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CMST * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA TRENTO: « L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON ESITA AD ACCUSARE “I COMITATI” DI DIFFONDERE NOTIZIE FALSE, AL SOLO SCOPO DI “TERRORIZZARE” I CITTADINI »

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16.19 - mercoledì 26 ottobre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La lettura dei giornali, l’ascolto dei servizi televisivi propone una reazione scomposta dell’amministrazione comunale di Trento che non esita ad accusare “i Comitati” di diffondere notizie false, al solo scopo di “terrorizzare” i cittadini. E l’assessore aggiunge che evidentemente chi fosse contro il progetto non può voler altro che mantenere i camion in autostrada. Si tratta di critiche che denotano una certa irrequietezza in chi le offra.

Innanzitutto i riscontri critici e problematici nei confronti del progetto possono essere attinti direttamente dall’autorevole fonte costituita dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in tutti i suoi pareri e provvedimenti, compresi quelli di approvazione. Esso, infatti condiziona il prosieguo della progettazione alla ribaditura, del tutto irrituale, di prescrizioni sul progetto che sono dovute essere ribadite più volte, poiché non ancora ottemperate o respinte in maniera che quel consesso ha ritenuto irricevibile. Si dirà che, una ordinanza del Commissario Paola Firmi ribadisce l’impegno a rispettare quelle prescrizioni nella fase di progettazione esecutiva, da affidare all’esito della gara d’appalto europea. Ciò dimostra solo che allo stato il progetto a base di gara non è ottemperante quelle prescrizioni.
Si tratta ancora di una situazione che è sfociata nell’irregolarità palese, che per altro sarà oggetto di vaglio amministrativo da parte del TAR.

Serve evidenziare, a questo proposito, che tutto ciò, a parte i risvolti sorprendenti (forse anche per l’amministrazione del comune di Trento) fa parte della normale dialettica tecnico amministrativa di qualsiasi paese civile. Il mettere a conoscenza i cittadini che ne sono stati coinvolti di tali elementi, non costituisce alcun atto finalizzato a produrre terrore. Interpretare ciò diversamente è cosa che merita una spiegazione più seria di quella che, in apparenza, fornisca il signor sindaco di Trento.

Nella dichiarazione proposta dall’assessore competente, poi, la soglia dell’assurdo è oltrepassata di slancio, poiché non c’è nesso logico alcuno tra criticare un apparentemente mal sviluppato progetto ferroviario e la volontà di trattenere i camion in autostrada.
Gli sfugge che, a parte il caso dei contrari in toto alla nuova opera e in genere ad opere simili in stile Val di Susa, da quasi tutti i comitati non sono mancate proposte, che a vario titolo hanno suggerito modifiche all’opera allo scopo di lasciarla realizzare in modo più congruo di quanto non sia ravvisabile dal progetto di fattibilità prodotto anche sotto il suo controllo.

Gli sfugge pure che, se le ferrovie avessero seriamente intrapreso programmaticamente un processo mirante alla riacquisizione del traffico merci alla rotaia, avrebbero dovuto palesare una seria ed estesa programmazione di terminali e infrastrutture intermedie della logistica dedicate allo scopo, delle quali c’é pochissima o nessuna traccia nella stracca documentazione al riguardo appartenente al progetto di fattibilità che gli è tanto caro.
Ci vuol’altro!

Ora appare chiaro come non sia mancato il tempo per esaminare a fondo le manchevolezze delle soluzioni adottate e non è congruo pretendere di trasformare serie e fondate critiche che sono riconducibili persino a fonti autorevoli e trasporle a tentativo di fuorviare l’opinione pubblica in modo da suscitare eccessivo timore. Siamo purtroppo prosaicamente di fronte a un cattivo progetto a ad una amministrazione che desidera buttarla in “caciara”.

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I portavoce
Ing. Ezio Viglietti Ing. Pina Lopardo
COMITATO MOBILITÀ SOSTENIBILE TRENTINO CMST

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