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CARABINIERI – ARCO (TN) * STRUTTURA APSS: « FURTI SERIALI DI PORTAFOGLI A PAZIENTI E DIPENDENTI, ARRESTATA DIPENDENTE COLTA IN FLAGRANZA »

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10.38 - giovedì 12 ottobre 2023

La scorsa settimana, i Carabinieri della Stazione di Arco, al termine di una intensa attività di indagine, hanno tratto in arresto in flagranza di reato una cinquantenne, dipendente socio sanitaria di una casa di cura della zona, ritenuta responsabile di furto aggravato. Le indagini sono iniziate nel mese di marzo allorquando, all’interno della struttura socio sanitaria, si sono iniziati a registrare una serie di furti ai danni di pazienti ricoverati e dipendenti, subito denunciati presso la Stazione Carabinieri di Arco.

In totale, ben 13 furti di piccole somme di denaro che sparivano dai vari portafogli e borsette lasciate momentaneamente incustodite che, sommati, portavano alla considerevole cifra di quasi 4.000 euro in pochi mesi. Episodi che lasciavano ancor più attoniti alla luce del fatto che le vittime erano spesso persone fragili che si trovavano nella casa di cura per motivi di salute o normali dipendenti che vi andavano a lavorare.

Ebbene, analizzando le modalità con cui i vari furti erano stati posti in essere, era emersa la particolarità che alcuni di essi erano andati a segno in Reparti non aperti al pubblico alla luce della normativa emanata per arginare il diffondersi del virus Covid 19 tuttora in vigore per le strutture sanitarie: ciò aveva insospettito gli investigatori, indirizzando così i loro sospetti nei confronti di qualche dipendente della casa di cura stessa che viceversa aveva liberamente accesso ad ogni stanza della struttura.

Ecco quindi che, dopo aver immediatamente informato di quanto stava accadendo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto ed aver installato tutta una serie di videocamere nelle zone maggiormente colpite dai vari raid furtivi, venerdì scorso, è stata notata una dipendente accedere allo spogliatoio femminile ben 40 minuti prima della fine del suo turno, aprire l’armadietto di una sua ignara collega ed estrarre dal portafoglio di questa alcune banconote di piccolo taglio, rimettendo poi tutto a posto come se niente fosse ed uscendo subito dopo dalla stanza.

I Carabinieri arcensi, a quel punto, subito avvisati dal Carabiniere, si sono immediatamente appostati fuori dalla struttura sanitaria, riuscendo a fermare la cinquantenne con il denaro (ben 200 euro) ancora accartocciato e nascosto in una tasca interna della sua borsetta (non nel suo portafoglio e quindi separato dalle banconote di cui la stessa era legittimamente in possesso).

La donna veniva quindi condotta presso la Stazione Carabinieri di Arco, ove veniva dichiarata in stato di arresto: non avendo altri precedenti di polizia, la stessa veniva poi condotta presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre la somma recuperata veniva posta sotto sequestro in attesa di poter essere restituita alla legittima proprietaria.

Qualche giorno dopo, la dipendente è comparsa davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rovereto che ne convalidava l’arresto, disponendo nei suoi confronti l’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Arco per 3 giorni alla settimana. Anche il denaro, inizialmente posto sotto sequestro, è stato dissequestrato dalla Procura della Repubblica di Rovereto e restituito alla legittima proprietaria che, nel frattempo, aveva sporto denuncia di furto.

Infine, la Direzione della Struttura Sanitaria interessata ha ringraziato i Carabinieri della Stazione di Arco per la riservatezza e la celerità dell’indagine svolta che in questi mesi aveva preoccupato non poco i vari pazienti e il personale sanitario impiegato.

 

 

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