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CAL * SEDUTA 27 MARZO: « RISTORI SPECIFICI SPESA RIENTRANTI CERTIFICAZIONI COVID / DDL SU ISTITUZIONE SERVIZIO PSICOLOGIA DI BASE »

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17.24 - mercoledì 27 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Ristori specifici di spesa rientranti nelle Certificazioni COVID-19
Parere favorevole al provvedimento sulla restituzione delle risorse non impiegate.

Parere positivo del Cal alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Approvazione criteri e modalità delle regolazioni finanziarie fra Comuni, Comunità e Provincia autonoma di Trento relative al fondo di cui all’articolo 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e s.m.i. e ai ristori specifici di spesa rientranti nelle Certificazioni COVID-19 del triennio 2020, 2021 e 2022.
Ai lavori era presente anche l’Assessora agli Enti locali, Giulia Zanotelli.
Il primo punto all’ordine del giorno è stato illustrato dal Presidente del Cal, Paride Gianmoena, il quale ha colto l’occasione per rimarcare come sia prioritario avere chiarezza sulla possibilità di accesso, da parte dei Comuni trentini, alle opportunità di finanziamento provenienti dallo Stato. “Pur riconoscendo come debba essere la Provincia a svolgere il ruolo di interlocutore primario dei Comuni per quanto concerne la finanza locale – ha detto – occorre fare chiarezza rispetto alla possibilità per i Comuni trentini di accedere a risorse stanziate sulla base di specifici provvedimenti governativi, o di partecipare a bandi nazionali, in un quadro che nel corso degli anni è mutato e che oggi appare piuttosto complesso”.

L’Assessora Zanotelli ha precisato che si sta procedendo con una ricognizione sui diversi canali di finanziamento a cui risulta possibile accedere per i comuni trentini, alla luce dei vigenti accordi finanziari fra la Provincia e lo Stato. L’esito di tale ricostruzione sarà presentato, a breve, al Cal. L’Assessora è intervenuta anche sul tema del personale, affermando la necessità di ricostruire dettagliatamente lo stato degli organici presso i diversi enti per poi costruire soluzioni che potranno essere anche a geometria variabile, in base alle esigenze dei diversi territori. Per questo si sta lavorando, ha aggiunto, ad un’analisi precisa e chiara delle varie situazioni, in modo da avere un quadro completo che permetta di intervenire in maniera puntuale.

Sui fondi statali e sui bandi sono intervenuti gli Assessori del Cal, Giacomo Redolfi e Mirko Montibeller che hanno chiesto delucidazioni, soprattutto in relazione all’urgenza di comprendere la possibilità di accedere o meno ad opportunità di finanziamento per specifici interventi, di cui giunge notizia dal Governo centrale. Montibeller è intervenuto anche sulla questione del personale precisando che già lo scorso anno stati forniti dati precisi sugli organici degli Enti locali. Ha chiesto anche di approfondire la possibilità di superare i vincoli assunzionali in essere, lasciando in definitiva ai Comuni la libertà di decidere il proprio organico in base ai propri bilanci. Untema, ha detto, l’Assessora Zanotelli che va inquadrato in uno spettro più ampio, cercando di ripristinare l’attrattività del posto pubblico. Sulle risorse Covid non utilizzate, da restituire allo Stato sulla base del provvedimento in esame, è intervenuto il Sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer, che ha chiesto la possibilità, tramite la Provincia, di semplificare la procedura di restituzione, eventualmente accorpando il pagamento di quanto dovuto in un’unica soluzione anziché dovendo gestirne la liquidazione in quattro annualità, come invece è previsto. Sulla possibilità di partecipare ai bandi nazionali da parte degli Enti locali e sulle procedure da espletare, ha chiesto maggiori informazioni e un coordinamento preciso anche il Sindaco di Levico, Gianni Beretta.

La delibera
La delibera tiene conto delle disposizioni normative con le quali si stabilisce che le risorse non utilizzate alla fine di ciascun esercizio confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione e le eventuali risorse ricevute in eccesso sono versate all’entrata del bilancio dello Stato in quote costanti in ciascuno degli anni 2024, 2025, 2026 e 2027. Tenuto conto che le risultanze complessive del conguaglio finale per i comuni e le comunità della Provincia Autonoma di Trento indicano per la Provincia autonoma di Trento l’importo complessivo del Surplus finale pari ad euro 9.375.956 e l’importo complessivo del Deficit finale pari ad euro 1.045.942, l’importo netto da restituire allo Stato è pari a 8.330.014 euro: di tale importo, 7.888.373,26 saranno recuperati a carico degli Enti locali, mentre 441.640,74 saranno a carico della Provincia. A ciò si aggiunge, a titolo di regolazione finanziaria delle risorse di cui ai ristori specifici di spesa, l’importo complessivo di 1.378.404 euro.

Integrazione ai finanziamenti per gli aumenti dei prezzi delle opere degli Enti locali.
Parere favorevole.

