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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * QUESTION TIME: « I TEMI – ACCIAIERIA BORGO, VALDASTICO, CASELLO TRENTO A22, TOSSICODIPENDENZA E ACCOGLIENZA »

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12.28 - martedì 22 ottobre 2019

Consiglio provinciale da oggi a giovedì in Aula. Lavori aperti dal question time. La seconda sessione di ottobre del Consiglio provinciale, iniziata oggi e che impegnerà l’Aula fino a giovedì, si è aperta stamane con il question time. Eccone una sintesi.

 

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Filippo Degasperi (5 Stelle)
Acciaieria, quali sanzioni per le emissioni?

Degasperi ha chiesto quali sanzioni siano state applicate all’Acciaieria di Borgo in seguito alle mancate comunicazioni al Sava verificate dall’Appa e riguardanti emissioni anomale emerse in seguito a filmati realizzati dall’associazione Valsuganattiva. Inoltre, l’esponente di 5 Stelle ha chiesto di sapere se ci sono stati altri riscontri in base all’ulteriore serie di filmati consegnati da Valsuganattiva all’Appa e se è intenzione o meno consentire l’accesso alla documentazione da parte del soggetto grazie al quale Appa è stata messa a conoscenza delle violazioni.

La risposta. L’assessore Tonina ha premesso che la Giunta ha avuto recentemente incontri con i rappresentanti Valsugana attiva insieme alla collega Segnana. Nel giugno 2018 è stata contestata una mancata comunicazione della società su fatti accaduti tra l’ottobre 2017 e il gennaio 2018. La società ha poi fatto pervenire elementi in sua difesa e per questo non sono ancora scattate le sanzioni. In seguito è emerso un solo evento emissivo non segnalato al Sava per il quale è stato attivato un altro procedimento sanzionatorio. Ed è stata anche informata l’autorità giudiziaria. Quanto agli ultimi filmati depositati sono in corso le relative verifiche e pertanto non sono ancora stati avviati procedimenti sanzionatori. Quanto al diritto di accesso di Valsuganattiva alla documentazione,, questo va contemperato con il diritto alla privacy della società. La contestazione del diniego all’accesso, Appa ha chiesto un parere all’autorità competente per verificare quali siano gli interessi da far prevalere. A tale richiesta non è stato ancora dato riscontro.

La replica. Degasperi ha osservato che è abbastanza singolare che chi ha avviato l’istruttoria venga poi escluso dal procedimento e si vadano a cercare non i motivi per consegnare i documenti ma gli appigli fragili per evitare di far sapere ai cittadini quale sia lo stato dell’arte e del loro impegno sul territorio. Anche in questo caso la Giunta mette nell’ovatta tutto perché la palla passa agli avvocati. Da un lato dice di volere il dialogo ma dall’altro le risposte latitano. La domanda è: si vuole aspettare o accettare che Valsuganattiva continui ad operare? Inoltre non si è ancora arrivati all’ingiunzione per le sanzioni ma dopo 5 anni la procedura non si potrà più portare avanti.

 

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Lucia Coppola (Futura)
Quale strategia per contrastare la tossicodipendenza?

Lucia Coppola ha chiesto alla Giunta con quale strategie intenda affrontare la grave emergenza della tossicodipendenza che non conosce battute d’arresto soprattutto tra i minori.
La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto ricordando che la Giunta si è interessata del problema fin dall’inizio, considerando il fenomeno tale da richiedere per la Provincia un assetto da vero e proprio stato di guerra. Per questo l’esecutivo ha incaricato Federico Samadem di studiare una strategia adeguata per affrontare la situazione con interventi educativi e non solo repressivi. La problematica, ha proseguito Fugatti, è frutto anche di una scellerata comunicazione orientata alla liberalizzazione di alcune sostanze. Si tratta allora di ripristinare una comunicazione che dica la verità spiegando che tutte le droghe uccidono. Riabilitazione, cura e reinserimento sono indispensabili mettendo un campo un grande sforzo culturale ed organizzativo che coinvolga tutta la comunità. La Giunta auspica quindi una condivisione di questa strategia a tutela dei nostri figli.
La replica. Coppola ha detto che la risposta del presidente fa pensare a un’attenzione particolare nei confronti dei consumatori per il loro recupero e reinserimento nella società. Si è anche augurata che la parte repressiva riguardi gli spacciatori e chi sta sopra di loro, perché alla base di questa disgrazia dell’umanità stanno interessi economici e la malavita organizata anche nella nostra provincia.

