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CAMPOBASE * “FUTURO DELL’AGRICOLTURA“ – CANTINA SOCIALE LAVIS: « FOCUS SU, FORMAZIONE – INNOVAZIONE – TRADIZIONE IDENTITARIA “TERRE ALTE“ »

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18.08 - giovedì 6 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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“Formazione/Ricerca/Innovazione da un lato e tradizione identitaria delle Terre Alte dall’altra”. Questi i due riferimenti di fondo emersi dal partecipato incontro di Campobase sui temi del futuro dell Agricoltura svoltosi presso la Cantina Sociale di Lavis.

Francesco Salamini e Riccardo Velasco (tra i principali esperti italiani in tema di ricerca nel campo) hanno tracciato lo scenario. Il primo definendo il “sogno” di una nuova generazione di piante perenni capaci di resistere ai cambiamenti climatici e di evitare progressivamente l’uso di fitofarmaci; il secondo riportando lo stato dell’arte in tema di Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita).

Ambedue hanno insistito sulla centralità in tal senso di FEM, a supporto delle produzioni trentine che saranno chiamate sempre più a stare al passo con questi nuovi standard di salubrità e di sicurezza. L’euro parlamentare ed ex Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro ha confermato questa prospettiva, riferendo della recentissima proposta depositata in Parlamento Europeo in questi giorni a proposito appunto delle TEA, che verranno così nettamente distinte – come è giusto – dalle tecnologie OGM vietate in Europa.

Questa strada – ha detto De Castro – è l’unica possibile per affrontare le necessità dei cambiamenti (che sono doverosi) ed assieme per contrastare la crescente campagna mediatica contro l’Agricoltura, che rimane invece una attività essenziale per le nostre Comunità, ma che deve resistere alle spinte irrazionali di una crescente parte fanatica degli ambientalisti e degli animalisti. Su questo punto hanno portato il loro contributo Cinzia Cainelli (Vice Presidente di Confagricoltura) e Gianluca Barbacovi (Presidente di Coldiretti). Nel ringraziarlo per la presenza, l’assemblea ha rivolto un commosso ricordo ed un applauso alla figura del suo predecessore Gabriele Calliari.

Ma accanto alla necessaria strategia di ricerca ed innovazione deve rimanere il radicamento alla nostra “agricoltura identitaria”, si è detto. Di questo hanno parlato Eleonora Cemin (giovane allevatrice di Primiero), che ha colpito la platea con le sue parole di entusiasmo ma anche di preoccupazione per il futuro difficile e Annibale Salsa (antropologo) che ha messo in guardia sul pericolo che la diffusione di grandi carnivori (orsi e lupi) porti all’abbandono progressivo in tutto l’arco Alpino delle attività tradizionali della pastorizia. La parola Alpi deriva da alpeggio, ha detto. Ciò comporterebbe una modifica irreversibile del paesaggio e della stessa identità delle Terre Alte.
L’on De Castro, su questo punto, ha chiarito che le direttive di Bruxelles non impediscono affatto forme di prelievo mirato di grandi carnivori. Occorre però che i pubblici poteri nazionali e regionali compiano costanti monitoraggi e istruiscano misure motivate e supportate da dati precisi.

Ha concluso i lavori Francesco Valduga, candidato Presidente di Alleanza Democratica ed Autonomista, per il quale l’incontro ha dimostrato per l’ennesima volta che alla propaganda e agli slogan di breve momento della Destra vi è chi invece contrappone ragionamenti e visioni di lungo periodo. Ciò che serve per dare una prospettiva di futuro credibile a tutte le componenti della nostra Comunità Autonoma.

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