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MAESTRI (PD TRENTINO) – INTERROGAZIONE * “PITTORE EDILE“: « PERCHÉ IL CORSO DI ACCREDITAMENTO NAZIONALE È STATO RIVOLTO SOLO A NOVE PERSONE? »

Scritto da
10.05 - martedì 18 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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ACCREDITAMENTO O DISCRIMINAZIONE? La Cons. PD Lucia Maestri interroga su di uno strano corso di accreditamento nazionale rivolto solo a nove persone. Recentemente è stato rilasciato a nove artigiani il diploma professionale di “pittore edile” a valenza nazionale e quindi più estesa di quanto reso possibile dal diploma di “Maestro artigiano pittore edile”, rilasciato dal sistema della formazione professionale del Trentino. Il corso, realizzato e gestito da un noto colorificio, che pare aver anche fornito il materiale didattico, ha avuto una durata di otto ore totali, che hanno permesso di conseguire un diploma di accreditamento professionale, appunto di valore nazionale, rilasciato da un ente certificatore.

La Consigliera Lucia Maestri del PD interroga quindi oggi la Giunta provinciale per capire le ragioni di una simile scelta e come mai tale certificazione professionale non venga attribuita anche al diploma rilasciato dalla formazione professionale provinciale. Insomma, “molti i chiamati e pochi gli eletti”, secondo una regola che discrimina, anziché aiutare il nostro artigianato.

 

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Interrogazione n. PERCHE’ SOLO NOVE PITTORI EDILI CON CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ NAZIONALE?

Verso la fine dello scorso mese di giugno, una nota stampa del Consiglio provinciale (Comunicato n. 1924 d.d. 28.06.20203) informava della recente consegna di un diploma professionale di “pittore edile”, rilasciato in conformità alla normativa UNI 11704/2018. Tale diploma certifica il superamento di un percorso di accreditamento professionale, a valenza nazionale, attraverso un esame, organizzato dall’ente formatore “Certiquality” e che pare essere quindi di efficacia più estesa, rispetto al diploma di “Maestro artigiano pittore edile” rilasciato dal Sistema di Formazione professionale provinciale.

Sembra peraltro, da informazioni assunte, che il corso in oggetto abbia avuto una durata di otto ore e che sia stato promosso ed organizzato da una nota azienda di colori delle Valli Giudicarie, la stessa che peraltro pare aver venduto il materiale ai partecipanti del corso stesso e che comunque non sembra avere quei requisiti di ente formatore che invece dovrebbero connotare le attività di formazione professionale sul nostro territorio.

Come noto, il Sistema della Formazione professionale provinciale, che ha una lunga e preziosa storia alle spalle, forma i giovani, ma anche i lavoratori, gli espulsi dai processi produttivi, i drop-out, i disabili e quant’altri possono appartenere alle categorie d’interesse del mercato del lavoro, con lo scopo di fornire strumenti idonei alla creazione di manodopera altamente qualificata per la galassia delle imprese trentine e non solo. I corsi promossi dalla Pro-vincia autonoma e dagli enti formatori, come E.N.A.I.P. e Università Popola-re Trentina, si sono sempre connotati per un rigore formativo e per l’interazione con le Associazioni, le Organizzazioni sindacali e le Categorie delle imprese locali, al fine di for-nire un prodotto culturale di elevata qualità tecnica e capace di aprire quindi nuovi orizzonti ai giovani ed ai lavoratori.

Spicca pertanto in originalità la scelta di affidare la realizzazione di un corso di attestazione professionale, a valenza nazionale, ad una ditta privata, che non risulta svolgere queste attività come primarie e che non pare possa van-tare esperienze simili in passato.
A fronte di tutto ciò ed allo scopo di fare una minima chiarezza in un settore, come quello della formazione dei lavoratori, così delicato come quello della certificazione professionale, appare importante svolgere alcuni approfondi-menti, senza peraltro voler mettere in discussione la professionalità dell’azienda organizzatrice e, tanto meno, dell’ente certificatore.

 

Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera interroga la Giunta provinciale per sapere:

– per quale ragione è stata affidata ad una ditta privata, che non pare avere grandi precedenti di esperienza nel settore della formazione professionale e della certificazione della stessa, la realizzazione del corso citato in premessa;

– posto che in materia di Formazione professionale la Provincia autonoma di Trento ha competenze primarie e vanta un Sistema formativo di alta qualità complessiva, quali motivi hanno impedito a tale Sistema di potersi accollare anche un breve corso di accreditamento nazionale come quello citato in premessa;

– quali costi ha avuto tale corso e da chi sono stati sostenuti, ovvero quale eventuale intervento finanziario è stato promosso dalla Provincia autonoma a sostegno della realizzazione del corso stesso;

– se non si ritiene piuttosto delicata la posizione della ditta organizzatrice che è anche la stessa che par i termini di un evidente conflitto di interesse fra organizzatore e rivenditore del materiale d’uso;

– quale effettivo valore ha la certificazione in oggetto e come mai la stessa non poteva essere rilasciata, anche dal medesimo ente certificatore, ai frequentanti il corso per il diploma di “Maestro artigiano pittore edile” del Trentino, mettendo così tutti gli operatori sullo stesso piano di concorrenzialità della propria offerta professionale.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. Lucia Maestri

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