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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * ASSESTAMENTO BILANCIO – COVID: « FUGATTI, SONO STATE NECESSARIE DUE MANOVRE ANTICRISI PER SOSTENERE IMPRESE E REDDITI DELLE FAMIGLIE »

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12.34 - venerdì 24 luglio 2020

Consiglio, partita la maratona dell’assestamento. Oggi alle 11 si è aperta in Consiglio la “maratona” sulla manovra di assestamento del bilancio. Nella relazione che ha dato in via ai lavori, che riprenderanno lunedì mattina alle 10, il presidente della Giunta ha ricordato che Covid – 19 rappresenta uno spartiacque storico, una battaglia dolorosa contro un evento impensabile che non è ancora vinta. Il presidente ha poi rivendicato uno stile di governo pragmatico senza perdere di vista la visione strategica. Una spinta forte, in questi mesi di governo, ha ricordato, è stata data ai lavori pubblici ai quali sono già stati destinati 380 milioni. Altro capitolo, quello dell’ammodernamento del sistema Provincia, puntando sullo snellimento burocratico.

Con l’impatto dell’epidemia, ha ricordato inoltre, sono state necessarie due manovre anticrisi per sostenere imprese e redditi delle famiglie e questo assestamento è un ponte tra le misure già adottate e quelle che entreranno nella manovra di bilancio di fine anno. Per questo assestamento, per il presidente, gli spazi sono limitati anche se ci sono schiarite nel rapporto finanziario con lo Stato. Dal governo sono arrivati 137 milioni ai quali se ne sommeranno altri 218. C’è poi il punto interrogativo sulle risorse Ue e ha ricordato che il Trentino si è fatto già riconoscere un finanziamento di 300 milioni dalla Bei allo 0,051% di interesse. Quindi, da soli si è riusciti a tamponare un mancato gettito di 350 milioni quest’anno e 235 sul 2021 e mettere sul piatto altri 450 milioni di investimenti per il biennio 2020 – 21.

L’assestamento, ha continuato, punta sull’efficienza burocratica e sull’operatività, cioè su interventi che non hanno bisogno di tempi lunghi che riguardano la casa per riqualificare il patrimonio edilizio; incentivi per l’assunzione di personale soprattutto nei settori turistici; il dimezzamento dell’Imis per le strutture turistiche, il sostegno alle coop e alle Pmi e al piccolo commercio. Ci sono poi 170 milioni di euro per interventi pubblici, 60 di questi destinati ai comuni per opere immediatamente cantierabili e quelli per le Olimpiadi. Per la scommessa della riapertura della scuola a settembre l’assestamento prevede 45 milioni. Trenta milioni vanno alla sanità per l’emergenza Covid.

Una manovra con i piedi per terra, ha continuato, ma senza perdere di vista la prospettiva. E in questo alveo si pone l’apertura della facoltà di medicina perché Covid ha dimostrato l’importanza strategica della salute. Il presidente ha rivendicato che il Trentino è stata la prima provincia d’Italia a far rientrare i bambini negli asili e il personale della Pat in ufficio per tornare in sicurezza alla normalità.

Infine, il presidente ha espresso una cauta soddisfazione per il dialogo con lo Stato che ha portato risultati che permetteranno anche di riavviare la stagione contrattuale per il pubblico impiego. Ma l’autunno, ha continuato, rappresenta una nuova difficile sfida sul piano sanitario e economico, occupazionale quando finirà la proroga alla cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti, e della finanza pubblica. Una sfida, ha concluso, che insieme la classe dirigente trentina in senso lato e a tutti i livelli dovrà e saprà affrontare con coraggio, anche quello di dover abbandonare ataviche remore del popolo trentino come il ricorso al debito.

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