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MART – ROVERETO (TN) * PRIMAVERA AL MUSEO: « DALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE A PASQUA, DAL 5 MARZO AL 14 APRILE BIGLIETTO RIDOTTO » »

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07.45 - martedì 5 marzo 2024

Modifica delle tariffe, giornate speciali ed eventi. Primavera al Mart. Dalla Giornata internazionale delle donne a Pasqua.

Dal 5 marzo al 14 aprile: biglietto ridotto per tutte e tutti.
8 marzo: eventi tematici e ingresso gratuito per le donne.

E per Pasqua? Musei aperti con orario regolare nei giorni festivi e due nuove mostre alla Galleria Civica di Trento e al Mart.

Biglietti

Con la chiusura delle mostre dedicate alla lezione di Dürer e alla collezione di Sperone comincia l’allestimento delle due grandi gallerie che ospiteranno le prossime mostre del Mart. Per questo, dal 5 marzo al 13 aprile compreso, il biglietto al museo sarà proposto a prezzo ridotto. 10 euro al posto dei consueti 15, valido per visitare, entro due mesi, anche la Casa d’Arte Futurista Depero e la Galleria Civica di Trento.
(Sempre valide le gratuità per bambini e ragazzi under 15 e per le categorie che ne hanno diritto).

Giornata internazionale delle donne

Per la Giornata internazionale a loro dedicata, l’8 marzo le donne entrano gratis in tutte tre le sedi.
Ingresso libero per tutti ai due eventi legati alla Giornata, a Rovereto giovedì 7 marzo e a Trento venerdì 8 marzo.

7 marzo | Auditorium Melotti, Mart Rovereto
Altri Quadri. Yuri Ancarani, San Vittore e Il popolo delle donne

Ore 18.00. Aperitivo con un bicchiere di Altemasi e dialogo con l’artista. Segue proiezione di San Vittore.
Ore 21.00. Proiezione Il popolo delle donne.

L’ultimo appuntamento di Altri Quadri, la rassegna mensile sui video d’artista, è dedicato alla Giornata internazionale delle donne.
Protagonista dell’incontro è l’artista Yuri Ancarani (1972, Ravenna) i cui lavori sono stati presentati in numerose mostre e musei nazionali e internazionali e selezionati all’interno di importanti manifestazioni, tra cui il Festival di Locarno e la Mostra del Cinema di Venezia. Vincitore di prestigiosi riconoscimenti, nel 2022 è stato finalista ai David di Donatello con Atlantide, candidato per il miglior documentario. Dopo l’aperitivo e il dialogo tra l’artista e Martina Melilli, curatrice della rassegna culturale, seguiranno le proiezioni del cortometraggio San Vittore (12 minuti) tratto dalla serie Le radici della violenza e del lungometraggio Il Popolo delle donne. Quest’ultimo evidenzia per la prima volta il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza maschile. Quanto più le donne si emancipano, tanto più si acuisce la violenza insofferente di una parte del mondo maschile. Un fenomeno opposto a quanto inizialmente supposto, anche in ambito scientifico. Protagonista del film è Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista, con un passato nel giornalismo, nella politica durante gli anni Sessanta e Settanta, e con quarantacinque anni di lavoro clinico alle spalle. Da quest’ultima esperienza, ancora in corso, Valcarenghi ha osservato come l’insicurezza femminile sopravviva, nonostante la progressiva conquista di autonomia economica e sociale. Per prima ha introdotto la psicoanalisi in carcere, nei penitenziari di Opera e di Bollate, lavorando per dodici anni nei reparti di isolamento maschile con detenuti in gran parte condannati per reati di violenza sessuale.

