Le Associazioni di volontariato sono un fiore all’occhiello del nostro Trentino. Numerose sono le attività alle quali partecipano i volontari, dislocate in tutte le dodici Circoscrizioni cittadine.
Apprendiamo proprio oggi che la Circoscrizione Argentario ha visto una netta diminuzione del bilancio rispetto a dieci anni fa e di conseguenza si trova nelle condizioni di dover limitare il sostegno verso le iniziative del volontariato.
A Meano, per la prima volta dal dopoguerra, l’Associazione che organizzava il Carnevale per i bambini, ha dovuto issare bandiera bianca, schiacciata dal peso della burocrazia.
Conosco personalmente anche molti volontari dei Vigili del Fuoco e che non smetterò mai di ringraziare per il loro prezioso lavoro, ma devo dire che anche loro non se la passano benissimo, schiacciati dai numerosi adempimenti burocratici e costretti a fare i salti mortali per far quadrare il bilancio. Sì, anche loro, basta chiederlo ai comandanti dei corpi, perché le caserme e i mezzi vanno mantenuti in perfetta efficienza e per farlo servono risorse economiche altrimenti il sistema salta.
Questi segnali dovrebbero farci riflettere. Il volontariato, lo dice la parola stessa, si basa sul lavoro degli associati. I volontari non sono professionisti, non sono imprese strutturate, sono solo persone che offrono prestazioni gratuite a favore di tutta la collettività. Dovrebbero essere agevolati nelle pratiche burocratiche e invece cosa si fa? Il contrario, di fatto si soffocano le iniziative per colpa di una burocrazia oppressiva e sempre più occupata a perseguire lo scaricabarile verso il basso perché l’importante è trovare un responsabile legale.
Così non va affatto bene, serve un cambio di paradigma e mi sento di chiedere pubblicamente a tutti i candidati alle comunali di maggio e in particolare ai candidati Sindaco un impegno formale e sostanziale per l’associazionismo, soprattutto sul versante della burocrazia e sui finanziamenti.
Non può certo bastare la divulgazione di un libretto informativo che orienta i responsabili delle associazioni nei meandri degli uffici preposti e degli adempimenti burocratici. La trasparenza non snellisce proprio nulla. Si deve intervenire sostenendo concretamente le associazioni, mettendo a disposizione i servizi comunali preposti per la compilazione dei documenti autorizzativi, semplificare il più possibile i procedimenti amministrativi, ma soprattutto garantire il sostegno economico per la più ampia tutela civilistica perché oggi assicurare una manifestazione pubblica ha costi non irrilevanti e le richieste di risarcimento degli eventuali danni provocati possono essere quantificate in cifre anche molto importanti.
Così non va affatto bene e non lamentiamoci se non riusciamo più a trovare persone che si impegnano nel volontariato.
Serve un cambio di paradigma e per questo mi sento di fare un appello pubblico a tutti i candidati alle comunali di maggio e in particolare ai candidati Sindaco per un impegno formale e sostanziale per l’associazionismo, soprattutto sul versante della burocrazia e sui finanziamenti. A noi il compito di stare attenti alle proposte prima di votare questo o quel candidato.
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Andrea Merler
Esperto in materia di sicurezza sul lavoro Trento e già membro del Parlamentino provinciale UPT