovi prelievi idrici a scopo idroelettrico e irriguo nel bacino del Noce in Val di Sole. Un risultato davvero sorprendente, per il quale le 18 associazioni che costituiscono il Comitato ringraziano tutti i firmatari.

In questi giorni continua anche la raccolta firme sui moduli cartacei – in particolare grazie alla disponibilità dei Centri Rafting della Val di Sole e dell’Associazione Sportiva Pescatori Solandri – e i risultati saranno comunicati alla fine della campagna di sensibilizzazione.

Dopo ferragosto, il Comitato chiederà un incontro alla Giunta provinciale e agli amministartori della Val di Sole per esporre il contenuto della petizione e per discutere dei futuri utilizzi delle acque del Trentino.

Nel frattempo, l’Avvocatura della Provincia autonoma di Trento ha risposto (il 5 agosto) alla richiesta di chiarimenti – avanzata il 6 luglio da Salvatore Ferrari, primo referente della petizione popolare – in merito alla sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche in materia di derivazioni a scopo idroelettrico sul Noce (allegato 1).

Nel merito, l’Avvocatura ha risposto che non sussistono “motivi di giurisdizione” per un ricorso alla Cassazione in merito alla sentenza del Tribunale Superiore delle acque pubbliche di data 21 ottobre 2020, n. 41, pubblicata il 22 febbraio 2021, ma che la Provincia dovrà “rinnovare l’istruttoria”.

 

 

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Egr. dott. Maurizio Fugatti Presidente della Provincia autonoma di Trento
Egregi Consiglieri della Provincia autonoma di Trento
Egr. dott. Alberto Faustini Direttore del quotidiano “l’Adige”
Spettabili organi di stampa e d’informazione

Oggetto: richiesta informazioni sulle decisioni della PAT in merito alla sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche in materia di derivazioni a scopo idroelettrico sul fiume Noce.
Giovedì scorso, il 1 luglio, il quotidiano “l’Adige” ha pubblicato, a pagina 18, la notizia che il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche aveva accolto il ricorso di un soggetto privato, la Società Studio Tre s.r.l., contro la Provincia autonoma di Trento, in materia di concessione a derivare acqua dal fiume Noce, in bassa Val di Sole, a scopo idroelettrico.

La decisione del TSAP è stata assunta a Roma, nella camera di consiglio (presidente, dott. Giuseppe Napoletano; relatore dott. Oreste Mario Caputo) il 21 ottobre 2020, ma la sentenza è stata depositata in cancelleria il 22 febbraio 2021.

Come Solandro, e come cittadino impegnato da decenni (il mio primo articolo su questo argomento è stato pubblicato su “Cives”, il notiziario comunale di Caldes, nel 1998) per la salvaguardia del fiume Noce, vorrei gentilmente sapere se la Provincia autonoma di Trento ha deciso, entro i termini previsti dalla legge, di presentare ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione contro questa decisione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.
L’atto impugnato dal ricorrente – la deliberazione n. 262 del 28 novembre 2018 firmata dal dott. Franco Pocher, all’epoca dirigente del Servizio Gestione Risorse Idriche ed Energetiche (A.P.R.I.E.) della Provincia autonoma di Trento – contiene infatti valide motivazioni per il rigetto dell’istanza presentata dalla società privata il 14 gennaio 2008 (pratica C/13644).
E’ evidente, infatti, l’esistenza di prevalenti interessi pubblici ad un uso diverso dell’acqua rispetto a quello idroelettrico.
Il rilascio di concessioni per nuove derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, sul tratto solandro del fiume Noce, metterebbe a rischio la qualità di questo delicato e straordinario ecosistema acquatico, ma anche la navigabilità del fiume e la pratica degli sport fluviali, con inevitabili ricadute negative sull’economia turistica e sull’occupazione della Valle.
In attesa di un cortese riscontro, invio i miei più distinti saluti.
Spettabile Avvocatura della Provincia autonoma di Trento Piazza Dante, 15 38122 Trento
e per conoscenza

dott. Salvatore Ferrari

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