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RIVA DEL GARDA FIERECONGRESSI (TN) * REBUILD: DANIELE GUGLIELMINO, « PARLARE DI DECARBONIZZAZIONE NON BASTA, GUARDIAMO AI VALORI CHE GENERANO VALORE »

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11.43 - venerdì 22 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sicurezza, salubrità, efficienza, impatto ambientale, consumo energetico: tutti fattori, che rappresentano la cornice condivisa di un settore in forte evoluzione. Oggi, più che in passato. L’asticella si sta alzando: la sola classe energetica degli edifici non è più l’unico indicatore a cui si tende per generare qualità nel patrimonio immobiliare esistente. Al tempo stesso, ragionare sulla vivibilità limitandosi a considerare la scala del singolo fabbricato, senza tenere conto del contesto più ampio della scala urbana, significa approcciare a un problema complesso con uno sguardo limitato, parziale e (oltretutto) inefficace.

La riflessione di Daniele Guglielmino, founder della torinese GET Consulting e ambassador di REbuild (oltre che membro del Comitato Scientifico), ha anticipato – in occasione della tappa torinese di REbuild Tour – il macro-tema che sarà al centro dell’edizione 2024 dell’evento, che si terrà il 14 e 15 maggio 2024 a Riva del Garda. Il titolo – «Values drive Value» – tende proprio a portare la riflessione su quali siano i valori in campo per generare nuovo e solido valore nelle nostre città.

Ospiti di Daniele Russolillo, Deputy CEO di Planet Smart City, nella sede piemontese della società che ha la testa a Torino, ma che lavora a livello internazionale e con specifico focus sui Paesi emergenti, Daniele Guglielmino e Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico e Silvia Francesca Leoncini, research fellow dell’Italian Proptech Network, hanno messo a fuoco come parlare oggi di sostenibilità nel mondo immobiliare significhi staccarsi da un mero ragionamento di impatto ambientale, per valutare aspetti di governance e sociali. «Immaginare per l’industria delle costruzioni un futuro diverso, sostenibile e circolare – ha detto Micelli – significa pensare a un nuovo modello di costruzione o retrofit, che accanto al profitto, guardi al bene della collettività in termini di sostenibilità sul Pianeta, sull’uomo e sull’economia».

“Doing well by doing good”, fare bene generando del bene, è lo slogan di una nuova visione del mondo delle costruzioni. «In passato – ha spiegato Guglielmino – non ci si è posti a sufficienza la domanda su quali fossero i valori dietro alle politiche ambientali. Da tempo si parla di regolamenti, questioni normative e Accordo sul Clima. Ma, oltre ai principi di decarbonizzazione, queste nuove regole devono tenere conto dell’impatto sugli aspetti sociali. Il rischio climatico, con l’incremento del global warming, ha conseguenze non solo sul costruito. Con l’aumento delle temperature sarà sempre più difficile, ad esempio, usufruire degli spazi all’aperto o aumenterà il rischio di calamità e tutto questo si tradurrà in un problema per le comunità e le persone. Per questo, ragionare solo sulla riduzione dei consumi degli immobili è riduttivo. Bisogna allargare il ragionamento e la visione alla vivibilità a 360° dei nostri centri urbani».

Sulla stessa lunghezza d’onda, Daniele Russolillo – che con Planet Smart Building opera nel mondo realizzando interi quartieri – ha spiegato come l’innovazione veda procedere insieme concetti come sostenibilità del costruito e digitalizzazione. «A differenza degli sviluppatori tradizionali – ha detto –, dopo aver costruito, noi restiamo nel distretto che abbiamo realizzato con i nostri esperti di comunità per supportare lo sviluppo sociale delle nuove aree. Non vediamo case, ma una qualità della vita migliore. E lo facciamo con un team multidisciplinare che, nel nostro Competence Center, aggrega ingegneri e architetti con esperti di sviluppo digitale, antropologi e psicologi. Qui stiamo declinando il Real Estate di domani. Da Torino, che un tempo era capitale dell’automotive, vogliamo diventare un motore di sviluppo globale ed esportare un nuovo pensiero denso».

L’adesione convinta agli obiettivi di circolarità, sostenibilità e attenzione all’impatto sociale possono far immaginare un futuro diverso per l’intera industria delle costruzioni. Ne è convinto il presidente del Comitato scientifico di REbuild, il professor Ezio Micelli che nel concludere la serata del roadshow torinese ha sottolineato l’arduo compito che attende l’Italia. «Siamo davanti alla straordinaria occasione per ripensare certi nostri quartieri cittadini – ha tirato le somme -. Sono disponibili percorsi di riqualificazione con tecnologie retrofit molto potenti per una rigenerazione che non deve essere solo architettonica. Gli stessi principi e la stessa riflessione li possiamo estendere allo spazio aperto, a quello pubblico per un riuso attento ai nuovi bisogni sociali».

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