 

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Sara Ferrari (Pd)
Sul Cibio quali disegni ha la Giunta?

Sara Ferrari ha chiesto alla Giunta quale disegno si stia mettendo in campo per il Cibio, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Il Cibio, ha ricordato, ha un crescente bisogno di spazi e la soluzione individuata sembrava quella, concordata tra Università e Comune di Trento, dell’edificio della Motorizzazione civile. Scelta che ora sembra messa in discussione e che ha aperto un contenzioso tra Trento e Rovereto, tra collina e città dal quale manca la Giunta che dovrebbe esprimere un disegno complessivo.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto riconoscendo il valore del Cibio giudicato una realtà di eccellenza del Trentino e anche la necessità che non ha ancora trovato soluzioni, di trovare spazi più adeguati per favorire la contaminazione tra attività di ricerca e attività più vicine al mercato. Proprio a questo scopo e anche per creare posti di lavoro, l’assessorato ha proposto di mettere a disposizione il parco tecnologico di progetto Manifattura. Dopo quasi un decennio di mancate decisioni il parco tecnologico permetterebbe di avere la nuova sede entro il giugno del 2020. D’altra parte si ritiene imprescindibile che anche l’università di Trento effettui le sue valutazioni. Il dibattito sull’argomento è comunque salutare per l’individuazione di strategie di sviluppo del nostro territorio.

La replica. Ferrari ha ringraziato per la risposta che appare chiara nell’individuazione della sede presso la Manifattura. Quanto alla mancata decisione circa l’utilizzo dell’area di Piedicastello, La consigliera ha ricordato che questa dipende dal Prg comunale in fase di ultimazione. E ha auspicato che la questione della nuova sede del Cibio sia comunque risolta d’intesa con l’università di Trento.

 

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Paolo Ghezzi (Futura)
Accoglienza:
cosa fa la Giunta
per i 200 disoccupati?

Ghezzi ha chiesto al presidente della Giunta e all’assessore al lavoro quando intendano riconvocare il tavolo per comunicare che cosa hanno in concreto intenzione di fare per i circa 200 disoccupati, trentini e in gran parte giovani, del settore accoglienza creati dalle scelte del governo provinciale.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto ricordando che nel giugno scorso la Giunta aveva convocato il tavolo tecnico relativo agli operatori dell’accoglienza presenti i sindacati e i datori di lavoro. Questo per raccogliere tutti i dati sui lavoratori licenziati e a rischio. Ad oggi di tutti loro ne restano disoccupati 19, convocati per essere ricollocati dall’Agenzia del lavoro. Di questi all’incontro dell’Agenzia se ne sono presentati 12. Sono ora in fase di verifica le esigenze e le competenze personali e professionali di ciascuno. Si propone anche il servizio specialistico di inserimento lavorativo. Ad oggi 3 lavoratori hanno intrapreso il percorso presso il centro per l’impiego e il tavolo tecnico è già stato riconvocato l’8 novembre presso l’Agenzia del lavoro.

La replica. Ghezzi ha preso atto con piacere che i numeri sono stati ridimensionati anche se resta da vedere che accadrà ai 93 lavoratori a rischio.

 

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Luca Guglielmi (Fassa)
Quando è previsto il fine lavori del cantiere in zona Cernadoi?

Il consigliere chiedeva quali siano le tempistiche per il “fine lavori” del cantiere in zona Cernadoi e di ripristino della stessa area nella frazione di Alba di Canazei, aperto da diversi anni, lavori commissionati dal Servizio Bacini Montani della Pat per la sistemazione idraulico-forestale del Rio Cernadoi.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha ricordato che l’intervento è finalizzato alla riduzione del pericolo sul rio Cernadoi in modo da prevenire i fenomeni valanghivi rischiosi anche per l’abitato. Di qui la lunghezza richiesta per completare i lavori. Quelli conclusivi, ha spiegato Zanotelli, non sono stati realizzati perché gli addetti di zona sono stati impegnati negli interventi urgenti che si sono resi necessari degli ultimi mesi, inclusi quelli richiesti dalle conseguenze della tempesta Vaia. I lavori, ha concluso, riprenderanno la prossima primavera in modo da ripristinare l’area per la stagione estiva.

