La consapevolezza che si deve cambiare se vogliamo avere un futuro, che la transizione ecologica non è solo un modo per impiegare i fondi del PNRR bensì una necessità, ci dovrebbe spingere a cambiare modello di sviluppo e i consumi energetici sono la prima sfida. Accanto alla produzione e alla casa, la mobilità è il terreno sul quale ci giochiamo molto. Non solo nella riduzione delle emissioni, ma anche nel migliorare la qualità della nostra vita.
Trasferire le merci da gomma a rotaia è un obiettivo che si sta raggiungendo con molta fatica, per i tempi e i costi di realizzazione della rete e per l’assenza di una logistica e di una intermodalità che la permetta. Il raddoppio della ferrovia è un progetto decisivo sull’asse del Brennero, ma in buona parte è ancora in fase di definizione e di progettazione, e comunque non risulterà decisivo se nel contempo non si fa in modo che ci sia una rete ferroviaria che copra il territorio, recuperando le tratte abbandonate o sottoutilizzate .
E non basta la ferrovia, occorre ripensare la mobilità, riducendo drasticamente il pendolarismo da lavoro, ricollocando i servizi sul territorio, utilizzando possibilità più leggere, offrendo alternative per il turismo.
E in questo scenario occorre ripensare le città, nella pianificazione urbanistica e nella mobilità che assicuri la qualità della vita.
Ne discutono:
– Marco Danzi (Qnex Bolzano) “I sistemi di TPL e la mobilità sull’asse del Brennero”
– Mario Forni (Transdolomites) “La ferrovia dell’Avisio, la rete ferroviaria locale”
– Alberto Baccega (ingegnere) “Il potenziale della Valsugana “
– Sara Favargiotti (arch.docente universitaria) ”Progettare vie lente e prendersi cura del paesaggio”
– Andrea Miniucchi (assessore Rovereto) “Urbanistica e mobilità, come cambiamo le città “
– Michele Brugnara (consigliere comunale Trento) “Il sistema della mobilità urbana: Trento domani”
Coordina Alessio Manica, consigliere provinciale PD.
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Partito Democratico del Trentino