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RCC * RIVOLTA DETENUTI: CAPECE, (SAPPE): « LE PROTESTE SEMBRANOD AFFIEVOLITE, IL MINISTRO SI SIEDA AL TAVOLO CON NOI E METTA MANO AD UNA RIFORMA DEL CARCERE »

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10.06 - giovedì 12 marzo 2020

Rivolte in carcere, Capece (Sappe): “Proteste sembra si siano affievolite. E’ necessario che il ministro lasci stare un po’ la prescrizione, si sieda al tavolo con noi e metta mano a una riforma del carcere, che oggi è superato. Il carcere non deve essere un albergo, deve essere un deterrente e bisogna garantire gli agenti di polizia, oggi con la vigilanza aperta il poliziotto è diventato l’uomo da abbattere. I detenuti hanno approfittato dalla situazione per chiedere amnistia e indulto. Se la circolare sul Coronavirus fosse stata spiegata ai detenuti tutto questo si poteva evitare. Ad oggi nessun poliziotto penitenziario ha i dispositivi medici di protezione”

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo le rivolte nelle carceri. “Pare che si siano un po’ affievolite le proteste -ha affermato Capece-. Le proteste ancora in corso sono limitate a proteste pacifiche. Diciamo che un momento così non l’abbiamo mai vissuto, quando ci furono le rivolte degli anni 70 c’era un carcere diverso, più vetusto. Per adesso sembra che la voglia di rivolta sia un po’ calata, però bisogna sempre stare allerta. Ci servono più unità, il nostro personale è costretto a fare turni di servizio di 8-9 ore.

E’ necessario che il ministro lasci stare un po’ la prescrizione, si sieda al tavolo con noi e metta mano a una riforma del carcere, che oggi è superato. Il carcere non deve essere un albergo, deve essere un deterrente e bsigona garantire gli agenti di polizia, oggi con la vigilanza aperta il poliziotto è diventato l’uomo da abbattere. I detenuti hanno approfittato dalla situazione per chiedere amnistia e indulto. Se la circolare sul Coronavirus fosse stata spiegata ai detenuti tutto questo si poteva evitare. Ad oggi nessun poliziotto penitenziario ha i dispositivi medici di protezione. Sono assolutamente contrario a indulto e amnistia. Il carcere va riformato, ma con una riforma seria. Abbiamo 10mila detenuti che hanno meno di un anno da scontare, mi chiedo cosa ci facciano questi in carcere. Ci sono altre mille possibilità per terminare di scontare la pena”.

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