 

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Paola Demagri (Patt)
Perché non procedono gli scavi previsti dai lavori per il Liceo Russel di Cles?

La consigliera chiedeva, come già fatto con una sua interrogazione che non ha ancora ottenuto risposta, perché non procedono i lavori di scavo che dovevano terminare il 19 settembre scorso, previsti dal progetto esecutivo per la realizzazione della nuova succursale del Liceo Bertrand Russel di Cles, atteso da 20 anni.
La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che nell’area era stato riscontrato il superamento di limiti di concentrazione di inquinamento del suolo. Per questo dopo la consegna solo parziale dei lavori nel giugno scorso, il 16 settembre sono stati presentati i dati finalizzati al progetto di bonifica dell’area. Dati che sono stati forniti anche all’Appa. I lavori di scavo per l’approntamento dell’area inizieranno il mese prossimo.

 

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Lorenzo Ossanna (Patt)
Quando partirà il programma di interventi informativi anticarie nelle strutture per l’infanzia?

Il consigliere chiedeva se si intenda attivare e quando un programma di interventi informativi per la prevenzione delle carie nei primi anni di vita presso le strutture a servizio dell’infanzia proposto da un gruppo di lavoro interdisciplinare creato dall’Apss.
La risposta. L’assessore Segnana ha ricordato che nella nostra provincia l’attenzione va mantenuta alta perché solo il 70% dei bambini risulta esente da carie mentre la percentuale dovrebbe risultare del 90%. Per questo l’apposito tavolo di lavoro interdisciplinare creato dalla Provincia sta predisponendo un programma di incontri che individui le misure più efficaci da adottare nella fascia 0-3 anni, in collaborazione con il personale educativo.

 

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Giorgio Tonini (Pd)
Quali azioni per far coesistere grandi carnivori e presenza umana?

Il capogruppo dei Dem, visto che l’esecutivo continua ad invocare una specifica norma di attuazione per la gestione dei grandi carnivori – nonostante la sentenza con cui la Corte costituzionale abbia invitatoi la Pat ad esercitare le proprie prerogative per perseguire l’obiettivo la coesistenza tra umani e grandi carnivori – chiedeva quali azioni la Giunta abbia intrapreso per perseguire l’obiettivo della compatibilità, la cui possibilità è stata negata dall’esecutivo, tra umani e grandi carnivori.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha ricordato i vari ambiti in cui la Giunta sta sviluppando la ricerca di questa compatibilità. Le linee guida per l’attuazione della normativa esistente sono ormai nella fase della definizione finale. L’esecutivo ha inoltre dimostrato di assumersi le proprie responsabilità anche con l’ordinanza di cattura di M49. Crediamo comunque che occorra tutelare anche l’agricoltura di montagna e il patrimonio zootecnico con le relative aziende agricole.
La replica. Tonini ha preso atto che anche per la Giunta non vi è bisogno di alcuna norma di attuazione e che la Giunta può intervenire prendendosi le sue responsabilità nell’ambito delle normative europee e nazionali già esistenti. A questo punto sono attese decisioni precise da parte dell’esecutivo per il quale è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.

 

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Ivano Job (Lega)
Problema SS 239 a Dimaro: la Pat potrebbe incaricare il Comune della soluzione.

Considerato che il tratto di strada SS 239 che attraversa l’abitato di Dimaro, quotidianamente percorso da auto da mezzi pesanti, versa da anni in condizioni critiche (buche e fratture e sconnessioni dovute ad infiltrazioni), Job chiedeva alla Giunta come intenda risolvere il problema anche valutando di delegare al Comune l’intervento con un finanziamento diretto.
La risposta. Il presidente Fugatti ha segnalato che la struttura competente della Provincia ha sospeso l’intervento risolutivo in attesa che siano completati i lavori per la fognatura e l’acquedotto che comportano la demolizione della pavimentazione. La sistemazione definitiva saranno programmati di concerto tra il servizio gestione strada e il Comune di Dimaro.

