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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO DEI MINISTRI: NOTA AGGIORNAMENTO DOCUMENTO ECONOMIA E FINANZA

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17.02 - sabato 23 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Presidenza Consiglio dei Ministri) – Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, sabato 23 settembre 2017, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.

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NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) 2017, cui è allegata anche la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012.

La Nota, propedeutica alla legge di bilancio che dovrà essere presentata al Parlamento entro il 20 ottobre, registra i più recenti effetti positivi delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal Governo negli ultimi anni e aggiorna di conseguenza le stime sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo, nonché gli obiettivi programmatici rispetto a quelli contenuti nel DEF dell’aprile scorso.

La strategia del ‘sentiero stretto’ ha consentito al Paese, negli ultimi anni, di far ripartire il ciclo della crescita mantenendo al contempo alta la guardia sul versante del consolidamento dei conti pubblici. Ciò ha consentito, in particolare, di avviare la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto interno lordo (PIL).

A partire dal 2014 è stata adottata una strategia di politica economica che ha portato alla progressiva riduzione delle tasse, all’introduzione di incentivi per gli investimenti delle imprese e a sostegno delle riforme strutturali, a misure di contrasto alla povertà. Il compromesso equilibrato tra l’esigenza di sostenere la crescita economica e l’occupazione e l’esigenza di proseguire in una gestione oculata della finanza pubblica ha inciso positivamente sulla reputazione del Paese sui mercati e nel contesto europeo. Grazie al costante confronto con gli interlocutori della Commissione europea, l’Italia oggi può, ancora una volta, adottare una manovra per il prossimo anno con caratteri espansivi e più marcati rispetto a quelli previsti nel DEF di aprile, con conseguenti vantaggi per la crescita economica, l’occupazione e la lotta alle disuguaglianze. Verranno completamente disattivate le cosiddette ‘clausole di salvaguarda’ per il 2018, evitando quindi aumenti dell’Iva e delle accise.

Nei mesi più recenti si stanno rafforzando gli effetti attesi dalle riforme strutturali varate dal 2014. Il prodotto interno lordo che solo ad aprile scorso era stimato in crescita dell’1,1% per l’anno in corso, viene ora previsto in aumento dell’1,5%. Per il 2018 la crescita del PIL è stimata allo stesso livello, contro l’1% indicato nel DEF.

L’indebitamento netto proseguirà il trend di miglioramento che lo ha caratterizzato negli ultimi anni. Il rapporto tra disavanzo e PIL è previsto attestarsi al 2,1% nel 2017, per scendere ancora fino all’1,6% il prossimo anno. Nel nuovo scenario programmatico, in coerenza con la Comunicazione alla Commissione europea del maggio scorso, l’aggiustamento strutturale di bilancio tra il 2017 e il 2018 viene previsto di 0,3 punti percentuali, invece che di 0,8 punti come era stato indicato nel DEF. Il percorso di riduzione del disavanzo proseguirà ad un ritmo sostenuto negli anni successivi consentendo di raggiungere il sostanziale pareggio di bilancio nel 2020.

Il rapporto tra debito pubblico e PIL, per il quale si è registrata, per la prima volta, una riduzione nel 2015 dopo sette anni di crescita ininterrotta, riprenderà a scendere nel 2017 per proseguire costantemente in questa direzione negli anni successivi.

Di seguito la tabella con le principali grandezze del quadro programmatico.

 

INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA (in percentuale del PIL) (1)

2015
2016
2017
2018
2019
2020

QUADRO PROGRAMMATICO

Indebitamento netto

-2,6

-2,5

-2,1

-1,6

-0,9

-0,2

Saldo primario

1,5

1,5

1,7

2,0

2,6

3,3

Interessi

4,1

4,0

3,8

3,6

3,5

3,5

Indebitamento netto strutturale (2)

-0,1

-0,9

-1,3

-1,0

-0,6

-0,2

Variazione strutturale

0,3

-0,8

-0,4

0,3

0,4

0,4

Debito pubblico (lordo sostegni) (3)

131,5

132,0

131,6

130,0

127,1

123,9

Debito pubblico (netto sostegni) (3)

128,0

128,5

128,2

126,7

123,9

120,8

Obiettivo per la regola del debito (4)

122,8

Proventi da privatizzazioni

0,4

0,1

0,2

0,3

0,3

0,3

QUADRO TENDENZIALE

Indebitamento netto

-2,6

-2,5

-2,1

-1,0

-0,3

-0,1

Saldo primario

1,5

1,5

1,7

2,6

3,3

3,5

Interessi

4,1

4,0

3,8

3,6

3,5

3,6

Indebitamento netto strutturale (2)

-0,2

-1,0

-1,4

-0,4

0,1

-0,1

Variazione strutturale

0,2

-0,8

-0,4

1,0

0,5

-0,1

Debito pubblico (lordo sostegni) (3)

131,5

132,0

131,6

129,9

127,1

124,3

Debito pubblico (netto sostegni) (3)