Yuri Ancarani ha dichiarato: «È un film fatto sì di immagine, ma soprattutto di voce. Ho passato molto tempo a Venezia per la lavorazione di Atlantide e ho avuto a che fare con ragazze e ragazzi minorenni. Lì è nata un’amicizia con Marina Valcarenghi, ottantenne milanese che da giovane organizzava con il fratello il Festival Popolare al Parco Lambro. Marina dirigeva la rivista «Re Nudo», ha lavorato sui diritti delle donne, portando nelle carceri di Opera e Bollate la psicanalisi, parlando con stupratori, assassini e studiando come pochi altri in Italia in tema di violenza di genere. Spesso durante i nostri incontri emergevano questi argomenti per niente facili anche solo da ascoltare, e dato che sono sempre stato interessato a muovermi in territori pericolosi, ho pensato di restituire questa sua conoscenza in un film che, a differenza di altri miei lavori, non riguarda tanto “un luogo” ma un argomento».

Altri Quadri. Artisti e immagini in movimento è un progetto di Mart, Centro S. Chiara Trento, Nuovo Cineforum Rovereto.
Ingresso gratuito. Info: eventi@mart.tn.it

8 marzo | Galleria Civica
Finissage mostra Margherita Manzelli. Oscuro è il cuore della bellezza
Ore 18.00.

Presentazione del catalogo della mostra con i curatori Margherita de Pilati e Gabriele Lorenzoni. Sarà presente l’artista.
Seguiranno visite guidate, musica e degustazione vini Rotari.
L’appuntamento rappresenta anche l’occasione di visitare il solo show di Margherita Manzelli, artista italiana dal rilevante curriculum internazionale celebre per i suoi enigmatici e misteriosi soggetti femminili. (Galleria Civica, fino al 10 marzo).
In mostra un nucleo di lavori prodotti appositamente per la Galleria Civica sono presentati insieme a una selezione di opere di medie e di grandi dimensioni e di disegni realizzati nell’ultimo decennio. L’intero allestimento è stato progettato dall’artista: grandi murali astratti e dipinti realizzati su misura costituiscono così un’opera d’arte estesa, un’installazione a 360 gradi, un grande dipinto tridimensionale, nel quale i confini degli spazi tracimano.
Ingresso gratuito. Prenotazione consigliata. Info: eventi@mart.tn.it

Pasqua al Mart. A Trento e Rovereto musei aperti con orario regolare.

Le mostre

 

Trento

 

Qualche giorno prima di Pasqua sarà inaugurata la nuova mostra della Galleria Civica di Trento. Inserita nel calendario di Trento Capitale Europea del Volontariato 2024, la mostra affronta il tema della felicità pubblica, intesa come l’urgenza del singolo a travalicare il proprio interesse privato con l’obiettivo del bene collettivo.

Il progetto è curato da Gabriele Lorenzoni, curatore Mart, e Giulia Colletti, curatrice Castello di Rivoli, e presenta opere di più di 30 artisti, artiste e collettivi contemporanei italiani e stranieri, tra cui Eva Koťátková, Sharon Hayes, Maurizio Nannucci, Hangama Amiri, Gianfranco Baruchello, Zapruder.

Tra riti sociali e linguaggi culturali, curatori e artisti invitano a sperimentare nuove forme di socialità e a concepire la felicità pubblica come condizione di benessere raggiungibile attraverso pratiche quotidiane di resistenza e di partecipazione attiva. Tra riti sociali e linguaggi culturali, curatori e artisti invitano a sperimentare nuove forme di socialità e a concepire la felicità pubblica come condizione di benessere raggiungibile attraverso pratiche quotidiane di resistenza e di partecipazione attiva.

A Trento, Galleria Civica, dal 28 marzo al 30 giugno.

A Palazzo delle Albere continua fino al 30 giugno Sciamani. Comunicare con l’invisibile, curata da Mart e Muse, METS – Museo etnografico trentino San Michele e Fondazione Sergio Poggianella.

La grande mostra esplora uno tra i temi più affascinanti della storia umana da punti di vista diversi e complementari: lo sciamanismo. Un viaggio tra antropologia, psicologia, archeologia e arte contemporanea, tra maschere inquietanti, installazioni immersive, artigianato e opere d’arte che propone un approccio multidisciplinare per riflettere sul rapporto con tutto ciò che è non-umano.
La mostra è completata da una terza sezione al METS.