 

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Piero De Godenz (UpT)
Trento centro aperto per i lavori della rotatoria

De Godenz ha chiesto alla Giunta se sia stata valutata l’apertura del casello di Trento centro dell’A22 per la durata dei lavori di realizzazione della nuova rotatoria di Campotrentino per favorire i cittadini che devono recarsi da Trento centro a Trento nord.
La risposta. Il presidente Fugatti ha chiarito che attualmente Trento centro è chiuso per alleggerire il carico di traffico sulla rotatoria di via Berlino. Per questo motivo al momento non è in previsione la sua apertura. Fugatti ha inoltre segnalato che la Pat e la A22 stanno stipulando un accordo chiamato urban pass che prevede delle gratuità, mirate proprio a favorire il decongestionamento della tangenziale. Inoltre, al fine di risolvere le criticità su via Berlino sono allo studio ipotesi di migliorie dello svincolo che possano alleggerire il traffico entrante nella città di Trento.
La replica. Scettico il proponente: portare chi scende da San Michele fino a Trento sud per decongestionare l’ingresso in città e congestionare invece il tratto di ritorno è a suo avviso un’assurdità, anche perché il casello in uscita a Trento centro sarebbe di fatto agibile e i lavori dello scorso anno hanno già migliorato l’accesso al centro città.

 

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Alessio Manica (Pd)
Valdastico, il tracciato concordato con chi?

Manica ha chiesto alla Giunta con quale atto il Comitato paritetico Ministero, Regione Veneto e Pat abbia concordato il tracciato della Valdastico che viene presentato da un anno a questa parte dalla Giunta, cioè quello attraverso le valli del Leno con uscita a Rovereto sud. Tracciato ben diverso da quello contenuto nel documento conclusivo del Comitato pubblicato il 9 febbraio 2016.

La risposta. Il presidente Fugatti ha chiarito che a partire dal 15 febbraio 2017 è stato attivato un gruppo tecnico che in sede ministeriale si è ripetutamente riunito e dai lavori sono emersi il modello trasportistico e di mobilità tra i due territori Trentino e Veneto. L’ipotesi alternativa con sbocco a Rovereto sud tiene conto delle ricadute su Rovereto e sulla Vallagarina, oltre che del programma elettorale dell’attuale coalizione di governo che tra i principali impegni assunti aveva il sì alla Valdastico per favorire il collegamento con il Veneto e nel contempo per decongestionare il traffico in Valsugana. Il 12 marzo scorso è stata inoltrata al Mit una nota a firma congiunta Trentino-Veneto cui cui si rilevava che le attività del gruppo di coordinamento non fossero ancora concluse e si chiedeva di riattivare il tavolo e di esplorare tutte le opzioni volte a connettere Veneto e Trentino esplorando le ipotesi sopra descritte. Il 9 aprile è stata inoltrata una specifica relazione per meglio illustrare la proposta che prevede anche la connessione con A22 a sud di Rovereto nel quadro della strategia generale di mobilità. Da aprile ad agosto nel più ampio spirito di collaborazione la Pat ha fornito tutte le documentazioni tecniche necessarie alla concessionaria A4 e quella che è emersa è una soluzione di fattibilità attualmente in fase procedurale, che però risulta sostenibile nel sistema in cui è inserita e rispondente alle richieste poste dalla Giunta. Lo studio di fattibilità sarà trasferito al Mit che farà le opportune valutazioni. Per quanto ci risulta è sostenibile sia sul piano ambientale e tecnico.

La replica. Manica ha chiesto di avere il testo della risposta di cui si è detto insoddisfatto: da un anno ci stiamo muovendo con incontri informali, ma senza alcun formale aggiornamento sull’esito del tavolo paritetico previsto per legge. Manca dunque un accordo formale e ci si muove solo sulla base di un programma elettorale.

 

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Luca Zeni (Pd)
Coop sociali la Giunta che idee ha?

