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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 7 FEBBRAIO: « I SINDACI UNITI A FAVORE DEL DDL SULL’ORSO »

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17.45 - mercoledì 7 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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I Sindaci uniti a favore del DDL sull’orso
Il Cal si è riunito oggi in vista dell’audizione di lunedì 12 febbraio presso la competente Commissione permanente del Consiglio provinciale. Oggetto di discussione il Disegno di legge 25 gennaio 2024, n. 11 ‘Modificazioni dell’articolo 1 della legge provinciale 11 luglio 2018, n. 9 (Attuazione dell’articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche: tutela del sistema alpicolturale (d’iniziativa della Giunta provinciale su proposta dell’Assessore Roberto Failoni).

Il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, ha introdotto la discussione sul DDL, che detta nuove disposizioni sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino. Giacomo Redolfi, Sindaco di Mezzana e Assessore del Cal, ha specificato che il Disegno di legge, in corso di esame presso il Consiglio, stabilisce un contingente di abbattimenti. Nello specifico il numero massimo dei capi di cui è consentito l’abbattimento, tale da non pregiudicare la salvaguardia della specie, è definito annualmente sulla base di valutazioni tecnico- scientifiche. In sede di prima applicazione, per il 2024 e il 2025, in base all’analisi demografica condotta dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) nel 2023, a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali, tale numero per la specie Ursus arctos è determinato nel massimo di otto esemplari all’anno, di cui non più di due femmine adulte e non più di due maschi adulti. Ha evidenziato come, in un contesto normativo così complesso e stretto, la Provincia abbia lavorato in maniera certosina per rafforzare lo stato giuridico degli interventi che si rendono necessari per riportare la situazione sotto controllo, nel dialogo con le Autorità statali.

Redolfi ha espresso, quindi, l’orientamento positivo emerso in Giunta, in merito al disegno di legge, per poi fare riferimento all’abbattimento di ieri dell’orso M90. “L’abbattimento di M90, un orso definito pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace) – ha affermato Redolfi – lascia intendere che c’è finalmente la volontà di azioni chiare e trasparenti per permettere una convivenza che non sia ideologica, ma reale. Non è più il momento – ha precisato – delle contrapposizioni che hanno portato solo all’esasperazione dei territori con un’insofferenza palpabile e crescente nei confronti dei plantigradi. Noi – ha detto – dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini, e dobbiamo confidare in chi quella sicurezza ce la deve dare”.

Ha quindi auspicato che, con il Disegno di legge in corso d’esame, si delinei finalmente un percorso chiaro e trasparente per affrontare e risolvere un problema che sta penalizzando la vivibilità di buona parte del Trentino. “Le criticità che stanno vivendo le nostre comunità locali – ha aggiunto ancora – sono sotto gli occhi di tutti ed è giunto il momento che in Italia e in Europa si prenda atto della gravità della situazione. Il problema – ha chiosato – si risolve ascoltando chi vive quotidianamente il territorio montano.”

Il Direttore generale della Provincia, Raffaele De Col, ha quindi precisato che la norma, sviluppata nell’ambito di un confronto con i Ministeri e con ISPRA, individua un contingente di abbattimenti sostenibili per la conservazione della specie, negli anni 2024 e 2025, sulla base degli approfondimenti scientifici compiuti assieme ad ISPRA. Contingente che potrà essere ridefinito a partire del 2026. Poiché lo strumento della captivazione non è sempre perseguibile né garantisce la necessaria celerità di intervento, la norma consente di ricorrere all’abbattimento degli esemplari problematici, nel rispetto di una procedura avallata da Ispra che codifica il grado di pericolosità del singolo esemplare.

In sintesi, la norma consente di intervenire più agevolmente sugli orsi problematici, fermo resto che dovrà essere trovato un equilibrio di convivenza fra l’uomo e l’orso, che è ormai stabilmente sul territorio.
Il Sindaco di Cles, Ruggero Mucchi, è intervenuto precisando che la norma non risolve integralmente il problema, ma è un messaggio importante che fa capire come ci si stia muovendo per gestire una situazione complessa e di certo non facile. Ha evidenziato come si è instaurato un rapporto più armonioso con le altre realtà coinvolte nella gestione dei grandi carnivori. Ha auspicato un ragionamento preciso nel dettare un piano di gestione dei grandi carnivori che deve essere condiviso da chi vive questa problematica. Il tutto nell’ottica di salvaguardare la popolazione, ma anche gli ospiti del Trentino.

Piena condivisione alla legge è arrivata anche dal Sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ha sottolineato come in questa occasione debba emergere l’unità di tutti i Sindaci del Trentino a fianco dei Comuni che vivono, in modo particolare, una problematica che si trascina da tempo. Sulla stessa linea, il Sindaco di Andalo, Alberto Perli, che ha rimarcato come in questi anni l’intero territorio abbia maturato una grande esperienza nella gestione dei plantigradi e di situazioni complesse, che ha portato alla norma oggi in discussione.

 

Il DDL

Si procede all’abrogazione del comma l comma 1 bis dell’articolo 1 della legge provinciale n. 9 del 2018, mentre il comma 1 ter dell’articolo 1 della legge provinciale n. 9 del 2018 è sostituito dal seguente: “1 ter. Quando il Presidente autorizza ai sensi del comma 1, nel rispetto di tutte le condizioni esposte dall’articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio

relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, il prelievo di esemplari previsti dal comma 1, quale misura di sottrazione permanente all’ambiente naturale, può disporre l’abbattimento dell’esemplare.

Designazioni per il forum per la pace e per la Commissione provinciale della pesca

In occasione del rinnovo dell’assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani della XVII legislatura provinciale, il Cal ha provveduto a designare quali componenti Giulia Robol, vicesindaca reggente del Comune di Rovereto ed Enrico Galvan, Sindaco di Borgo Valsugana e Presidente della Comunità Valsugana e Tesino. Inoltre, nella Commissione provinciale della pesca è stato designato quale rappresentante delle Autonomie locali il Sindaco di Cles, Ruggero Mucchi.

 

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