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LETTERE AL DIRETTORE

RENZO GUBERT * TRENTO – RIMOZIONE CARTELLONI PILLOLA ABORTIVA: « INCREDIBILE MA VERO, IL SINDACO HA STABILITO CHE COSA SIA VERO E CHE COSA SIA FALSO E SI È ARROGATO IL DIRITTO DI CENSURA REPRESSIVA »

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13.05 - sabato 12 dicembre 2020

Caro direttore,

le invio un commento relativo a come i mezzi di comunicazione di massa abbiano taciuto su uno dei contenuti che la Commissione dell’UE riteneva parte integrante dello “stato di diritto” da rispettare: il diritto di aborto e altri su vita e famiglia.

Oggi si conferma l’intolleranza per opinioni diverse anche a scla locale: pubblica la notizia che il neo-sindaco di Trento ha fatto rimuovere i manifesti del movimento “Vita & Famiglia” critici verso l’aborto chimico, dopo che il Ministero della Salute nelle sue linee guida ha considerato, senza averne i poteri, superate le disposizioni della legge 194 sull’aborto che richiedevano controllo medico e somministrazione ospedaliera della pillola abortiva Ru486, nonostante che la stessa sostanza (e altra aggiuntiva necessaria dopo 4 settimane di gravidanza) sia stata giudicata velenosa per altro dispositivo medico che la conteneva e contraddicendo sue dichiarazioni precedenti. Il sindaco,Ianeselli, non si sa in base a quali poteri, ha fatto togliere i manifesti dichiarando false le affermazioni ivi contenute.

Incredibile ma vero: il sindaco ha stabilito che cosa sia vero e che cosa sia falso e si è arrogato il diritto di censura repressiva, violando la libertà di espressione garantità dalla Costituzione. Il Comune di Milano ha scritto con riguardo al manifesto che “il Comune non ha alcun potere coercitivo né autorizzativo”. La Regione Piemonte ha rilevato carenze non trascurabili delle linee guida ministeriali in merito ed ha deciso di non applicarle.

Mi vengono in mente i tanti cattolici e i tanti laici che lo hanno votato a sindaco, nonostante fossero noti i suoi orientamenti in merito di diritto alla vita e alla sottovalutazione del pericolo delle pratiche abortive anche per la salute fisica e psichica della madre.

Ora è andato oltre, ha violato i diritti di libertà, dimostrandosi anche intollerante verso chi non la pensa come lui e come alcuni “pasdaran” suoi sostenitori. Spero che la magistratura accerti le violazioni commesse dal sindaco Ianeselli.

 

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Renzo Gubert – Presidente della Democrazia Cristiana

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