“Recependo le preoccupazioni di Confartigianato per le pesanti ripercussioni che artigiani e i piccoli imprenditori subiscono a causa del meccanismo dello sconto in fattura, con i colleghi Toffanin, Floris, Mallegni, Serafini, Paroli, Battistoni, Perosino e Carbone avevamo presentato un emendamento, trasformato poi in ordine del giorno, per abrogare la norma prevista dall’articolo 10 del Decreto Crescita che ha previsto questo meccanismo per i lavori di efficientamento energetico degli edifici e di riduzione del rischio sismico.
L’onere finanziario che deriva dal riconoscere subito lo sconto in fattura e nel recuperare il medesimo nei 5 anni successivi, non può essere assolutamente sostenuto dalle piccole e medie imprese operanti nel settore, proprio per la scarsa liquidità finanziaria in cui versano moltissime micro e piccole imprese, aggravata dal calo del 2,3% del credito alle piccole imprese a marzo 2019.
Molte imprese operanti nel settore rischiano di chiudere i battenti. con i nostri ordini del giorno chiediamo al Governo, per l’ennesima volta, dopo un’interrogazione e un disegno di legge, per abrogare la norma citata, di valutare la possibilità di adottare iniziative volte a prevedere l’abrogazione del articolo 10 del Dl Crescita nella parte in cui prevede il meccanismo dell’anticipazione delle detrazioni sotto forma di sconto. La norma se non abrogata rappresenterà una situazione estremamente penalizzante per gli artigiani e i piccoli imprenditori, categoria preziosa del nostro sistema economico e molto significativa soprattutto per i territori.
Continueremo a vigilare e a chiedere a gran voce interventi a favore della crescita delle piccole e medie imprese locomotive dell’economia italiana contro le quali, invece, questo Governo si accanisce”.