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CAAT – CONSORZIO AUTORIPARATORI ARTIGIANI TRENTINI * 25 ANNI ATTIVITÀ – PRESENTAZIONE LIBRO: FAILONI, « UN SETTORE CHE PER IL TERRITORIO RAPPRESENTA UN FIORE ALL’OCCHIELLO »

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17.34 - lunedì 11 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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È stato presentato stamattina in conferenza stampa nella Sala Belli della PAT il volume che raccoglie i 25 anni di storia dei Consorzi Revisioni Artigiani del Trentino: un’opera ideata e realizzata dal Consorzio Autoriparatori Artigiani Trentini che racconta come nel 1998 oltre 150 autoriparatori decisero di riunirsi in forma consortile per affrontare le sfide e le opportunità poste da un nuovo impianto legislativo ed offrire un servizio puntuale e capillare di revisione dei veicoli alle proprie comunità.

«Oggi festeggiamo le nostre nozze d’argento – ha dichiarato Efrem Folgarait, presidente del consorzio, in apertura dei lavori – e come in ogni famiglia che si rispetti è importante che ci sia un cassetto dove serbare ricordi, foto, testi e documenti che fanno parte della storia personale. Il libro che presentiamo oggi, curato da Giada Vicenzi, si configura esattamente come idea di riempire questo cassetto della grande famiglia del sistema dei Consorzi Artigiani delle Revisioni».
Alla conferenza stampa, presente l’Assessore all’artigianato, commercio e turismo Roberto Failoni, che ha evidenziato come sia necessario «fare alcune semplici riflessioni in merito al ruolo sempre più determinante dei Consorzi nei confronti delle comunità di riferimento».

«Chi ha iniziato questo percorso, 25 anni fa, aveva visto lontano – ha affermato Failoni – e ha permesso di superare dinamiche di concorrenza cogliendo la grande opportunità che solo una forma consortile era in grado di offrire. E tutto questo per garantire un servizio alla cittadinanza, sopperendo alla diversità anche orografica del territorio. Il libro, in tal senso, fornisce un’analisi capillare ed è ricco di storie ed aneddoti importanti, così come sarà importante divulgarne i contenuti il più possibile. Cinque anni fa, all’inizio del mio primo mandato da assessore, non mi rendevo ancora conto di quanto il mondo dell’artigianato fosse così eterogeneo e ricco di differenti professionalità e peculiarità, una caratteristica unica di un settore che per il nostro Trentino rappresenta un fiore all’occhiello, di cui anche il CAAT e questo libro sono dimostrazione».

«Non c’ero quando il consorzio è nato – sono state le parole di Bruno Bevilacqua, dirigente della Motorizzazione civile di Trento – ma sono responsabile dell’ufficio motorizzazione ormai da 17 anni e ciò su cui mi preme insistere è come i Consorzi Revisioni svolgano un prezioso servizio pubblico: non si tratta infatti di una semplice attività di artigianato ma di qualcosa di giuridicamente ed essenzialmente diverso. Negli anni è cresciuto l’impegno, la collaborazione ed il confronto. Centinaia di imprese consorziate sono di fatto qualcosa di unico in Italia e mi piacerebbe che, con il tempo, l’esempio virtuoso dei consorzi possa essere replicato anche per le revisioni dei mezzi pesanti»
«Nel 1998 – è intervenuta in conclusione la curatrice del libro, Giada Vicenzi – il Trentino ha vinto una grande e pionieristica sfida, fornendo una risposta locale e territoriale alla nuova esigenza di revisioni periodiche. Da allora si è riusciti a garantire un servizio puntuale e diffuso, che funziona tutt’oggi in maniera efficace».

 

UNA STORIA LUNGA 25 ANNI

Tra le numerose le scadenze che ogni automobilista deve ricordare, la revisione auto è senza dubbio una delle più importanti. Questo appuntamento periodico – necessario per controllare il perfetto funzionamento di ogni dispositivo della vettura – è ormai diventato prassi comune e consolidata. Del resto, lo dice la legge: chi acquista un’auto nuova da un concessionario è obbligato ad effettuare la revisione dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, mentre successivamente a questo periodo la revisione auto va effettuata a intervalli di due anni. Guai a dimenticarsene: il rischio è di incorrere in pesanti sanzioni.

E tuttavia, non è sempre stato così: le revisioni periodiche dei veicoli non sono sempre state obbligatorie con queste scadenze. Lo sono diventate in un determinato momento storico, in risposta a una serie di circostanze che alla fine del secolo scorso resero necessario introdurre in Italia una normativa più stringente per garantire la sicurezza dei veicoli in circolazione. È in quelle circostanze che vide la luce in Trentino un’inedita e peculiare unione di imprese, nata per rispondere in maniera efficiente, organizzata e capillare alle nuove leggi e alle nuove sfide che la modernità poneva al settore automobilistico: i consorzi revisioni.

