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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE * PSICHIATRIA ROVERETO: « LA PAT INTERVIENE PER FRONTEGGIARE LA GRAVE CARENZA DI PERSONALE? »

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15.15 - giovedì 6 luglio 2023

Interrogazione. Psichiatria Rovereto: tre medici per 1200 pazienti. Sono trascorsi ormai quasi due anni dalla prima interrogazione (n. 3163) avente a oggetto la grave carenza di specialisti per il Centro di Salute Mentale di Rovereto. Già nell’ottobre 2021 segnalavamo come, da lì a pochi mesi, per via di pensionamenti e trasferimenti, il numero dei professionisti in servizio si sarebbe dimezzato. E così fu. Nel novembre 2021 un concorso per nuovi medici andò deserto, probabilmente a causa delle condizioni a dir poco “umilianti” proposte nel contratto (25 ore settimanali con un compenso orario lordo di 50 euro). Così nel giugno 2022 si passò da sette professionisti a tempo pieno a quattro, più un medico part-time.

Di conseguenza – come riportato nella risposta all’interrogazione dalla stessa Assessora alla sanità – il carico di utenti per ogni specialista passò da 260 a 350. Una situazione preoccupante, con medici sottoposti a pressioni sociali elevate e ai rischi, sotto il profilo professionale, che queste comportano. Per non parlare delle difficoltà nel mantenere alta la qualità di un servizio delicato come quello delle cure psichiatriche. Una situazione di emergenza ancor più grave considerate l’emergenza pandemica e la crisi socio-economica che hanno contribuito all’aumento dei casi di depressione e di patologie come ansia, stress e fragilità psicologica nella popolazione.

Purtroppo, nonostante le rassicurazioni e i “provvedimenti di nomina dei vertici aziendali e i successivi atti di riorganizzazione approvati con delibera n. 857 del 2022” che, a detta dell’Assessorato, avrebbero dovuto “produrre i loro effetti nell’ambito dell’organizzazione aziendale conseguentemente nella riorganizzazione del personale dedicato”, la situazione al CSM di Rovereto sarebbe peggiorata. A causa di ulteriori pensionamenti, infatti, nel CSM opererebbero attualmente solo tre specialisti a tempo pieno rispetto ai 7 previsti, ognuno dei quali avrebbe un carico d’utenza media di 400 pazienti, a cui assicurare il servizio h24. Una condizione al limite del drammatico e che ci vede costretti, per la terza volta, a intervenire sull’argomento vista l’indifferenza che, stante l’assenza di risultati tangibili, pare contraddistinguere i “vertici aziendali” rispetto al tema.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. quali risultati abbiano ottenuto i “vertici aziendali” citati due anni fa dall’Assessora come responsabili delle iniziative per mitigare le condizioni in cui versa il CSM di Rovereto oppure, preso atto dell’insostenibilità della situazione, se non intenda provvedere alla sostituzione dei “vertici” che hanno condotto il reparto allo stato già più volte denunciato;

2. se non ritiene che le condizioni di lavoro, di stress e di rischio, a cui sono sottoposti i professionisti del CSM costituiscano una delle ragioni della indisponibilità di altri a optare per Rovereto;

3. se intende intervenire per fronteggiare la grave carenza di personale presso il CSM di Rovereto, con quali tempistiche e con quali nuove modalità, tenuto conto dell’irrilevanza delle iniziative finora condotte.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

*
Cons. prov. Filippo Degasperi

 

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