Il Cal ha preso in esame e votato favorevolmente la proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Legge provinciale 16 giugno 2022 n. 6 e s.m. – articolo 35, comma 6 ter: requisiti e modalità per l’accesso al fondo destinato ad integrare i finanziamenti già assegnati per le opere degli Enti locali per gli aumenti eccezionali dei prezzi’. L’Assessore competente del Cal, Roberto Oss Emer, ha specificato che i criteri e le modalità riguardano i lavori eseguiti negli anni 2022 – 2023 e 2023, con contratti stipulati prima del 15 settembre 2023. Si tratta di adattare i costi a seguito dello straordinario aumento dei costi delle materie prime registrato nell’ultimo triennio. La normativa provinciale interviene, infatti, con nuove misure per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi negli investimenti pubblici.

In discussione ha preso la parola il Sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer, che, vista la situazione ancora incerta del mercato, ha chiesto di dilatare al 2025 l’operatività degli adeguamenti, previa modificazione della norma provinciale di riferimento. Un’eventualità – hanno precisato i vertici provinciali, sollecitati anche dal presidente Gianmoena – che verrà valutata nel corso dell’anno.

La delibera
La delibera fa riferimento in particolare, all’articolo 35, comma 4 della Legge provinciale 16 giugno 2022, n. 6 e s.m. che ha introdotto la possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di rinegoziare le condizioni economiche contrattuali al fine di riequilibrare il rapporto corrispettivo tra prestazione e controprestazione alterato dall’aumento imprevedibile e straordinario dei prezzi, rinviando ad apposite linee guida la definizione delle disposizioni attuative. L’importo complessivo delle risorse finanziarie ammonta a euro 4.539.793,30. L’accesso al fondo è consentito, per i lavori eseguiti da Comuni e Comunità nel corso degli anni 2022-2023-2024 nonché eventuali lavori da eseguire nel corso del 2024.

Per l’accesso al fondo le finestre temporali sono tre:
• I° finestra temporale: dalla data di esecutività del presente provvedimento fino al 30 giugno 2024;
• II° finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 30 settembre 2024;
• III° finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 dicembre 2024.

Disegni di legge sull’istituzione del servizio di psicologia di base.
Orientamenti in vista dell’audizione.

In vista dell’audizione presso la Quarta Commissione permanente del Consiglio provinciale, prevista giovedì 28 marzo, il Cal ha esaminato oggi i Disegni di legge: n.1 “Integrazioni della legge provinciale 6 maggio 2016, n. 5 (Disciplina del servizio di assistenza e consulenza psicologica in provincia di Trento. Modificazioni della legge provinciale sulla scuola 2006 e della legge provinciale sul lavoro 1983): istituzione del servizio di psicologia di base’ (proponente consigliera Coppola) e il n. 13 ‘Istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie e integrazione della legge provinciale sulla tutela della salute 2010’ (proponenti consiglieri Demagri, Valduga, Zanella, Malfer, Maule, Parolari, Maestri, Franzoia, Calzà e Manica).

Le proposte normative in esame – ha evidenziato la Vice Sindaca reggente di Rovereto e Assessora del Cal, Giulia Robol – pongono l’attenzione sulla tematica del benessere mentale, individuale e collettivo, della popolazione, e delineano possibili modelli organizzativi attraverso cui la Provincia, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di salute, può apprestare adeguati interventi per la prevenzione e la cura di situazioni di disagio psicologico che effettivamente appaiono diffuse nella nostra contemporaneità. Si auspica che la trattazione dei disegni di legge oggi in esame possa stimolare, innanzitutto, una valutazione in ordine all’adeguatezza degli strumenti già previsti nell’ambito dell’ordinamento provinciale a presidio dei bisogni di prevenzione ed assistenza in ambito psicologico, per promuoverne eventualmente l’adeguamento – in termini di congruità, sia delle risorse a disposizione che dei modelli organizzativi apprestati – rispetto all’evolversi dei bisogni, nonché al percorso, attualmente in essere, di implementazione delle nuove strategie di assistenza socio-sanitaria territoriale, correlate all’attivazione delle Case della comunità sul territorio trentino. “È importante – ha detto – che le intenzioni si traducano in azioni concrete in modo da aggredite una problematica che investe soprattutto i giovani”.

L’Assessora Robol ha sottolineato, in proposito, che in Provincia di Trento – in diretta attuazione della legge provinciale 6 maggio 2015, n. 6, e coerentemente con quanto previsto dai vigenti documenti di programmazione della politica sanitaria provinciale – è già esistente un’offerta di assistenza psicologica pubblica di base, la quale fa perno su una rete territoriale di ambulatori, afferenti alla U.O. di Psicologia clinica dell’APSS. Una rete che viene completata dalle prestazioni in ambito psicologico erogate dai consultori, nonché dalle strutture e dai singoli professionisti accreditati.

Il Cal ricorda ancora che a seguito della pandemia da Covid-19, i Servizi risultano essere stati rafforzati attraverso lo stanziamento, ad opera della legge di stabilità provinciale 2022, di risorse aggiuntive per le annualità 2022 e 2023, e di cui appare opportuno valutare la stabilizzazione, per assicurare adeguata continuità a percorsi che sembrano rispondere ad una esigenza tuttora attuale.

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