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URZÌ (FDI / TN-AA) * LISTA CIVICA DI ZANIN – BIANCHI – ZACCARIA: « SVP CHE GONGOLA, INVECE DI UNIRSI SI DIVIDONO ANCORA UNA VOLTA »

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09.20 - domenica 6 marzo 2022

Ed ecco l’ennesima forza politica, la lista Civica dei Zanin, Bianchi e Zaccaria: invece di fare squadra con i partiti che ci sono già (e che li hanno creati dal nulla) gli Italiani dell’Alto Adige sono capaci di percorrere ciascuno la strada loro. Per contare sempre meno.

E pensare che il motivatore atletico della nuova impresa politica civica (destinata all’ennesima frammentazione elitaria), Roberto Zanin, è stato lanciato in politica dai partiti politici nazionali. Ma come lo stesso Bianchi nato in Fratelli d’Italia o Dal Medico in Forza Italia. I partiti a cui ora si vorrebbero contrapporre. Un male antico nella politica nazionale che scopriamo essere di casa anche in Alto Adige.

Insomma: i partiti nazionali vanno bene se vuoi diventare qualcuno in politica ma poi una volta eletti si possono anche scaricare.

Così non va.

Il tema è sempre e solo uno: come contare nel rapporto con la Svp che detiene il potere assoluto anche a Bolzano dove pure “gli Italiani” avrebbero la maggioranza? Avendo un potere contrattuale da mettere in campo e colonna vertebrale. Essere una lista Civica non lo permette mai anche se è esattamente quello che vuole la Svp per non avere doveri con nessuno nell’unico luogo dove sono realmente costretti a fare politica e non dettare ordini, ossia Roma.

La lista civica a Roma non esiste e non conta sulle scelte di governo. Quindi la lista civica non conta nulla.
O pensa in Provincia di dettare l’agenda a Kompatscher e compagni?

A proposito di colonna vertebrale: se il metodo della Civica è quello usato in Comune a Bolzano, ossia di votare più volte a favore della maggioranza di sinistra che contro, beh… non è un buon metodo per mostrare di essere determinanti e alternativi al suddito di turno della Svp.

Temo che il successo del sindaco Dal Medico a Merano abbia dato un po’ tutti alla testa. Risultato: a Merano governa Katharina Zeller che affianca il sindaco anche fisicamente sempre, commissariandolo de facto.

Non è questo il nostro modello di “dignità”.

Ovvio, concordo con Zanin, anche i partiti nazionali dovrebbero avere più determinazione nel fare valere il loro peso contrattuale, che oggi in Provincia la Lega esercita con un potere prossimo allo zero.

Ma una unica certezza la abbiamo: una lista civica al di là delle buone intenzioni ne avrà ancora meno. E sarebbe lo strumento perfetto per vivere lo splendido isolamento dell’Alto Adige, protezionistico, autoreferenziale.

Non ci basta.
I civici ora insomma si mettono sul mercato. Non occorre fare previsioni: alla Svp andranno di certo meglio loro, perché non contano nulla e conteranno ancora meno in Provincia dove i numeri saranno impietosi nel dichiararne la loro totale ininfluenza.

Dove i civici hanno la maggioranza a Merano governa la Zeller e i suoi potenti genitori, a Laives Bianchi non se la è sentita di togliere l’urbanistica alla Svp di Seppi, come Fratelli d’Italia aveva richiesto dopo lo sgarbo bolzanino e l’appoggio a Caramaschi, il bello lo dobbiamo ancora vedere con i civici in Provincia. Se sono fantasmi ora figurarsi come lo saranno dopo.

Il problema è il prezzo ancora maggiore che pagheranno i cittadini di questa terra con la Svp che gongola: “Invece di unirsi si dividono ancora una volta. Grazie per il regalo”.

 

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Alessandro Urzì
Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia

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