 

Rovereto

 

Tappa turistica per eccellenza è la Casa d’Arte Futurista Depero, l’unico museo fondato da un futurista – lo stesso Depero nel 1957 – in base a un progetto dissacrante e profetico: innovazione, ironia, abbattimento di ogni gerarchia nelle arti. Depero, vero pioniere del design contemporaneo, curò personalmente ogni dettaglio: i mosaici, i mobili, i pannelli dipinti. L’edificio si trova a dieci minuti dal Mart, nell’elegante centro storico della Rovereto medioevale.

All’interno si possono ammirare alcuni dei 3000 oggetti lasciati dall’artista alla città: dipinti, disegni, tarsie in panno e in buxus, grafiche, giocattoli, mobili, disegni, locandine, collage, manifesti, prodotti d’arte applicata. Le opere sono rappresentative di tutto l’arco dell’intensa attività dell’artista, dalle sperimentazioni del primo Novecento alle commissioni pubbliche degli anni Cinquanta.
L’allestimento viene rinnovato periodicamente per offrire approfondimenti sempre nuovi. A ottobre, per esempio, è tornata in mostra una delle opere più iconiche e simboliche dell’artista roveretano: la serie dei Martellatori costituita da otto pezzi in legno verniciato risalenti al 1923, andati perduti e ricostruiti nel 2000.

All’ultimo piano, la sezione Depero e il Trentino chiude la mostra esplorando il legame tra l’artista e il suo territorio come il collage Visioni dell’Alto Adige risalente al 1937 e il dipinto a olio su tela Proiezioni crepuscolari, realizzato nel 1926.
In questo periodo il percorso di arricchisce di un focus temporaneo dedicato a Lino Sgaravatti, a trent’anni dalla scomparsa. Alcune piccole sculture giocattolo di legno dipinte a olio, esposte all’inizio degli anni Trenta in diverse mostre futuriste e ritenute a lungo disperse, dialogano con l’eredità di Depero, che negli anni Venti realizzò alcuni giocattoli sintetici di cui restano rari originali e fotografie di grande formato, in alcuni casi mai esposte.

Al Mart dal 29 marzo sarà aperta una nuova mostra: Felice Tosalli. Animali di un altro sogno dedicata al più importante esponente della scultura animalista in Italia, Felice Tosalli.
L’esposizione ripercorre nella loro completezza i diversi campi di attività dell’artista, dalla scultura, alla pubblicità, alla produzione ceramica, attraverso una settantina di opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Nella produzione animalista l’artista si mostra originale e unico, senza paragoni in Europa, al punto che oggi la critica lo considera il più singolare degli animalisti italiani per l’utilizzo del legno delicatamente acquerellato, per la sua conoscenza dell’anatomia comparata e per la sua empatia. Nelle sculture di figura, invece, Tosalli mostra una profonda cultura internazionale, in particolare mitteleuropea.

Al secondo piano del museo prosegue la grande mostra Global Painting. La Nuova pittura cinese, che presenta per la prima volta in Europa i lavori di 24 pittori nati tra il 1980 e il 1995 in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e da continui cambiamenti, sociali, economici, geografici e sanitari. Gli artisti in mostra, afferenti a un movimento chiamato Nuova pittura cinese, sono accomunati da una esuberante vitalità. Pur nelle differenze e nel coerente legame con la tradizione, rappresentano una stagione di rinnovamento. In ognuno di loro si coglie la graduale scomparsa del nazionalismo: la ricerca artistica non è più legata a un determinato paese o a una regione specifica, al contrario vive nella contemporaneità, osserva i cambiamenti socioeconomici e le tendenze sistemiche.
La mostra resterà aperta fino al 5 maggio.

Le altre gallerie dedicate alle mostre temporanee saranno chiuse per allestimento dal 4 marzo al 13 aprile, mentre saranno aperte le sale dedicate ai grandi capolavori della Collezione del Mart, recentemente riallestita.

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