Zeni ha chiesto alla Giunta quali siano gli orientamenti della Giunta sul futuro del sistema della Cooperazione sociale del Trentino e se in questi orientamenti si trovino anche i motivi dell’assenza dell’assessora dall’incontro, da lei stessa convocato, con i delegati del settore.
La risposta. L’assessora Segnana ha chiarito il proprio dispiacere per non aver potuto partecipare alla consulta, incontro da me convocato per approfondire precisi temi ed ipotesi, ha chiarito. Il 4 novembre è già stato concordato un altro incontro, ha detto e questo è certamente un tema politico, come quelli di cui si è fatto portavoce il proponente nel suo mandato. Da quando sono stata eletta assessora alla salute lei non ha perso occasione, ha aggiunto rivolta a Zeni, per criticare me e il mio ruolo. Fortunatamente i fatti sono qui a dimostrare il lavoro svolto in questo anno straordinario dal punto di vista professionale ed umano.

La replica. Mi fa piacere che per lei questo sia stato un anno straordinario, ha replicato Zeni. Ci chiediamo però se sia stato un anno altrettanto straordinario per chi sta aspettando risposte dal sistema, per le famiglie che stanno aspettando che si realizzi la riforma del welfare, per il mondo della sanità che aspetta risposte. Lei rappresenta un settore fondamentale, quello della sanità e del sociale, ha aggiunto, che purtroppo in questo momento è immobile: le riforme vanno attuate oppure modificate, mentre qui si sta solo prendendo tempo.

 

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Giorgio Leonardi (Forza Italia)
Sportelli postali altro giro di vite quali risposte?

Leonardi ha chiesto alla Giunta se sia al corrente delle intenzioni di Poste Italiane spa di effettuare un nuovo giro di vite sugli sportelli postali con la paventata chiusura dello sportello di Trento 4 di via Scopoli a Cristo Re, la chiusura pomeridiana di quello di via Gazzoletti, sempre a Trento, e quelli di Cles e di Mezzolombardo.
La risposta. La Pat verifica costantemente l’adempimento degli obblighi di Poste italiane, ha detto il presidente Fugatti e riguardo alle ipotesi di chiusura citate dall’interrogante è in corso un’interlocuzione per chiarirne la fondatezza e non appena avremo novità sarà nostra cura informarne tempestivamente il consiglio, ha aggiunto il presidente. L’orientamento della Provincia rimane quello di assicurare il servizio anche alle aree più decentrate del nostro territorio, ha rassicurato.
La replica. Leonardi ha ringraziato per la risposta di cui si è ritenuto soddisfatto.

 

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Alex Marini (5 Stelle)
All’ex Macello di San Giorgio Liceo Depero o un parco?

Marini voleva sapere se l’ipotesi di collocale il Liceo Depero nell’area ex Macello di San Giorgio a Rovereto sia stata definitivamente scartata, e quale sia l’esito finale del confronto con il Comune di Rovereto in ordine alle scelte urbanistiche sollecitate dalla cittadinanza per la creazione di un parco e di parcheggi.

La risposta. L’assessore Spinelli ha chiarito che la soluzione iniziale di collocale il Liceo Depero nell’area ex Macello di San Giorgio ha un costo stimato di 17 milioni di euro circa. Successivamente, su sollecitazione del Comune si è verificata una soluzione alternativa con realizzazione di parcheggio e parco e costi stimati pari a 23,5 milioni di euro. Aldilà dei costi, però, pare che l’ipotesi iniziale risponda meglio alle esigenze didattiche e dunque la soluzione sull’area ex Macello non sia da considerare definitivamente scartata.
La replica. L’assessore ha confermato quanto già si sapeva, ha replicato Marini. I cittadini resteranno senza risposta, purtroppo, ha aggiunto e credo che la bontà delle scelte non sia solo relativa alla qualità dei progetti, ma anche alla qualità del processo decisionale, che preveda trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali. Qui mancano informazioni chiare e sembra si voglia tergiversare all’infinito lasciando i cittadini senza risposte chiare.

 

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Ugo Rossi (Patt)
Uscita della Valdastico a Rovereto sud: c’è lo studio di fattibilità?

