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NURSING UP TRENTO * CONTRATTO PROVINCIALE: HOFFER, « MENTRE LA SANITÀ TRENTINA È SEMPRE PIÙ IN SOFFERENZA, LATITANO LE RISPOSTE ISTITUZIONALI »

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14.59 - martedì 21 giugno 2022

In questi giorni abbiamo sollecitato l’Apran, per accelerare la convocazione del tavolo per la definizione degli incentivi Covid fase III, già finanziati dalla legge di Bilancio provinciale per i dipendenti sanitari ed Oss dell’Azienda sanitaria, non abbiamo avuto più nessuna risposta.

Questi ritardi appaiono agli occhi di tutti i nostri colleghi inaccettabili, dopo la disponibilità data negli oltre due anni di pandemia, tutt’ora in corso, cresce la rabbia ed il malcontento, che sfociano sempre più nelle dimissioni del personale infermieristico, ormai sfiduciato e stremato.

In attesa di sottoscrivere definitivamente gli importanti accordi già siglati con l’Aran e che riguardano aumento tabellare, fasce economiche, arretrati del 2019/21 e nuove indennità infermieristiche e per i professionisti sanitari, ora dobbiamo porre la massima attenzione alle innovazioni che derivano dal contratto nazionale del comparto sanità sottoscritto in questi giorni, anche da Nursing up.

L’attuale struttura del contratto provinciale della sanità appare sempre più obsoleta e poco confacente a garantire un adeguato sviluppo alle professioni sanitarie del comparto, è il momento di fare una riforma ordinamentale che crei delle distinte aree di valorizzazione giuridico-economica, finanziamenti specifici, un sistema di incarichi che riconosca competenze, professionalità ed assunzioni di responsabilità. È necessario creare delle nuove aree di sviluppo verso l’alto per infermieri e professionisti sanitari, altrimenti il rischio sarà quello di creare ulteriore appiattimento con le altre figure dei livelli più bassi, che comunque meritano anch’esse un adeguato riconoscimento.

Da adesso in poi lo tsunami dei pensionamenti si abbatterà sulla sanità trentina, la generazione del baby-boom è molto numerosa tra i colleghi infermieri, occorrono pertanto progetti e investimenti economici per garantire l’attuale qualità assistenziale, altrimenti assisteremo al progressivo degrado dei servizi, a partire da quelli degli ospedali periferici, che rischiano di venire ulteriormente ridimensionati.

Permane l’attuale discriminazione nei confronti di infermieri e professionisti sanitari, che non possono usufruire, al contrario dei medici, della possibilità di svolgere la libera professione intramoenia e pertanto non beneficiano nemmeno dell’indennità di esclusività.

Le tariffe previste per retribuire le prestazioni orarie aggiuntive sono ormai anacronistiche e devono essere implementate, altrimenti i professionisti saranno sempre più indisponibili a svolgerle.

La parola d’ordine ora deve essere attrattività e la costituzione, finalmente, di un tavolo provinciale di confronto con le organizzazioni sindacali!
La carenza di infermieri, professionisti sanitari ed Oss è ormai insostenibile, dalla politica trentina ci aspettiamo celeri risposte, anche i cittadini le chiedono!

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Cesare Hoffer
Nursing up Trento

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