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FONDAZIONE CARITRO * “MUSIC 4 THE NEXT GENERATION“: GEGÈ TELESFORO: « LA MISSIONE DEI MUSICISTI DI OGGI, ESSERE AMBASCIATORI DI ARTE E BELLEZZA »

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12.01 - lunedì 10 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dal palco del Music 4 the Next Generation un appello ai giovani musicisti. Gegè Telesforo: «Siate ambasciatori di arte e di bellezza»
Il concorso delle fondazioni mira ad allargare il proprio bacino. «La missione dei musicisti di oggi è quella di essere ambasciatori di arte e di bellezza. Al di là degli aspetti legati alla loro attività ed al successo, si devono impegnare a diffondere questo linguaggio universale meraviglioso del quale non sappiamo fare a meno».

Gegè Telesforo, cantante, musicista e conduttore radio e tv, ha investito di questo mandato gli artisti delle cinque band finaliste del concorso delle fondazioni Music 4 the Next Generation. Faceva parte della giuria insieme alla cantante Malika Ayane e al maestro Alberto Martini che hanno offerto un valore aggiunto all’iniziativa di Fondazione Caritro con Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cariverona, Fondazione Cariparo, sostenuta anche da Fondazioni di Jesi, Banca del Monte di Rovigo, Fondazione Fabriano e Cupramontana. Il prossimo passo, forte del successo dell’edizione 2023, sarà quello di allargare gli orizzonti per offrire più possibilità ai giovani musicisti. Gli ambiti premi del concorso (assegni da 10 mila euro per i vincitori e da 5 mila euro per le quattro band finaliste) sono mirati alla formazione musicale dei gruppi. Un investimento nelle giovani generazioni che interpreta appieno ed accomuna i valori delle fondazioni di origine bancaria coinvolte.

La quarta edizione si è conclusa il primo luglio al teatro Capovolto di Trento con la vittoria del “Lorenzo Bellini quartet”. In gara c’erano anche i Timbreroots e gli Eef qualificatisi entrambi al secondo posto, quarto il Nenis Duo e quinti gli Serefe. Il brano Source del “Bellini”, una reinterpretazione in chiave moderna dell’Andante cantabile per violoncello e archi Opera 11 di Tchaikovsky, ha convinto la giuria delle potenzialità del gruppo. «Il futuro della musica è su questo palco» ha commentato Malika Ayane durante le premiazioni. «Quello del musicista è un lavoro fatto di sacrifici, mente lucida e sogni irrazionali. L’ispirazione, il flusso l’abbandonarsi al mondo a volte sono sopravvalutati. La poetica è fondamentale ma servono radici forti per poter andare avanti». Radici che questi quattro ragazzi hanno in città diverse, dalle quali sono partiti per poi incontrarsi a Boston, al Berklee college of Music. Lorenzo Bellini è il pianista del gruppo al quale ha dato il nome proprio perché nel jazz, il genere che hanno scelto, si usa così. Con lui Luca De Toni alla chitarra e Matto Padoin al contrabbasso. Infine Andrea Dionisi, originario di Riva del Garda, che con la batteria tiene il ritmo della band di musicisti tra i 29 ed i 32 anni.
«Mettersi in gioco, come hanno fatto queste cinque band per il concorso, è un buon punto di partenza per diventare musicisti» ha aggiunto il maestro Alberto Martini, anima del concorso fin dal suo inizio. «Ma servono sempre una buona dose di umiltà e idee chiare sugli obiettivi da raggiungere. Chi è competente, chi si impegna e ha le qualità riesce a raggiungere ottimi risultati. E’ importante vivere del proprio lavoro, che per noi rappresenta un sogno».

Sul palco del teatro Capovolto c’erano anche oltre trenta giovani musicisti che, insieme ai loro docenti, hanno interpretato i brani classici scelti dalle band per questo progetto di rielaborazione. Era l’orchestra del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, diretta dal maestro Pierangelo Pelucchi e coordinata per questo progetto dal maestro Massimo Cotroneo. «Stiamo ricreando la bottega artigiana che ha dato vita alla musica italiana e mondiale – ha spiegato Cotroneo – ogni leggio è fatto dal docente e dal proprio studente con una vicinanza particolare, importante a livello didattico».Una scelta, quella di far salire un’orchestra giovanile sul palco della finale, che avvalora l’impegno di Fondazione Caritro e delle altre fondazioni. «Fondazione Caritro ha creduto fin dalla prime edizione in questo contest – ha commentato il presidente Carlo Schönsberg – siamo felici di sostenere un concorso che punta sui giovani e dà spazio alla loro creatività. E’ una storia di successo ed è un orgoglio esserci. Le nuove generazioni per noi sono un punto focale per investire nel futuro della società».

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