 

LE NORME LEGISLATIVE

A fare da spartiacque tra il prima e il dopo furono il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante il nuovo Codice della Strada, e la legge 5 febbraio 1992, n. 122.
Il primo stabiliva che ogni veicolo a motore sotto le 3,5 tonnellate dovesse essere mantenuto nella massima efficienza possibile (art. 79) e ridefiniva l’obbligo per tutti i proprietari di veicoli di sottoporli a controllo tecnico periodico (art. 80).

 

PRIMA DEI CONSORZI

L’articolo 80 del nuovo Codice della Strada, cambiò radicalmente tutta quanta l’operazione della revisione periodica, rendendola di fatto una misura di tutela sociale, aumentandone la frequenza, rafforzandone la cogenza. In forza di questa legge, improvvisamente, milioni di veicoli in tutto il Paese dovevano sottoporsi a revisione e dovevano farlo a cadenza periodica ben più ravvicinata che in passato.

Fino ad allora, le revisioni si effettuavano trascorsi 10 anni dalla prima immatricolazione e successivamente a cadenza quinquennale.
Ad occuparsene erano le strutture operative della Motorizzazione Civile: quando il veicolo doveva essere revisionato, il proprietario prenotava telefonando agli uffici della Motorizzazione, oppure tramite le agenzie territoriali dell’Aci e le agenzie di pratiche automobilistiche, e alla data fissata si recava all’appuntamento.

 

L’ESIGENZA DEI CONSORZI

È in questo contesto che inizia la storia dei Consorzi revisioni del Trentino e del Consorzio autoriparatori artigiani trentini. Nei ragionamenti e nelle discussioni che avvenivano in seno all’Associazione Artigiani su come affrontare lo scenario che si apriva a seguito dell’entrata in vigore del Codice della Strada, cominciava ad emergere l’ipotesi del consorzio. La legge, infatti, autorizzava allo svolgimento delle revisioni periodiche le imprese private anche in forma consortile.

Quella del consorzio era la forma imprenditoriale che permetteva di coniugare la forza delle grandi dimensioni alla vitalità della piccola imprenditoria artigianale. Un principio – quello della flessibilità – sancito anche dallo slogan scelto per promuovere i consorzi revisioni degli autoriparatori artigiani: “Piccoli, quando basta esser piccoli. Grandi, quando serve esser grandi”. Ovvero, si poteva stare insieme pur mantenendo la propria identità.

 

LA NASCITA DEI CONSORZI

Furono quasi duecento le imprese di autoriparatori (officine, carrozzerie, gommisti ed elettrauto) della provincia di Trento che accolsero la proposta dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese: circa un terzo delle realtà locali operanti nel settore dell’autoriparazione. Nella primavera del 1998 nacquero così ufficialmente i Consorzi degli autoriparatori artigiani trentini, con l’obiettivo principale di svolgere per conto delle imprese consorziate il servizio di revisione.

 

PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE

I consorzi revisioni, sebbene privati, svolgono tutt’oggi una funzione pubblica, che va nella direzione di garantire un principio sancito da una legge dello Stato e regolamentato a livello europeo: la sicurezza stradale dei veicoli a motore. Ne consegue che il momento della revisione dei veicoli sia un’operazione accuratamente regolamentata in tutte le sue procedure, sia tecniche che amministrative. Le stesse attrezzature devono rispondere a criteri ben precisi e sottostare esse stesse a controlli obbligatori periodici.

Ecco perché la metodologia di lavoro applicata dai consorzi revisioni del Trentino si basa sui principi molto stringenti e imprescindibili: terzietà, trasparenza, libera scelta, organizzazione e attività senza fini di lucro.

 

IL SISTEMA DEI CONSORZI REVISIONI ARTIGIANI DEL TRENTINO

Sono 10 i consorzi revisioni (Vallagarina, Alto Garda e Ledro, Alta Valsugana, Bassa Valsugana, Alta Val di Non, Bassa Val di Non, Fiemme e Fassa, Primiero-Vanoi, Val di Sole, Giudicarie) che insieme effettuano 54.000 revisioni all’anno, che 25 anni fa si sono a loro volta uniti nel CONSORZIO AUTORIPARATORI ARTIGIANI TRENTINI, realtà che terminata la fase di avvio del Consorzi territoriali si occupa ora, da oltre 15 anni, dell’approvvigionamento dei ricambi auto per tutte le 163 officine consorziate e molte altre in tutto il Trentino, con la sede a Trento in Via Fermi e negozi/magazzini a Rovereto in Via Abetone e ad Arco in Via S. Caterina, con 27 veicoli per le consegne giornaliere, 41 dipendenti e un fatturato annuo di oltre 10 milioni di euro.

