News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

MAFFIOLETTI (FI) * CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA: « NECESSARIO FAR TACERE I CANNONI, TORNARE AD UNA DECISA RAZIONALITÀ CHE ESCLUDA L’IPOTESI DEL RICORSO AL NUCLEARE »

Scritto da
18.38 - giovedì 3 marzo 2022

I traumatici eventi di questi giorni ci spingono ad una doverosa riflessione sulle implicazioni politiche del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero, per le tragiche conseguenze che sta portando e per quelle che potrebbe causare nel prossimo futuro.

L’aggressione voluta dal Presidente Putin ha certamente scosso le coscienze degli osservatori, ed ha anche messo in luce, ci sembra questo il primo punto da sottolineare, come fosse illusoria la convinzione, presente anche in diversi Governi, che la pace fosse conquistata, almeno in Europa, una volta per tutte dopo il 1945. Non è così, i fatti ci dimostrano anzi chiaramente come alle nostre porte sia in atto un conflitto terrificante, che rischia di vederci coinvolti in prima persona.

L’intervento dell’Unione Europea, finalmente ad una voce sola (ed almeno questo è un aspetto positivo da rimarcare), con la fornitura di materiale umanitario e militare, ha portato molti osservatori ed anche qualche esponente politico di rilievo a chiedere se inviare armi all’Ucraina non significhi ipso facto partecipare già alla guerra.

In effetti, la Costituzione Italiana parla recisamente di ripudio dello strumento bellico come forma di composizione dei rapporti tra gli Stati. Va anche detto che l’Italia ha deciso, e lo ha fatto con decisione pressoché unanime dell’intero Parlamento, di fornire aiuto a chi è stato aggredito e vede messa a repentaglio la propria integrità territoriale. Certamente, una ragione di altissimo valore per la quale, usiamo le parole di Mario Draghi, “non potevamo girarci dall’altra parte”.

Dal canto loro, gli Stati Uniti d’America, le parole del Presidente Biden sono quantomai illuminanti, non hanno mancato di mettere in rilievo il fatto che si sia tornati al tempo della sfida diretta tra grandi potenze (ora con un terzo attore in ballo, la Cina) e che in questo senso Putin possa essere considerato un vero dittatore, alla stregua di Adolf Hitler addirittura. Da pare nostra, non possiamo tacere che anche gli USA hanno, e più volte, adoperato per fini imperialistici la propria forza militare, e non sempre con successo. Le parole di condanna dovrebbero essere pronunciate sempre e comunque con eguale forza. Non sempre ciò è successo.

Per quanto concerne le conseguenze umanitarie, ci sia consentito notare come l’esercito ucraino sembri essere in realtà composto più che altro da civili, ragazzi come vecchi, volenterosi e colmi di ardore per la Patria, ma inevitabilmente destinati a soccombere presto alla strapotenza russa. Inoltre, milioni, 7 addirittura secondo l’Unhcr, potrebbero essere gli sfollati che arriveranno nei Paesi dell’Unione Europea chiedendo asilo e aiuto per continuare a vivere.

Moltissime madri con prole, hanno già raggiunto Polonia, Ungheria, Romania e anche l’Italia, che come sua tradizione ha dimostrato ed ancora lo farà prossimamente, la propria vocazione solidaristica nei confronti di coloro che soffrono e che fuggono da destini tragici ed ingiusti. La lezione di resistenza e di patriottismo che ci giunge attraverso i media nei nostri comodi salotti è qualcosa di davvero encomiabile e di valore ancestrale eroico da noi pressochè perso. Le parole del Papa sono state monito per tutte le coscienze, e nel ricordare come la guerra non sia mai soluzione ai problemi, ma sempre causa di ulteriori (ed enormi) sofferenze, chiudiamo con una nota sull’atteggiamento della Cina.

Il gigante asiatico ha mostrato equilibrio, e ciò è senz’altro dovuto al fatto di dovere preservare la propria immagine sui mercati più importanti, come quelli occidentali. La strategia cinese è quella di raggiungere e superare l’America prima sul piano finanziario, poi su quello militare. In quest’ottica, a nostro avviso, va letta la risposta di Pechino ai bombardamenti degli ultimi giorni.

In definitiva, crediamo come urga porre a tacere missili e cannoni, e si debba tornare ad una razionalità decisa, che escluda, una volta di più, l’ipotesi mostruosa del ricorso all’arma nucleare.

 

*
Gabriella Maffioletti
Vice coordinatrice regionale di Forza Italia T.A.A.

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.