128,0

128,5

128,2

126,6

123,9

121,2

MEMO: DEF (aprile 2017), quadro programmatico

Indebitamento netto

-2,7

-2,4

-2,1

-1,2

-0,2

0,0

Saldo primario

1,5

1,5

1,7

2,5

3,5

3,8

Interessi

4,1

4,0

3,9

3,7

3,7

3,8

Indebitamento netto strutturale (2)

-0,5

-1,2

-1,5

-0,7

0,1

0,0

Variazione strutturale

0,3

-0,7

-0,3

0,8

0,8

-0,1

Debito pubblico (lordo sostegni) (5)

132,1

132,6

132,5

131,0

128,2

125,7

Debito pubblico (netto sostegni ) (5)

128,5

129,1

129,1

127,7

125,0

122,6

PIL nominale tendenziale (val. assoluti x 1.000)

1652,2

1680,5

1716,5

1768,7

1821,7

1876,6

PIL nominale programmatico (val. assoluti x 1.000)

1652,2

1680,5

1716,5

1770,3

1830,6

1893,3

(1) Eventuali imprecisioni derivano da arrotondamenti.
(2) Al netto delle una tantum e della componente ciclica.
(3) Al lordo ovvero al netto delle quote di pertinenza dell’Italia dei prestiti a Stati membri dell’UEM, bilaterali o attraverso l’EFSF, e del contributo al capitale dell’ESM. A tutto il 2016 l’ammontare di tali quote è stato pari a circa 58,2 miliardi, di cui 43,9 miliardi per prestiti bilaterali e attraverso l’EFSF e 14,3 miliardi per il programma ESM (cfr. Banca d’Italia, bollettino statistico ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ del 15 settembre 2017). I valori di consuntivo del 2015 e del 2016 tengono conto delle revisioni del PIL contenute nelle Tabelle allegate al comunicato stampa Istat “Conti economici nazionali del 2016” del 22 settembre 2017. Le stime considerano proventi da privatizzazioni e altri proventi finanziari pari allo 0,2 per cento nel 2017 e 0,3 per cento del PIL annuo nel periodo 2018-2020. Le stime scontano l’ipotesi di una riduzione delle giacenze di liquidità del MEF per circa 0,7 per cento del PIL nel 2017 e per oltre lo 0,1 per cento di PIL nel 2018 e nel 2019. Lo scenario dei tassi di interesse utilizzato per le stime si basa sulle previsioni implicite derivanti dai tassi forward sui titoli di Stato italiani del periodo di compilazione del presente documento.
Lo scenario dei tassi di interesse utilizzato per le stime si basa sulle previsioni implicite derivanti dai tassi forward sui titoli di Stato italiani del periodo di compilazione del presente documento.
(4) Livello del rapporto debito/PIL che assicurerebbe l’osservanza della regola sulla base della dinamica prevista al 2020 (criterio forward-looking). Per ulteriori dettagli si veda il Paragrafo III.4.
(5) Al lordo ovvero al netto delle quote di pertinenza dell’Italia dei prestiti a Stati membri dell’UEM, bilaterali o attraverso l’EFSF, e del contributo al capitale dell’ESM. Le stime considerano proventi da privatizzazioni e ulteriori risparmi destinati al Fondo ammortamento pari allo 0,3 per cento del PIL negli anni 2017-2020.

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OTTO PER MILLE PER LA RICOSTRUZIONE POST-SISMA

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la deroga ai criteri di utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) a diretta gestione statale ai fini della ricostruzione e del restauro del patrimonio culturale danneggiato dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016.

La deroga, che riguarda le quote derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025, si rende necessaria per consentire l’immediata assegnazione delle quote parte ai beni culturali dei comuni terremotati per l’anno in corso e per il 2018, anziché a partire dal 2019 come attualmente previsto, in modo da accelerarne la ricostruzione.

La deroga è approvata a norma dell’articolo 2-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, che consente di concentrare le risorse per specifici interventi, tenendo conto di situazioni urgenti ed eccezionali.

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NOMINA A SOTTOSEGRETARIA ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Il Presidente Paolo Gentiloni ha informato il Consiglio dei ministri dell’intenzione di nominare la dott.ssa Paola DE MICHELI Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio. La dott.ssa De Micheli cesserà quindi dalla carica di Sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze.

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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Valenzano (Bari), a norma dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).

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NOMINE

Il Consiglio dei ministri ha deliberato:

– su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, acquisito il parere favorevole della Conferenza unificata, la conferma per ulteriori tre anni dell’incarico di Direttore dell’Agenzia del demanio conferito all’ing. Roberto REGGI;

– su proposta della Ministra della difesa Roberta Pinotti, la nomina del generale di squadra aerea del ruolo naviganti normale dell’Arma aeronautica in servizio permanente Fernando GIANCOTTI a Comandante della squadra aerea.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato ventitré leggi regionali, deliberando di impugnare:

1) la legge della Regione Basilicata n. 19 del 24/07/2017, recante “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”, in quanto alcune norme in materia di governo del territorio e pianificazione paesaggistica violano la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente di cui all’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione. Altre norme in materia di interventi edilizi invadono la competenza legislativa esclusiva statale in materia di ordinamento civile e penale e violano l’articolo 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione. Altre norme ancora in materia sanitaria violano l’art. 117, terzo comma, della Costituzione, contrastando con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di tutela della salute. Infine, ulteriori norme, riguardanti la distribuzione e l’esercizio delle sale da gioco, violano l’art. 117, comma 2, lett. h), invadendo la competenza statale in materia di ordine pubblico e sicurezza;

2) la legge della Regione Veneto n. 28 del 05/09/2017, recante “Nuove disposizioni in materia di uso dei simboli ufficiali della Regione del Veneto. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 20 maggio 1975, n. 56 “Gonfalone e stemma della Regione””, in quanto alcune norme riguardanti l’esposizione della bandiera veneta contrastano con la legislazione statale relativa all’uso dei simboli ufficiali. Ne consegue l’invasione nella competenza legislativa riservata allo Stato in materia di “ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali”, stabilita dall’articolo 117, secondo comma, lett. g) della Costituzione, nonché la violazione dei principi costituzionali di ragionevolezza, uguaglianza e di unità di cui agli articoli 3 e 5 della Costituzione;

e di non impugnare:

1) la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 28 del 21/07/2017, recante “Disposizioni in materia di risorse agricole, forestali e ittiche e di attività venatoria”;

2) la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 29 del 21/07/2017, recante “Misure per lo sviluppo del sistema territoriale regionale nonché interventi di semplificazione dell’ordinamento regionale nelle materie dell’edilizia e infrastrutture, portualità regionale e trasporti, urbanistica e lavori pubblici, paesaggio e biodiversità”;

3) la legge della Regione Abruzzo n. 38 del 27/07/2017, recante “Interventi in favore dell’aeroporto d’Abruzzo, modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 18/2001, 62/1983, 4/2011 e ulteriori disposizioni”;

4) la legge della Regione Abruzzo n. 39 del 27/07/2017, recante “Modifiche all’articolo 7 della L.R. 10/2017, modifiche alla L.R. 77/1999 e ulteriori disposizioni”;

5) la legge della Regione Lazio n. 8 del 26/07/2017, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)”;

6) la legge della Regione Sardegna n. 13 del 27/07/2017, recante “Interpretazione autentica dell’articolo 4, comma 1, della legge regionale n. 32 del 2015 in materia di personale delle IPAB”;

7) la legge della Regione Sardegna n. 14 del 27/07/2017, recante “Reiscrizione delle economie di stanziamento nell’ambito dei trasferimenti di cui al decreto legislativo n. 46 del 2008, recante norme di attuazione in materia di trasporto pubblico locale”;

8) la legge della Regione Sardegna n. 15 del 27/07/2017, recante “Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modifiche ed integrazioni”;

9) la legge della Regione Toscana n. 35 del 19/07/2017, recante “Accesso degli animali di affezione sui mezzi di trasporto pubblico locale. Modifiche alla l.r.59/2009”;

10) la legge della Regione Campania n. 20 del 28/07/2017, recante “Misure urgenti per la semplificazione delle norme in materia di prevenzione del rischio sismico. Modifiche alla legge regionale 7 gennaio 1983, n. 9”;

11) la legge della Regione Campania n. 21 del 28/07/2017, recante “Disposizioni per la disciplina del Collegio dei revisori dei conti della Regione Campania”;

12) la legge della Regione Campania n. 23 del 28/07/2017, recante “Regione Campania Casa di Vetro. Legge annuale di semplificazione 2017”;

13) la legge della Regione Emilia Romagna n.17 del 31/07/2017, recante “Rendiconto generale della regione Emilia Romagna per l’esercizio finanziario 2016”;

14) la legge della Regione Toscana n. 37 del 28/07/2017, recante “Disposizioni in materia faunistico-venatoria e di manufatti per esigenze venatorie. Modifiche alle leggi regionali 3/1994, 84/2016 e 65/2014”;

15) la legge della Regione Emilia Romagna n. 18 del 01/08/2017, recante “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della regione Emilia Romagna 2017-2019”;

16) la legge della Regione Emilia Romagna n. 19 del 01/08/2017, recante “Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della regione Emilia Romagna 2017-2019”;

17) la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 6 del 27/07/2017, recante “Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige per l’esercizio finanziario 2016”;

18) la legge della Regione Trentino Alto Adige n. 7 del 27/07/2017, recante “Assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2017-2019”;

19) la legge della Regione Veneto n. 17 del 25/07/2017, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive di condanna al risarcimento dei danni causati da fauna selvatica in sinistri stradali”;

20) la legge della Regione Veneto n. 18 del 25/07/2017, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive di condanna al risarcimento dei danni causati da fauna selvatica in sinistri stradali”;

21) la legge della Regione Veneto n.19 del 25/07/2017, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti dalla realizzazione di interventi di difesa idrogeologica e a tutela della pubblica incolumità realizzati negli anni 2014 e 2015”.

 

 

 

 

 

 

 

In allegato il documento contenuto nel comunicato stampa:

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