(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Bypass e atti non condivisi. Sinistra Italiana del Trentino si unisce a quanti chiedono di potere accedere al Progetto di Fattibilità Tecnica Plus (PFTE Plus) del bypass ferroviario di Trento, che dovrebbe essere, auspicabilmente, il documento che RFI ha presentato al bando di gara d’appalto.
Il PFT Plus dovrebbe aver accolto, per obbligo di legge, molte delle prescrizioni che i vari enti, in particolare il Comune di Trento, hanno presentato per migliorare la prima formulazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica.
Posto a base di gara il 28 settembre 2022, avrebbe dovuto essere la base per la formulazione del progetto esecutivo da parte della ditta che si è assunta i lavori.
Fin qui tutto bene, ma il condizionale è d’obbligo perché i lavori sono iniziati prima che i terreni oggetto di movimentazione fossero caratterizzati e l’ente preposto al controllo del progetto e alla comunicazione con cittadine/i, reti, partiti, associazioni, ossia l’Osservatorio dichiara di essere in possesso di tale documento ma di non poterlo mostrare ad alcuno, perché di proprietà di RFI.
Nessun altro degli enti, Comune e Provincia, cui è stata fatta domanda di accesso agli atti da parte del Comitato Mobilità Sostenibile Trentino, ha ancora messo a disposizione il documento.
Ancora una volta dobbiamo cozzare contro una burocrazia che invece di facilitare la comunicazione e togliere così i dubbi a chi si occupa con attenzione e studio all’analisi dell’opera, nega l’accesso ai documenti alimentando lo scontento e l’inquietudine.
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Renata Attolini, segretaria provinciale di Sinistra Italiana