Rossi voleva sapere quando il presidente della Provincia renderà noti i risultati dello studio di fattibilità, che aveva annunciato di presentare entro l’agosto scorso, sull’ipotesi di uscita dell’autostrada A31 Valdastico nord a Rovereto Sud.
La risposta. Siamo in questa fase, ha chiarito il presidente Fugatti: nel mese di settembre la concessionaria A4 ha presentato il lavoro conclusivo dello studio di fattibilità del collegamento, che sarà inviato al Ministero che quindi lo consegnerà formalmente alle amministrazioni interessate. Su questo documento saranno avviate tutte le attività di concertazione e confronto con le comunità locali, come già fatto fin qui sul progetto di massima da noi stilato ed illustrato alle amministrazioni. Non è vero che non ci sia stata la concertazione fino ad oggi, cosa che non mancherà anche in futuro.

La replica. C’è un informazione che lei non da, ha replicato Rossi al presidente Fugatti: quella degli atti ufficiali dell’A4 del 2018, laddove emerge che vale la pena uscire a Trento sud anziché a Trento centro. Se si rendessero noti quei documenti tutti saprebbero pesare il valore dell’uno e dell’altro intervento.

 

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Vanessa Masè (La Civica)
Quali iniziative contro le speculazioni nella gestione dei pascoli?

Alla luce delle criticità emerse e mai risolte nella gestione dei contributi previsti dalla Pac per la zootecnia, gli allevatori e il territorio, Masè voleva sapere quali iniziative politiche sono state messe o si intendono mettere in campo per contrastare e controllare eventuali derive speculative nella gestione dei pascoli trentini.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha chiarito che una delle tematiche affrontate all’ultimo tavolo verde e considerate come prioritarie anche nella programmazione con gli uffici. Le linee d’intervento prevedono di intervenire sui tavoli nazionali deputati ad attuare le scelte chiedendo l’adozione della piena convergenza interna che avrebbe l’effetto di mettere tutti sullo stesso piano; di approvare modifiche significative tese ad introdurre criteri più stringenti sui giorni di monticazione e sui limiti temporali degli stessi; di proseguire sulle politiche attuali riguardanti l’indennità compensativa con maggiore attenzione alle aziende più virtuose; di dare valore e cogenza agli strumenti per la gestione delle malghe pubbliche a chi dimostra di avere applicato ile direttive della Giunta. Infine verrà inviata una nota dall’assessorato per rimarcare questa questione, ha aggiunto Zanotelli che ha ammesso che non sarà semplice trattare questo tema nell’ambito dei tavoli europei, ma che queste istanze saranno convintamente portate all’attenzione.
La replica. Soddisfatta della risposta, Masè ha chiesto copia del testo.

 

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Alessandro Olivi (Pd)
Valdastico a Rovereto sud: Fugatti apra il confronto con le comunità locali

Olivi voleva sapere se alla luce della sua volontà di non calare dall’alto le decisioni sull’uscita della Valdastico a Rovereto sud, non ritenga corretto aprire un confronto trasparente con le comunità e gli enti locali dei territori interessati dal tracciato ipotizzato per ascoltarne la voce, le preoccupazioni e le proposte.
La risposta. La Giunta, ha chiarito Fugatti, attiverà tutti gli strumenti necessari per la concertazione con le aree interessate, a differenza di quanto fatto in passato da precedenti amministrazioni. Questa attività è stata già svolta, di fatto, anche sui documenti informali inviati al Mit. Da aprile ad agosto 2019 infatti la Pat ha fornito al concessionario le informazioni tecniche che hanno portato alla redazione dello studio di fattibilità, a nostro giudizio sostenibile dal punto di vista sia tecnico che ambientale. Ogni prossimo passaggio, ha rassicurato il presidente, sarà tempestivamente condiviso con i territori e sarà oggetto di confronto ufficiale con le amministrazioni comunali di Rovereto, valle del Leno e aree interessate.

La replica. Mi riferivo non solo ad una comunicazione formale sugli atti, ha replicato Olivi, bensì anche ad un’operazione politica di ascolto e confronto con le comunità con riferimento alla preoccupazione trasversale sulla progettazione di quest’opera. Non solo comunicazione, ma anche capacità di ascolto e disponibilità ad assorbire alcune sollecitazioni che vengono dal basso, dunque. Infine, un consiglio al presidente Fugatti: quello di trattenersi dal giustificare le proprie azioni con rimandi ad azioni svolte dall’amministrazione del passato.

I lavori dell’Aula proseguono con la discussione delle 4 mozioni all’ordine del giorno.

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