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COPPOLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * SCUOLA: « CARENZA DI DOCENTI DI SOSTEGNO, SONO NECESSARI PIÙ CORSI DI FORMAZIONE FINANZIATI DALLA PAT »

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09.46 - lunedì 30 settembre 2019

L’insegnante di sostegno è un docente specializzato nell’insegnamento a bambini e ragazzi con disabilità (fisiche, mentali, cognitive), disturbi comportamentali e dell’apprendimento. Segue gli allievi con bisogni educativi speciali con lezioni e attività adeguate all’età e alla tipologia e gravità alle loro esigenze e accompagna il loro inserimento in classe. Le tecniche di insegnamento tradizionali spesso non sono adatte a questi studenti: l’insegnante di sostegno deve quindi sforzarsi di trovare modalità efficaci per interagire con i ragazzi con disabilità o disturbi e accompagnarli nell’apprendimento. Oltre all’insegnamento dei contenuti didattici, l’insegnante di sostegno si occupa anche di incoraggiare i bambini e i ragazzi ad acquisire fiducia in sé stessi. Propone quindi strategie e tecniche per compensare le limitazioni causate dalle loro difficoltà e favorisce l’inserimento e la socializzazione degli allievi con i compagni di classe.

Un ruolo importantissimo e molto delicato. Purtroppo in Trentino, come d’altronde nel resto d’Italia, non ci sono sufficienti insegnanti di sostegno. La graduatoria degli insegnanti con titolo di specializzazione per il sostegno è esaurita e attualmente sono scoperte centoquaranta cattedre.

Le scuole stanno reclutando insegnanti senza specializzazione specifica, iscritti nella lista dei precari e nelle graduatorie per altre materie. Molti di loro tra l’altro rifiutano il posto in quanto non si sentono adeguatamente preparati ad affrontare un compito che richiede una specifica preparazione.

A Rovereto è attivo un corso dell’Università per formare cinquanta insegnanti che saranno a disposizione per il prossimo anno scolastico. E’ evidente che è solo una soluzione tampone. Il prossimo anno ci saranno ancora cento vuoti in organico.

Il corso tra l’altro costa tremila euro e mal si concilia con gli orari di chi lavora nella scuola.

Considerato che è segno di civiltà per la scuola farsi carico delle disabilità e delle difficoltà degli studenti, aiutandoli nell’apprendimento e sviluppando le loro potenzialità

interrogo il presidente della Provincia di Trento e l’assessore competente per sapere:

se intendano attivare altri corsi di specializzazione entro fine anno, in modo da iniziare il prossimo anno scolastico senza carenza di insegnanti di sostegno;
se intendano, in accordo con l’Università, modificare gli orari dei corsi in modo che possano partecipare anche gli insegnanti che lavorano;
se intendano venire incontro alle insegnanti per quanto riguarda i costi di iscrizione ai corsi di formazione, il cui importo troppo alto disincentiva molti alla partecipazione.

 

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Cons. Lucia Coppola

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