Il Consiglio provinciale ha interrotto in anticipo la seduta di lavori del mattino, per consentire ai suoi membri di esaminare la norma che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, stamane in Conferenza dei capigruppo, ha proposto di portare quanto prima al voto dell’aula. Si tratta del recepimento di una norma statale, con cui vengono previsti i commissari speciali per l’accelerazione delle opere pubbliche strategiche, figure che equivarranno a vere e proprie stazioni appaltanti, con poteri speciali di deroga sulle procedure previste dalla normativa urbanistica.
La Pat in primavera ha già creato (l.p. 3/2020) i “supervisori delle opere pubbliche”, pensati per sbloccare l’iter di quelle arenate nelle secche delle procedure e della burocrazia. La normativa statale è però andata oltre, prima prevedendo i “supergroup”, poi alzando ancora l’asticella con i commissari, che Fugatti ha detto di ritenere uno strumento interessante per stimolare ulteriormente l’agilità degli appalti pubblici.
Il presidente ha chiarito che approvare una norma provinciale ad hoc significa anche esercitare gli spazi dell’autonomia speciale, chiarendo che il Trentino avrà i suoi commissari, applicati a opere che saranno individuate dalla Giunta provinciale. La norma in questione è già scritta e l’ipotesi è di farne un emendamento al ddl 66/ XVI all’esame dell’aula, quello riferito alla cancellazione dell’Imis 2020.
Nel pomeriggio si deciderà se procedere in questo modo.
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