 

DISCORSO DEL PRESIDENTE

25 anni di Consorzi Autoriparatori Artigiani Trentini: una realtà in crescita, protesa al futuro

Buongiorno e benvenuti a tutte e a tutti! È un onore per me presentare quest’oggi il lavoro realizzato in collaborazione con Giada Vicenzi sui 25 anni di storia del sistema dei Consorzi Trentini che ruotano attorno al mondo delle revisioni e delle attività di autoriparazione di meccanica e carrozzeria.

Siamo abituati a parlare di “consorzio”, ma 25 anni fa questa parola era quasi sconosciuta: allora eravamo solo agli albori, ma negli anni abbiamo raggiunto traguardi importanti, sia per quanto riguarda i numeri che sul fronte della nostra attività, globalmente intesa.

Alla fine degli anni Novanta le nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale e di revisione dei veicoli, nuove disposizioni che aprivano tali attività ai privati, spinsero la maggioranza degli autoriparatori trentini a consorziarsi tra loro per offrire il servizio dei controlli periodici in maniera organizzata, uniforme e professionale. Fu un’operazione imponente in termini di risorse umane e aziendali. Fu un grande gioco di squadra e di collaborazione tra le piccole imprese di autoriparatori e l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino. Ma fu, soprattutto, un esperimento innovativo che cambiò radicalmente il modo di fare impresa.

Decine e decine di autoriparatori artigiani, i cui rapporti fino ad allora si limitavano nel migliore dei casi a una sana concorrenza, scelsero di unirsi in vista di un obiettivo comune. Lo strumento di questa unione fu, appunto, quello consortile: fu così che nel 1998 nacquero in ogni comprensorio i Consorzi revisioni trentini e successivamente il C.A.A.T. (Consorzio autoriparatori artigiani trentini). L’obiettivo primario, come detto, era quello di svolgere sui propri territori di appartenenza le revisioni periodiche, mantenendo competitività e offrendo alla comunità locali un servizio importante, necessario e capillare senza recarsi, per forza, alla Motorizzazione di Trento. Ma da questa unione derivarono per le imprese consorziate anche altri aspetti positivi: la possibilità di realizzare economie di scala, la crescita della cultura imprenditoriale di ciascuno, il potenziamento dell’intera categoria.

Esserci riuniti in consorzio ci ha permesso di ampliare la nostra conoscenza, la professionalità e la consapevolezza di essere davvero un’unica famiglia di colleghi.
C’è infatti una costante nello spirito che ci anima: l’essere sempre preparati a trovare la soluzione giusta per un continuo miglioramento dei servizi.

“Piccoli quando basta esser piccoli, grandi quando serve esser grandi” era lo slogan con cui 25 anni fa si lanciavano i Consorzi revisioni e il Consorzio provinciale: un principio che anche oggi trova applicazione e ispira le strategie da attuare per il futuro. I prossimi anni, infatti, si presentano ricchi di sfide, se è vero che dal 2035 l’Unione europea intende dare lo stop definitivo ai motori termici. Non sappiamo se questo accadrà realmente, quel che è certo è come il far parte di una realtà strutturata quale il C.A.A.T. possa davvero fare la differenza per la piccola officina consorziata, tenendola aggiornata, competitiva e in grado di restare sul mercato.

Attualmente, il settore dell’autoriparazione richiede sempre più attenzione alla tecnologia, una forte professionalità e una altrettanto spiccata specializzazione: restare aggiornati sulle novità, anche attraverso corsi di formazione, avrà un peso sempre maggiore e farà la differenza. Così come la capacità di costruire, come gruppo consortile, partnership importanti, ma prima fra tutte quella con il cliente.

Questo volume nasce dunque con l’intento di celebrare e raccontare questi 25 anni di storia, ma in una prospettiva futuribile: offre uno spaccato vivace del mondo artigiano locale, descrivendo il contesto storico e l’evoluzione sia normativa che culturale che portarono, negli anni Novanta del secolo scorso, alla pratica delle revisioni periodiche come le conosciamo noi oggi. Si basa soprattutto su fonti inedite e tocca temi che sinora non sono mai stati affrontati in forma compiuta in una pubblicazione. Tutto questo, mantenendo un taglio divulgativo e non tecnico, per poter così parlare all’intera comunità.

Oggi, a distanza di 25 anni, le attività dei Consorzi revisioni trentini si sono consolidate e sono cresciute in maniera notevole, ma lo spirito che le anima e le finalità sono le stesse di un tempo: assicurare alla collettività un servizio utile e indispensabile e contribuire attraverso i controlli periodici, svolti comodamente in tutti i territori, a garantire strade più sicure a tutela delle persone.

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Efrem Folgarait

Presidente del Consorzio Autoriparatori Artigiani Trentini

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