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COPPOLA (ALLEANZA VERDI E SINISTRA) – INTERROGAZIONE * AFFITTI BREVI: « LA PAT INTENDE MODIFICARE LA LEGGE SUL TURISMO? »

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10.49 - mercoledì 13 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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NECESSARIA REGOLAMENTAZIONE DEGLI AFFITTI BREVI TURISTICI

Posto che:

anche a livello nazionale è stato dato il via libera della Commissione Bilancio del Senato all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale per gli affitti turistici e gli affitti brevi, con le relative sanzioni (fino a 8000 euro per chi non lo possiede o non lo espone), nonché l’obbligo di dotare l’immobile affittato dei requisiti di sicurezza come estintori e rilevatori di gas;

il tema dell’ Airbnb è emerso in modo eclatante anche in Trentino, in particolare nell’ultimo anno, rappresentando un grave problema per i cittadini residenti in quanto fa lievitare il costo degli affitti;

purtroppo la decisione della Giunta Fugatti nel 2020 di derogare alla cosiddetta “Legge Gilmozzi” che imponeva uno stop alle seconde case ha consentito la costruzione di nuove abitazioni a uso vacanze-tempo libero;

in questo modo si è continuato a consumare suolo investendo su un turismo poco orientato alla qualità, mentre si poteva valorizzare, riqualificandola, l’offerta già esistente;

è degna di interesse la relazione del Gruppo di lavoro di Arco relativa alle verifiche sull’ agibilità e sui codici Cipat (Codice identificativo turistico provinciale) che ha evidenziato la necessità di implementare e rafforzare i controlli sugli alloggi turistici, invitando la Provincia ad apportare delle modifiche sulla legge del turismo tali da arginare l’emergenza abitativa che sta mettendo in crisi l’Alto Garda, ma anche altre zone turistiche del Trentino e pure la città capoluogo;

troppe sono le famiglie che non sono più in grado di restare sul mercato abitativo privato senza diventare vittime di speculazione;

l’emergenza legata a un proliferare di abitazioni trasformate in Airbnb, con relativa possibile evasione fiscale, e interi territori trasformati in luoghi di passaggio per turisti frettolosi sta mettendo in ginocchio larghe fasce della popolazione trentina;

purtroppo la casa non è più un diritto, come stabilito dalla nostra Costituzione, né per le famiglie, in particolare per le giovani coppie, né per gli studenti e i lavoratori ed è inutile poi lamentarsi se le aziende non possono assumere lavoratori stagionali e se insegnanti, infermieri, medici, forze dell’ordine devono trasferirsi dal Trentino perché non trovano una abitazione adeguata alle loro possibilità economiche;

allo stato attuale, come emerso da uno studio condotto dalla Fondazione Indipendente Openpolis, in tutto il Trentino ci sono quasi 200 mila abitazioni (circa la metà del totale) che non sono occupate in modo continuativo dalla popolazione residente;

la presa di posizione del sindaco di Firenze Nardella che ha affermato: “Vogliamo difendere l’identità culturale e materiale del centro storico e calmierare l’effetto degli aumenti degli affitti in città” ha posto in rilievo una problematica che riguarda anche le maggiori città del Trentino;

la delibera del Comune di Firenze prevede la possibilità di utilizzare il proprio alloggio per un affitto turistico breve solo fuori dal centro storico e di azzerare l’IMU della seconda casa per tre anni a tutti i proprietari che convertiranno l’uso di una residenza da temporanea all’affitto lungo;

questa delibera, pur se comunale, rende evidente il fatto che è necessario regolamentare tutto l’ambito del privato in modo tale da non penalizzare i proprietari e nel contempo consentire ai cittadini di trovare un’abitazione.

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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

come intenda procedere per rendere il Trentino un territorio vivibile dal punto di vista del diritto alla casa;

se intenda modificare la legge sul turismo per arrivare a normative tali da restringere l’uso degli affitti turistici in comuni ad alta intensità abitativa;

in che modo intenda rendere operative le verifiche sull’agibilità delle abitazioni e sui codici CIPAT che, in caso contrario, risultano strumenti esclusivamente sulla carta e mai applicati;

come intenda operare affinché le future previsioni urbanistiche soddisfino i bisogni residenziali ordinari dei cittadini e delle cittadine del Trentino.

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Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale – Alleanza Verdi e Sinistra

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