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PATT – SEZIONE TRENTO * MONTE BONDONE – BACINO ARTIFICIALE: DETASSIS, « È NECESSARIO, PER IL RILANCIO DELL’ALPE DELLA CITTÀ »

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19.10 - sabato 29 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Detassis, PATT Trento: “Il bacino artificiale in Bondone necessario per il rilancio dell’Alpe di Trento”. In qualità di Segretaria della Sezione Patt di Trento mi sento in dovere di intervenire nel dibattito sulla realizzazione del bacino artificiale alle Viote confermando la posizione della nostra Consigliera circoscrizionale Betty Nicolussi.

Ricordo che il bacino artificiale è già stato approvato nel 2020 in Consiglio Comunale con un OdG collegato alla votazione della Variante al PRG grazie anche al voto positivo di tutti e 4 Consiglieri Comunali del Patt allora in carica e con l’intervento favorevole da parte del Capogruppo Alberto Pattini. La pratica era chiara: non andava fatto nel biotopo della conca delle Viote ma in località Val Magna, nella zona dell’ex poligono militare sul versante di Garniga.

Ciò premesso, a sostegno del bacino vi è anche l’importante funzione di protezione in caso di incendi e di eventi atmosferici estremi che questo tipo di opere rivestiranno sempre più in futuro: sarebbe di aiuto sia in caso di bombe d’acqua o lunghe e forti piogge, in quanto potrebbe trattenere l’acqua e rilasciarla lentamente, sia nei momenti di siccità perché permetterebbe di rifornire d’acqua i contadini di Garniga, Cimone etc. Non va dimenticato, inoltre, che la neve prodotta grazie all’acqua dell’invaso contribuirebbe, al momento del suo scioglimento, ad alimentare le falde acquifere della zona perché non scorrerebbe velocemente come l’acqua piovana ma penetrerebbe lentamente nel terreno.

Ritengo, inoltre, che la realizzazione del bacino possa essere di traino per il turismo in zona sia per il periodo invernale come riserva d’acqua per la produzione di neve artificiale necessaria all’innevamento delle piste da sci (discesa e fondo), sia per il periodo estivo durante il quale molti Trentini e non solo, potranno salire ai prati delle Viote per trovare refrigerio, tranquillità e natura.
Come PATT riteniamo sterile accusare i promotori della realizzazione del bacino di fare i propri interessi. Essi danno voce agli interessi dell’intera comunità trentina e non solo a quella dei “Bondoneri” che, comunque, hanno diritto a lavorare in loco.

Le attività economiche del Bondone offrono numerosi posti di lavoro negli alberghi, sugli impianti di risalita, nei ristoranti, bar, rifugi e malghe, al Giardino Botanico, ai maestri di sci, alle guide alpine, nella fienagione, nelle colture sul versante di Garniga, etc.
Inoltre la creazione del bacino avrebbe ricadute positive anche sulla comunità della città che sale all’Alpe di Trento alla ricerca di fresco l’estate, di sport invernali l’inverno e di natura, serenità e svago durante tutto l’anno. Perché non prendere ad esempio l’Alto Adige, a noi così vicino, che i bacini li ha e li ha realizzati in modo che diventino attrattivi per i turisti, i villeggianti e i residenti, anche durante l’estate? Questo tipo di invasi sono già stati realizzati anche sulle montagne trentine, inserendosi perfettamente con il territorio e l’ambiente circostante, senza opere impattanti (il movimento terra iniziale non si vede una volta cresciuta l’erba) e, tra l’altro, si può realizzare con il sistema del bio lago.

Solo a titolo d’esempio, alla Schwemmalm, sopra Santa Valburga in Val d’Ultimo, il bacino in estate si trasforma in laghetto con tanto di spiaggia, parco giochi e zattera a corda che permette ai bambini di attraversarlo in sicurezza. Ma anche quello dei Montagnoli a Madonna di Campiglio è una vera e propria attrazione.

Perché la montagna di Trento non può pensare ad una serie di interventi come questo in grado di rilanciarla anche in chiave green? Sostenibile non significa necessariamente senza l’apporto e il lavoro dell’uomo. Certo va creato con la massima attenzione all’ambiente naturale che lo accoglierà, va gestito con grande attenzione ma siamo convinti che non è con l’immobilismo che potremo rendere il nostro mondo migliore e nemmeno tornando al passato. Infatti l’attuale criticità climatica è conseguenza del modo in cui siamo vissuti negli anni successivi alla rivoluzione industriale. Il mondo è in continuo movimento e noi non possiamo fermarci e rimanere indietro.

È compito della politica vedere, organizzare e realizzare i cambiamenti con occhio attento e visione a lungo termine sui benefici e le eventuali criticità che questi possono portare.

In conclusione, come sezione PATT di Trento, diciamo si al bacino artificiale, realizzato però con attenzione all’ambiente, cercando l’accordo con l’Asuc di riferimento, cercando un utilizzo più ampio possibile, creando una “palestra”di educazione civica al rispetto del mondo che ci circonda.

Proviamo ad immaginarlo come un laghetto circondato da famiglie con i bimbi che giocano all’aria aperta, in contatto con la natura, con tavole illustrative che insegnano il rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna del luogo e non come una sterile vasca in cemento forse riusciremo a vederne anche le potenzialità positive anziché esclusivamente farci condizionare dalla paura del cambiamento.

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Giordana Detassis
Segretaria della Sezione Patt di Trento

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