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UNIAMOCI TRENTINO APS * COMMISSIONE ASSANGE: « TRENTO FA MELINA COME ROMA, IANESELLI COME GUALTIERI »

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07.28 - giovedì 8 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Ianeselli come Gualtieri, melina sulla cittadinanza ad Assange. La Commissione comunale concorda una mozione al ribasso contro l’estradizione, in aula “con urgenza”. Il 7/2 la Commissione Politiche Sociali del Comune di Trento si è riunita per trattare la proposta di mozione “cittadinanza onoraria a Julian Assange” presentata in Consiglio comunale a settembre dal consigliere Andrea Maschio, che aveva in sostanza fatto propria la petizione attorno a cui Uniamoci aveva raccolto in pochi giorni 900 firme, depositata e protocollata il 19 luglio.

Considerato che il sindaco Ianeselli già aveva espresso a settembre la sua contrarietà alla cittadinanza onoraria, la Commissione ha puntato direttamente ad un obiettivo “al ribasso”, cercando – ci pare – di salvare la faccia con un documento cerchiobottista in cui esprime sì la propria vicinanza ad Assange e la propria dichiarata attenzione per i diritti umani… senza però concedergli nulla.

Ne è uscita una mozione – approvata all’unanimità – con cui, in sostanza, si chiede al Consiglio comunale di esprimere contrarietà all’estradizione di Assange negli USA e organizzare per il 3 maggio (giornata ONU per la libertà di stampa) una non meglio precisata “iniziativa a tutela della libertà di stampa, del pluralismo, dell’indipendenza dei media e della difesa dei diritti umani”, ma non si permetterà al Consiglio (che ne ha la titolarità) di esprimersi apertamente sulla questione cittadinanza.

Per quanto ci riguarda, pur ringraziando i consiglieri che si sono espressi favorevolmente e apprezzando quantomeno la corsia preferenziale accordata alla mozione – che sarà in aula già martedì o mercoledì prossimo, in tempo per l’udienza della Corte di Londra sul ricorso all’estradizione – non possiamo che dirci delusi di fronte ad un compromesso al ribasso e alla mancanza di coraggio dimostrata da Trento al confronto di altre città che invece hanno concesso la cittadinanza ad Assange, come Napoli, Reggio Emilia, Bari un’altra dozzina di municipi italiani.

Non ci stupisce affatto invece l’ipocrisia dimostrata da Ianeselli, che – come il collega di PD Gualtieri a Roma – ha fatto melina su un tema scomodo agli alleati USA, per l’ennesima volta interpretando magistralmente l’espressione “predicare bene e razzolare male”, come fa quando nella Giornata della Memoria ricorda il terribile genocidio subito dal popolo ebraico ma dimentica completamente i trentamila morti nella Striscia di Gaza (chissà cosa farebbe oggi monsignor Nicolini, eh, sindaco?); o quando nella Giornata dei Diritti dell’Infanzia rammenta l’assoluta importanza del diritto a socialità ed istruzione per i bambini, mentre di fatto impedisce ai piccoli trentini che non hanno fatto tutti e 11 i vaccini resi obbligatori nel 2017 dalla ministra Lorenzin sostenuta dal PD (più relativi richiami) di frequentare i nidi comunali; o ancora quando – esprimendo tutta la sua preoccupazione falso-green per la C02 – gli sfugge che il piombo tetraetile che si sta smuovendo a Trento Nord con la Tav è molto più tossico ed evapora a 20 gradi avvelenando la città.

E sorvoliamo per non infierire sulla multa da 50mila euro (non 25 come dichiarato… Chi paga? Pantalone?) ricevuta dal Garante per telecamere e microfoni, dopo che aveva spergiurato che i dati dei trentini erano in una botte di ferro e servivano “per la sicurezza”, peccato non andassero alle forze dell’ordine ma a società big tech internazionali più interessate al controllo delle masse e il business che alla sicurezza dei trentini…

Ma il Consiglio Comunale (dove siedono diversi partiti che hanno chiesto alle segreterie politiche di Roma – senza ottenerlo – il permesso di schierarsi con Assange… FdI compresa, tanto per non prendercela solo con un PD che fa di tutto per mettersi nella posizione di punchball) e il sig. sindaco nonostante tutto hanno ancora un’occasione per dimostrare che ad Assange, al pluralismo e ai diritti umani tengono davvero: organizzino per il 3 maggio una proiezione del censurato film “Ithaka” sulla battaglia per la liberazione di Assange, con dibattito a seguire in cui per una volta confrontarsi anche con la nostra associazione, una delle più grosse della città, coi suoi oltre 600 soci e 3.200 utenti telegram.

Dal momento che dichiarano di non volere un “volontariato addomesticato”, ascoltino cosa abbiamo da dire, perché a furia di predicare bene e razzolare male ci pare che non stiano apparecchiando un bel futuro per i nostri figli, anzi, che il Comune sia proprio “dalla parte sbagliata della Storia”, quella in cui un idealista padre di 2 figli (Assange) e la Verità valgono meno di una convenienza politica.

“Se le guerre possono essere avviate dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità.” Julian Assange

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Uniamoci Trentino APS

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